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ELETRIPTAN EG - riassunto delle caratteristiche del prodotto

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Dostupné balení:

Riassunto delle caratteristiche del prodotto - ELETRIPTAN EG

RIASSUNTO DELLE CARATTERISTICHE DEL PRODOTTO

ELETRIPTAN EG 20 mg compresse rivestite con film

ELETRIPTAN EG 40 mg compresse rivestite con film

2. composizione qualitativa e quantitativa

ELETRIPTAN EG 20 mg compresse rivestite con film

Ogni compressa rivestita con film contiene 20 mg di eletriptan (come bromidrato).

Eccipienti con effetto noto:

Una compressa rivestita con film contiene 23 mg di lattosio e 0,0602 mg di colorante giallo tramonto FCF lacca di alluminio (E110).

ELETRIPTAN EG 40 mg compresse rivestite con film

Ogni compressa rivestita con film contiene 40 mg di eletriptan (come bromidrato).

Eccipienti con effetto noto:

Una compressa rivestita con film contiene 46 mg di lattosio e 0,1204 mg di colorante giallo tramonto FCF lacca di alluminio (E110).

Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.

3. forma farmaceutica

Compressa rivestita con film.

ELETRIPTAN EG 20 mg compresse rivestite con film

Compresse arancioni, convesse, rotonde, rivestite con film, con impresso “20” su un lato e lisce sull’altro lato con un diametro di circa 6 mm.

ELETRIPTAN EG 40 mg compresse rivestite con film

Compresse arancioni, convesse, rotonde, rivestite con film, con impresso “40” su un lato e lisce sull’altro lato con un diametro di circa 8 mm.

4. informazioni cliniche

4.1. indicazioni terapeutiche

Eletriptan è indicato negli adulti per il trattamento acuto della fase cefalalgica degli attacchi emicranici, con o senza aura.

4.2. posologia e modo di somministrazione

Posologia

Le compresse di eletriptan devono essere assunte il più presto possibile dopo l’inizio dell’attacco di emicrania, ma sono efficaci anche se assunte in una fase più tardiva.

Non è stato dimostrato che eletriptan, assunto durante la fase dell’aura, prevenga l’attacco emicranico e pertanto deve essere assunto solo durante la fase cefalalgica degli attacchi emicranici.

Le compresse di eletriptan non devono essere utilizzate per la profilassi.

Adulti (18–65 anni di età):

La dose iniziale raccomandata equivale a 40 mg.

In caso di ricomparsa della cefalea entro 24 ore: se la cefalea emicranica ricompare entro 24 ore dalla risposta iniziale, una seconda dose di Eletriptan allo stesso dosaggio si è dimostrata efficace nel trattamento della ricomparsa. Qualora fosse necessaria una seconda dose, questa non deve essere presa prima che siano trascorse 2 ore dalla dose iniziale.

In caso di assenza di risposta: se un paziente non ottiene una risposta della cefalea alla prima dose di eletriptan entro 2 ore, non deve essere assunta una seconda dose per lo stesso attacco poiché gli studi clinici non hanno stabilito in maniera adeguata l’efficacia della seconda dose. Gli studi clinici mostrano che

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Documento reso disponibile da AIFA il 26/05/2018 nei pazienti che non rispondono al trattamento di un attacco la risposta al trattamento di un secondo attacco è comunque probabile.

I pazienti che non ottengono efficacia soddisfacente dopo un’adeguata verifica con 40 mg (ad es. buona tollerabilità e fallimento nella risposta in 2 attacchi su 3) possono essere trattati in maniera efficace con 80 mg (2×40 mg) negli attacchi emicranici successivi (vedere paragrafo 5.1). Non deve essere assunta una seconda dose di 80 mg entro le 24 ore.

Il massimo dosaggio giornaliero non deve superare 80 mg (vedere paragrafo 4.8).

Pazienti anziani

La sicurezza e l’efficacia di eletriptan in pazienti di età superiore ai 65 anni non sono state valutate in modo sistematico a causa dell’esiguo numero di alcuni pazienti negli studi clinici. L’uso di eletriptan nei pazienti anziani non è pertanto raccomandato.

