L'acido obeticolico è un principio attivo di origine sintetica che agisce sul fegato, in particolare nel trattamento della colangite biliare primitiva (CBP), una malattia cronica del fegato caratterizzata da infiammazione e distruzione progressiva dei dotti biliari intraepatici. In Italia, la CBP colpisce circa 20 persone su 100.000, con una prevalenza maggiore nelle donne rispetto agli uomini.
Il meccanismo d'azione dell'acido obeticolico si basa sulla sua capacità di legarsi e attivare il recettore nucleare farnesoide X (FXR), un fattore di trascrizione coinvolto nella regolazione del metabolismo degli acidi biliari. L'attivazione di FXR porta alla riduzione della produzione e del rilascio di acidi biliari nel fegato, limitando così l'accumulo di questi composti tossici nelle cellule epatiche e nei dotti biliari.
L'utilizzo dell'acido obeticolico nel trattamento della CBP è indicato per i pazienti adulti che non rispondono adeguatamente agli acidi ursodesossicolici (UDCA) o che non tollerano questo farmaco. La terapia con acido obeticolico può portare a una riduzione significativa dei livelli sierici di fosfatasi alcalina (ALP), un marcatore chiave dell'infiammazione epatica nella CBP.
Il dosaggio iniziale raccomandato per l'acido obeticolico è di 5 mg al giorno, somministrato per via orale. In base alla risposta del paziente, il dosaggio può essere aumentato fino a un massimo di 10 mg al giorno. È importante monitorare i livelli di ALP e bilirubina durante il trattamento, in quanto un aumento persistente di questi parametri può indicare la necessità di aggiustare il dosaggio o interrompere la terapia.
L'acido obeticolico è generalmente ben tollerato dai pazienti, ma possono verificarsi alcuni effetti collaterali. Gli effetti indesiderati più comuni includono prurito, affaticamento, dolore addominale e mal di testa. In alcuni casi, l'acido obeticolico può causare un aumento temporaneo dei livelli sierici di colesterolo LDL (il cosiddetto "colesterolo cattivo"), che solitamente si normalizza nel corso del trattamento.
Sebbene l'acido obeticolico sia stato approvato dall'Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) per il trattamento della CBP nel 2016, la sua disponibilità sul mercato italiano è ancora limitata a causa dei costi elevati associati al farmaco. Tuttavia, l'uso dell'acido obeticolico rappresenta una valida opzione terapeutica per i pazienti affetti da CBP che non rispondono adeguatamente agli UDCA o che non tollerano questo farmaco.
In conclusione, l'acido obeticolico è un principio attivo innovativo nel campo della gastroenterologia e dell'epatologia che offre una nuova prospettiva terapeutica per i pazienti affetti da colangite biliare primitiva. Grazie al suo meccanismo d'azione mirato e alla sua efficacia nel ridurre l'infiammazione epatica, l'acido obeticolico può contribuire a migliorare la qualità della vita dei pazienti affetti da questa malattia cronica del fegato. Tuttavia, ulteriori studi clinici e farmacoeconomici sono necessari per valutare il rapporto costo-efficacia dell'acido obeticolico nel contesto sanitario italiano e per ampliare la sua disponibilità sul mercato farmaceutico nazionale.