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Farmaci contenenti principio attivo Cinnarizina

La cinnarizina è un principio attivo utilizzato principalmente per il trattamento di disturbi vestibolari e della circolazione cerebrale. È un derivato della piperazina, appartenente alla classe dei calcio-antagonisti, che agisce bloccando l'ingresso del calcio nelle cellule del muscolo liscio vascolare e nei neuroni.

In Italia, la cinnarizina è disponibile in compresse da 25 mg e 75 mg ed è prescritta per diverse condizioni associate a problemi di circolazione sanguigna nel cervello e nell'orecchio interno. La sua efficacia nel ridurre i sintomi di vertigini, acufeni (ronzii nelle orecchie) e nistagmo (movimenti oculari involontari) è stata ampiamente dimostrata in numerosi studi clinici.

Il meccanismo d'azione della cinnarizina si basa sulla sua capacità di antagonizzare selettivamente i canali del calcio voltaggio-dipendenti di tipo L. Questo effetto porta ad una diminuzione dell'afflusso di ioni calcio all'interno delle cellule, con conseguente rilassamento dei vasi sanguigni e miglioramento della circolazione cerebrale. Inoltre, la cinnarizina agisce anche come antistaminico H1, contribuendo a ridurre i sintomi associati alle vertigini.

La cinnarizina viene assorbita rapidamente dal tratto gastrointestinale dopo somministrazione orale, raggiungendo concentrazioni plasmatiche massime entro 1-3 ore. La sua biodisponibilità è del 75-80% e la sua emivita plasmatica è di circa 4 ore. La cinnarizina viene metabolizzata nel fegato e il suo principale metabolita, la des-difenilmetilpiperazina, viene eliminato principalmente attraverso le urine.

Il dosaggio abituale della cinnarizina per il trattamento dei disturbi vestibolari varia tra i 25 e i 75 mg al giorno, suddivisi in due o tre somministrazioni giornaliere. Per il trattamento della circolazione cerebrale, la dose raccomandata è di 75 mg al giorno, suddivisi in tre somministrazioni giornaliere. La durata del trattamento dipende dalla gravità dei sintomi e dalla risposta individuale al farmaco.

La cinnarizina è generalmente ben tollerata dagli adulti e gli effetti collaterali sono rari. Tuttavia, alcuni pazienti possono manifestare reazioni avverse come sonnolenza, secchezza delle fauci, nausea, cefalea e aumento di peso. In rari casi, può verificarsi ipersensibilità al principio attivo con sintomi quali rash cutaneo o angioedema.

È importante sottolineare che la cinnarizina può interagire con altri farmaci o sostanze come l'alcool o sedativi del sistema nervoso centrale (SNC), potenziando gli effetti depressori sul SNC. Pertanto, si raccomanda cautela nella somministrazione concomitante di questi agenti.

In Italia, l'uso della cinnarizina nei bambini sotto i 5 anni non è raccomandato a causa della mancanza di dati sulla sicurezza e l'efficacia in questa fascia d'età. Inoltre, la cinnarizina è controindicata in caso di ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti contenuti nel farmaco.

In conclusione, la cinnarizina è un farmaco efficace e ben tollerato per il trattamento dei disturbi vestibolari e della circolazione cerebrale. Il suo meccanismo d'azione si basa sull'inibizione selettiva dei canali del calcio voltaggio-dipendenti di tipo L, che porta ad un miglioramento della circolazione sanguigna nel cervello e nell'orecchio interno. La sua somministrazione deve essere attentamente monitorata dal medico per garantire una terapia ottimale e ridurre al minimo gli effetti collaterali.

Farmaci contenenti principio attivo Cinnarizina