Popolazione pediatrica

Adolescenti (da 12 a 17 anni di età)

L’efficacia di eletriptan negli adolescenti di età compresa tra 12 e 17 anni non è stata stabilita. I dati al momento disponibili sono riportati nel paragrafo 5.2 ma non può essere fatta alcuna raccomandazione riguardante la posologia.

Bambini (6–11 anni di età)

La sicurezza e l’efficacia di eletriptan nei bambini di età compresa tra 6 e 11 anni non sono state stabilite.

I dati al momento disponibili sono riportati nel paragrafo 5.2 ma non può essere fatta alcuna raccomandazione riguardante la posologia.

Pazienti con compromissione epatica

Non è necessario adattare il dosaggio in pazienti con lieve o moderata compromissione epatica.

Poiché Eletriptan non è stato studiato in pazienti con compromissione epatica grave, è controindicato in questi pazienti.

Pazienti con danno renale

Poiché gli effetti di eletriptan sulla pressione sanguigna sono amplificati in caso di danno renale (vedere paragrafo 4.4), nei pazienti con danno renale lieve o moderato si raccomanda una dose iniziale di 20 mg. Il massimo dosaggio giornaliero non deve superare i 40 mg. Eletriptan è controindicato in pazienti con danno renale grave.

Modo di somministrazione

Le compresse devono essere deglutite intere con acqua.

4.3. controindicazioni

Eletriptan è controindicato nei pazienti con

Ipersensibilità ad eletriptan bromidrato o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1. Grave compromissione epatica o renale. Ipertensione grave o moderatamente grave, o lieve ipertensione non trattata. Coronaropatia accertata, inclusa cardiopatia ischemica (angina pectoris, anamnesi di infarto del miocardio, o ischemia silente documentata). Pazienti con vasospasmo dell’arteria coronarica, sintomi di cardiopatia ischemica obiettiva o soggettiva o angina di Prinzmetal. Aritmie o insufficienza cardiaca significative. Vasculopatia periferica. Precedente episodio di accidente cerebrovascolare (CVA) o attacco ischemico transitorio (TIA). Somministrazione di ergotamina, derivati dell’ergotamina (inclusa la metisergide) entro 24 ore prima o

dopo il trattamento con eletriptan (vedere paragrafo 4.5).

Somministrazione concomitante di altri agonisti dei recettori 5-HT1 con eletriptan.

4.4. avvertenze speciali e precauzioni d’impiego

Questo medicinale contiene lattosio. I pazienti con rari problemi ereditari di intolleranza al galattosio, deficit di lattasi o malassorbimento di glucosio-galattosio non devono assumere questo medicinale.

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Documento reso disponibile da AIFA il 26/05/2018

Questo medicinale contiene inoltre giallo tramonto che può causare reazioni allergiche.

Eletriptan non deve essere impiegato insieme ai potenti inibitori del CYP3A4, quali ketoconazolo, itraconazolo, eritromicina, claritromicina, josamicina e gli inibitori della proteasi (ritonavir, indinavir e nelfinavir).

Eletriptan deve essere utilizzato solo quando sia stata stabilita una chiara diagnosi di emicrania.

Eletriptan non è indicato per il trattamento dell’emicrania emiplegica, oftalmoplegica o basilare.

Eletriptan non deve essere somministrato per il trattamento delle cefalee “atipiche”, per esempio quelle che possono essere correlate a condizioni mediche potenzialmente gravi (ictus, rottura di aneurisma) nelle quali la vasocostrizione cerebrale può essere pericolosa.

Eletriptan può essere associato a sintomi transitori che comprendono dolore ed oppressione toracica, che possono essere intensi ed interessare la gola (vedere paragrafo 4.8).

Nei casi in cui tali sintomi sembrano indicare una cardiopatia ischemica non devono essere somministrate ulteriori dosi e bisogna eseguire appropriata valutazione.

