Il carbone attivato è un principio attivo di origine naturale, ampiamente utilizzato in ambito farmaceutico e non solo, grazie alle sue proprietà adsorbenti. In Italia, così come nel resto del mondo, il carbone attivato è impiegato per diverse applicazioni e in varie associazioni con altri principi attivi.
Il carbone attivato si ottiene attraverso un processo di carbonizzazione di materiale vegetale, come legno, gusci di noci o noccioli di frutta. Successivamente viene sottoposto a un trattamento di "attivazione" che ne aumenta la porosità e la superficie interna. Queste caratteristiche lo rendono particolarmente efficace nell'adsorbire sostanze chimiche e tossiche presenti nei liquidi o nei gas.
In ambito farmaceutico, il carbone attivato è utilizzato principalmente per il trattamento delle intossicazioni acute da sovradosaggio di farmaci o ingestione accidentale di sostanze tossiche. Grazie alla sua capacità adsorbente, riesce infatti a trattenere le molecole tossiche impedendone l'assorbimento da parte dell'organismo. In Italia sono disponibili diversi prodotti a base di carbone attivato indicati per questo scopo.
Un'altra applicazione comune del carbone attivato riguarda il trattamento dei disturbi gastrointestinali quali meteorismo e flatulenza. La sua azione adsorbente permette infatti di ridurre la formazione dei gas intestinali responsabili del gonfiore addominale e delle coliche. Inoltre, può essere associato ad altri principi attivi come simeticone o dimetilpolisilossano per aumentarne l'efficacia.
Il carbone attivato è inoltre impiegato nella formulazione di prodotti per l'igiene orale, come dentifrici e collutori, grazie alla sua capacità di adsorbire le sostanze responsabili della formazione della placca batterica e del cattivo odore. In questi casi, può essere associato a principi attivi antimicrobici o antinfiammatori per potenziarne l'azione.
Nonostante la sua ampia diffusione e utilizzo, il carbone attivato presenta alcune controindicazioni e precauzioni d'uso. Ad esempio, non deve essere somministrato in caso di perforazione gastrointestinale o ostruzione intestinale. Inoltre, può ridurre l'assorbimento di alcuni farmaci se assunti contemporaneamente, pertanto è importante consultare il medico o il farmacista prima dell'utilizzo.
In Italia non sono disponibili statistiche specifiche sull'utilizzo del carbone attivato in ambito farmaceutico. Tuttavia, si stima che il suo impiego sia piuttosto diffuso sia per le applicazioni sopra descritte sia in ambito industriale e ambientale (ad esempio nella purificazione dell'aria e dell'acqua).
In conclusione, il carbone attivato rappresenta un principio attivo naturale dalle molteplici proprietà adsorbenti che lo rendono utile nel trattamento delle intossicazioni acute da sovradosaggio di farmaci o ingestione accidentale di sostanze tossiche. Inoltre, trova impiego nel trattamento dei disturbi gastrointestinali e nella formulazione di prodotti per l'igiene orale. In Italia, così come nel resto del mondo, il carbone attivato è impiegato in diverse associazioni con altri principi attivi per potenziarne l'efficacia. Nonostante ciò, è importante prestare attenzione alle controindicazioni e alle precauzioni d'uso e consultare il medico o il farmacista prima dell'utilizzo.