Il Betulae cortex, noto anche come corteccia di betulla, è un principio attivo estratto dalla pianta Betula pendula Roth (Betulaceae), comunemente chiamata betulla bianca. La betulla è una pianta diffusa in tutta Europa, inclusa l'Italia, e viene utilizzata da secoli nella medicina tradizionale per le sue proprietà terapeutiche.
La corteccia di betulla contiene diversi composti bioattivi che le conferiscono le sue proprietà farmacologiche. Tra questi troviamo i triterpeni pentaciclici, come il betulino e il lupeolo, i flavonoidi quali iperoside e quercetina, gli acidi fenolici come l'acido clorogenico e l'acido caffeico, oltre a polisaccaridi e minerali.
Le principali proprietà farmacologiche del Betulae cortex sono diuretiche, anti-infiammatorie e antiossidanti. In Italia la corteccia di betulla viene impiegata principalmente per favorire la funzione renale ed epatica grazie alla sua azione diuretica. Essa può essere utilizzata anche per contrastare i sintomi dell'infiammazione cronica grazie alle sue proprietà anti-infiammatorie.
Le proprietà diuretiche del Betulae cortex sono dovute principalmente ai flavonoidi presenti nella corteccia. Questi composti agiscono aumentando la produzione di urina da parte dei reni attraverso un meccanismo osmotico. L'aumento della produzione urinaria favorisce l'eliminazione delle tossine accumulate nell'organismo e contribuisce a ridurre il gonfiore causato dalla ritenzione idrica. Inoltre, la corteccia di betulla può essere utile per prevenire la formazione di calcoli renali grazie alla sua azione diuretica.
Le proprietà anti-infiammatorie del Betulae cortex sono principalmente dovute ai triterpeni pentaciclici come il betulino e il lupeolo. Questi composti agiscono inibendo la produzione di sostanze pro-infiammatorie, come le prostaglandine e i leucotrieni, che sono responsabili della risposta infiammatoria dell'organismo. L'azione anti-infiammatoria della corteccia di betulla può essere utile nel trattamento di diverse condizioni infiammatorie croniche, come l'artrite reumatoide e l'osteoartrite.
Le proprietà antiossidanti del Betulae cortex sono dovute agli acidi fenolici presenti nella corteccia, come l'acido clorogenico e l'acido caffeico. Questi composti hanno la capacità di neutralizzare i radicali liberi prodotti dall'organismo durante i processi metabolici normali o in seguito a stress ossidativo. L'accumulo dei radicali liberi può danneggiare le cellule e causare malattie degenerative come il cancro, le malattie cardiovascolari e le malattie neurodegenerative. Pertanto, l'utilizzo della corteccia di betulla può contribuire a prevenire queste patologie grazie alle sue proprietà antiossidanti.
In Italia non esistono statistiche specifiche sull'uso del Betulae cortex, ma la pianta di betulla è diffusa in tutto il territorio e viene utilizzata nella medicina tradizionale da secoli. La corteccia di betulla può essere assunta sotto forma di infuso, decotto o estratto secco. È importante seguire le indicazioni del medico o del farmacista per quanto riguarda il dosaggio e la durata del trattamento.
In conclusione, il Betulae cortex è un principio attivo naturale con proprietà diuretiche, anti-infiammatorie e antiossidanti che può essere utilizzato per favorire la funzione renale ed epatica, contrastare l'infiammazione cronica e prevenire le malattie degenerative causate dall'accumulo dei radicali liberi. L'utilizzo della corteccia di betulla nella medicina tradizionale italiana testimonia l'efficacia di questo rimedio naturale nel trattamento di diverse patologie.