Pazienti con insufficienza cardiaca

Eletriptan non deve essere somministrato senza una precedente valutazione, a pazienti nei quali è probabile una malattia cardiaca non diagnosticata o a pazienti a rischio per cardiopatia coronarica (CAD) [ad es., pazienti con ipertensione, diabete, fumatori o coloro che fanno uso di terapia nicotinica sostitutiva, uomini di età superiore ai 40 anni, donne in età post-menopausale, e coloro con un’importante anamnesi familiare di CAD].

Le valutazioni cardiologiche possono non identificare tutti i pazienti con patologia cardiaca e, in casi molto rari, si sono verificati gravi eventi cardiaci in pazienti senza una cardiopatia di base dopo somministrazione di 5– HT1 agonisti. I pazienti con CAD accertata non devono essere trattati con eletriptan (vedere paragrafo 4.3). Gli agonisti dei recettori 5-HT1 sono stati associati con vasospasmo coronarico. In rari casi, con l’uso degli agonisti dei recettori 5-HT1 sono stati riportati ischemia o infarto.

È possibile l’insorgenza di più frequenti effetti indesiderati durante l’uso concomitante di triptani e preparati erboristici contenenti l’Erba di San Giovanni (Hypericum perforatum).

Nell’intervallo di dosaggio clinico, sono stati osservati aumenti lievi e transitori della pressione arteriosa con dosi pari o superiori a 60 mg di eletriptan. Tuttavia, nel programma di studi clinici questi aumenti non sono stati associati a sequele cliniche. L’effetto è stato molto più pronunciato in soggetti anziani e con compromissione renale. Nei soggetti con compromissione renale l’intervallo di aumenti massimi medi nella pressione arteriosa sistolica è stato di 14–17 mmHg (normale 3 mmHg) e per la pressione arteriosa diastolica è stato di 14–21 mmHg (normale 4 mmHg). Nei soggetti anziani, l’aumento massimo medio nella pressione arteriosa sistolica è stato di 23 mmHg rispetto a 13 mmHg negli adulti giovani (placebo 8 mmHg). Sono state inoltre ricevute segnalazioni post-marketing di aumenti della pressione arteriosa per pazienti che assumevano dosi di 20 e 40 mg e in pazienti non anziani e senza compromissione renale.

Cefalea da abuso di medicinali (MOH)

L’uso prolungato di qualunque tipologia di antidolorifici per le cefalee può aggravarle. Se si manifesta o si sospetta tale situazione ci si rivolga al medico e si sospenda il trattamento. Si deve sospettare una diagnosi di MOH (Cefalea da abuso di medicinali) in pazienti che manifestano cefalee frequenti o giornaliere nonostante (o a causa dell’) uso regolare di farmaci anticefalici.

Sindrome da serotonina

La sindrome serotoninergica (inclusi alterazione dello status psichico, instabilità autonomica e anormalità neuromuscolare) è stata segnalata a seguito di trattamento concomitante con triptani e inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina (SSRI) o inibitori della ricaptazione della serotonina-noradrenalina (SNRI).

Queste reazioni possono essere gravi. Se il trattamento concomitante con eletriptan e un SSRI o un SNRI è giustificato dal punto di vista clinico, si consiglia di tenere il paziente sotto appropriata osservazione, in particolare durante la fase iniziale del trattamento, in caso di aumento del dosaggio, o nel caso venga aggiunto alla terapia un altro farmaco serotoninergico (vedere paragrafo 4.5).

4.5. interazioni con altri medicinali ed altre forme d’interazione

Effetto di altri medicinali su eletriptan

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Documento reso disponibile da AIFA il 26/05/2018

Negli studi clinici pivotali condotti con eletriptan non è stata riportata evidenza di interazione con beta-bloccanti, antidepressivi triciclici, inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina e flunarizina, ma non sono disponibili dati di studi di interazione specifici con questi medicinali (ad eccezione del propranololo, vedere di seguito).

L’analisi di farmacocinetica di popolazione, sulla base dei dati raccolti dagli studi clinici, ha suggerito che è improbabile che i seguenti medicinali possano modificare le proprietà farmacocinetiche di eletriptan (beta-bloccanti, antidepressivi triciclici, inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina, terapia ormonale sostitutiva a base di estrogeni, contraccettivi orali contenenti estrogeni e calcio-antagonisti).

Eletriptan non è un substrato per le MAO. Pertanto, non si prevedono interazioni tra eletriptan e gli inibitori delle MAO. Per questo motivo non sono stati condotti studi specifici di interazione.

Negli studi clinici con propranololo (160 mg), verapamil (480 mg) e fluconazolo (100 mg) la Cmax di eletriptan è aumentata rispettivamente di 1,1 volte, 2,2 volte e 1,4 volte. L’aumento dell’AUC di eletriptan è stato rispettivamente di 1,3 volte, 2,7 volte e 2,0 volte. Questi effetti non sono considerati clinicamente significativi poiché non sono associati ad aumenti nella pressione arteriosa o ad eventi avversi rispetto alla somministrazione di eletriptan da solo.

Negli studi clinici con eritromicina (1000 mg) e ketoconazolo (400 mg), che sono inibitori potenti e specifici di CYP3A4, sono stati osservati aumenti significativi rispettivamente del Cmax (2 e 2,7 volte) e dell’AUC (3,6 e 5,9 volte). Questa aumentata esposizione è stata associata ad un aumento del t1/2 di eletriptan da 4,6 a 7,1 ore per eritromicina e da 4,8 a 8,3 ore per ketoconazolo (vedere paragrafo 5.2). Eletriptan non deve pertanto essere impiegato insieme ai potenti inibitori del CYP3A4, quali ketoconazolo, itraconazolo, eritromicina, claritromicina, josamicina e gli inibitori della proteasi (ritonavir, indinavir e nelfinavir).

Negli studi clinici con (caffeina/ergo­tamina) orale somministrata 1 e 2 ore dopo eletriptan, sono stati osservati aumenti minori ma aggiuntivi della pressione arteriosa, che sono prevedibili sulla base della farmacologia dei due farmaci. Pertanto si raccomanda di non assumere medicinali contenenti ergotamina o derivati dell’ergot (ad es. diidroergotamina) entro 24 ore dall’assunzione di eletriptan. Viceversa, devono trascorrere almeno 24 ore dalla somministrazione di una preparazione contenente ergotamina prima di somministrare eletriptan.

Effetti di eletriptan su altri medicinali

Non vi è alcuna evidenza in vitroin vivo che le dosi cliniche di eletriptan (e le concentrazioni ad esse associate) possano determinare un’inibizione o un’induzione degli enzimi del citocromo P450, incluso il CYP3A4, preposto al metabolismo dei farmaci. Si ritiene pertanto improbabile che eletriptan causi reazioni clinicamente significative di interazione farmacologica mediate da questi enzimi.

Inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina (SSRI)/Inibitori della ricaptazione della serotonina-noradrenalina (SNRI) e sindrome serotoninergica:

Vi sono state segnalazioni di pazienti con sintomi compatibili con la sindrome serotoninergica (inclusi alterazione dello status psichico, instabilità autonomica e anormalità neuromuscolari) dopo l’uso di inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina (SSRI) o inibitori della ricaptazione della serotonina-noradrenalina (SNRI) e triptani (vedere paragrafo 4.4).

4.6. fertilità, gravidanza e allattamento

Gravidanza: non sono disponibili dati clinici sull’esposizione a eletriptan durante la gravidanza. Studi su animali non sono indicativi di effetti dannosi diretti o indiretti riguardo gravidanza, sviluppo embrio-fetale, parto o sviluppo post-natale. Eletriptan deve essere usato durante la gravidanza solo in caso di effettiva necessità.

Allattamento: eletriptan è escreto nel latte materno. In uno studio su 8 donne trattate con una dose singola di 80 mg, la quantità totale media di eletriptan nel latte materno nell’arco delle 24 ore in questo gruppo è stata di 0,02% della dose. Ciononostante, si deve prestare attenzione quando si prende in considerazione la somministrazione di eletriptan a donne in allattamento. Lesposizione dei lattanti al farmaco può essere ridotta al minimo evitando lallattamento al seno durante le 24 ore successive al trattamento.

4.7. effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull’uso di macchinari

Eletriptan altera moderatamente la capacità di guidare veicoli o di usare macchinari. L’emicrania o il trattamento con eletriptan possono causare sonnolenza o capogiri in alcuni pazienti. I pazienti perciò devono valutare la loro capacità di svolgere attività complesse, come guidare, durante gli attacchi emicranici e dopo la somministrazione di eletriptan.

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Documento reso disponibile da AIFA il 26/05/2018

4.8. effetti indesiderati

Riassunto del profilo di sicurezza

Eletriptan è stato somministrato in studi clinici a oltre 5.000 soggetti, che hanno assunto una o due dosi di eletriptan compresse da 20, 40 o 80 mg. Le reazioni avverse notate più comunemente sono state astenia, sonnolenza, nausea e capogiro. In studi clinici randomizzati che utilizzavano dosi di 20, 40 e 80 mg, è stata mostrata una tendenza dell’incidenza di eventi avversi che era dipendente dalla dose.

Sintesi in forma di tabella delle reazioni avverse

Le reazioni avverse seguenti (con un’incidenza ≥1% e superiore al placebo) sono state segnalate in pazienti trattati a dosi terapeutiche negli studi clinici. Gli eventi sono classificati in base alla frequenza come comune (≥1/100 – <1/10), non comune (≥1/1.000 – <1/100) o raro (≥1/10.000 – <1/1.000).

Classificazione per sistemi e organi

Comune

Non comune

Raro

Infezioni e infestazioni

Faringite e rinite

Infezione delle vie respiratorie

Patologie del sistema emolinfopoietico

Linfoadenopatia

Disturbi del metabolismo e della nutrizione

anoressia

Disturbi psichiatrici

pensieri anomali, agitazione, confusione, depersonalizza­zione, euforia, depressione e insonnia

labilità emotiva

Patologie del sistema nervoso

sonnolenza, cefalea, capogiro, formicolio o sensazione anormale, ipertonia, ipoestesia e miastenia

tremore, iperestesia, atassia, ipocinesia, disturbo della parola, stupore e alterazione del senso del gusto

Patologie dell'occhio

visione anormale, dolore oculare, fotofobia, e disturbi della lacrimazione

congiuntivite

Patologie dell'orecchio e del labirinto

vertigini

otalgia, tinnito

Patologie cardiache

palpitazioni e tachicardia

bradicardia

Patologie vascolari

rossore

vasculopatia periferica

shock

Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche

tensione della gola

dispnea, disturbi respiratori e sbadiglio

Asma e alterazione della voce

Patologie gastrointestinali

dolore addominale, nausea, secchezza delle fauci e dispepsia

diarrea e glossite

costipazione, esofagite, edema della lingua e eruttazione

Patologie epatobiliari

iperbilirubinemia, e AST aumentata

Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo

Sudorazione

Eruzione cutanea e prurito

Disturbi della cute e orticaria

Patologie del sistema muscoloscheletrico, del tessuto connettivo e delle ossa

dolore dorsale, mialgia

artralgia, artrosi e dolore osseo

artrite, miopatia e contrazioni

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Patologie renali e urinarie

frequenza della minzione aumentata, disturbi delle vie urinarie e poliuria

Patologie dell'apparato riproduttivo e della mammella

dolore mammario e menorragia

Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione

sentire caldo, astenia, sintomi toracici (dolore, costrizione, pressione), brividi e dolore

malessere, edema del volto, sete, edema e edema periferico

Gli eventi avversi comuni osservati con eletriptan sono tipici degli eventi avversi segnalati con la classe degli antagonisti di 5-HT1.

Nella fase successiva alla commercializzazione del prodotto sono stati segnalati i seguenti effetti indesiderati:

Disturbi del sistema immunitario: reazioni allergiche, alcune delle quali possono essere gravi, incluso angioedema.

Patologie del sistema nervoso: sindrome serotoninergica, rari casi di sincope, accidente cerebrovascolare. Disturbi vascolari: ipertensione.

Patologie cardiache: ischemia miocardica o infarto, arteriospasmo coronarico.

Patologie gastrointestinali: come con altri agonisti del 5HT 1B/1D, sono state ricevute rare segnalazioni di colite ischemica, vomito.

Segnalazione delle reazioni avverse sospette

La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo:

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4.9. sovradosaggio

I soggetti hanno ricevuto dosi singole di 120 mg senza effetti avversi significativi. Tuttavia in base alla farmacologia di questa classe, con il sovradosaggio possono verificarsi ipertensione o altri sintomi cardiovascolari più gravi.

In caso di sovradosaggio, dovranno essere adottate le necessarie misure di supporto. L’emivita di eliminazione di eletriptan è di circa 4 ore, e pertanto il monitoraggio dei pazienti e la terapia generale di supporto dopo sovradosaggio di eletriptan devono proseguire per almeno 20 ore o fintanto che persistono segni e sintomi.

Non è noto quale sia l’effetto dell’emodialisi o della dialisi peritoneale sulle concentrazioni sieriche di eletriptan.

5. proprietà farmacologiche

5.1. proprietà farmacodinamiche

Classificazione farmacoterapeutica: agonisti selettivi del recettore della serotonina (5HT1), codice ATC: N02C C06

Meccanismo d’azione

Eletriptan è un agonista selettivo verso i recettori vascolari 5-HT1b e dei recettori neuronali 5-HT1d.

Documento reso disponibile da AIFA il 26/05/2018

Eletriptan mostra anche un’elevata affinità per il recettore 5-HT1f e questo può contribuire al suo meccanismo di azione anti-emicrania. Eletriptan ha un’affinità modesta per i recettori umani ricombinanti 5-HT1A, 5-HT2B, 5-HT1E e 5-HT7.

Efficacia e sicurezza clinica

L’efficacia e la sicurezza di eletriptan nel trattamento acuto dell’emicrania è stata valutata in 10 studi clinici controllati con placebo che hanno coinvolto oltre 6 000 pazienti (tutti i gruppi di trattamento) con dosi da 20 mg a 80 mg. Il sollievo della cefalea si è verificato già 30 minuti dopo la somministrazione per via orale. Le percentuali di risposta (ad es. la riduzione del dolore cefalalgico moderato o grave a dolore lieve o assente) 2 ore dopo la somministrazione sono state 59–77% per la dose da 80 mg, 54–65% per la dose da 40 mg, 47–54% per la dose da 20 mg e 19–40% in seguito alla somministrazione di placebo. Eletriptan è stato inoltre efficace nel trattamento dei sintomi associati dell’emicrania quali vomito, nausea, fotofobia e fonofobia.

La raccomandazione per la titolazione della dose a 80 mg deriva da studi a lungo termine in aperto e da uno studio a breve termine in doppio cieco, nei quali è stata osservata una tendenza verso un significato statistico.

Eletriptan resta efficace nell’emicrania associata alle mestruazioni. Non è stato dimostrato che Eletriptan, assunto durante la fase dell’aura, prevenga l’attacco emicranico e pertanto deve essere assunto solo durante la fase cefalalgica degli attacchi emicranici.

In uno studio di farmacocinetica non controllato con placebo in pazienti con compromissione renale, sono stati registrati aumenti più elevati della pressione arteriosa dopo una dose di 80 mg di Eletriptan rispetto ai volontari normali (vedere paragrafo 4.4). Ciò non può essere spiegato da un’alterazione farmacocinetica e può dunque rappresentare una risposa farmacodinamica specifica all’eletriptan nei pazienti con compromissione renale.

5.2. proprietà farmacocinetiche

Assorbimento

Eletriptan viene assorbito bene e rapidamente attraverso il tratto gastrointestinale (almeno l’81 %) dopo somministrazione orale. La biodisponibilità assoluta orale negli uomini e nelle donne è di circa il 50 %.

La Tmax media è di 1.5 ore dopo somministrazione orale. La farmacocinetica lineare è stata dimostrata nell’intervallo di dose clinica (20–80 mg).

La AUC e la Cmax di eletriptan sono aumentate di circa il 20–30 % in seguito a somministrazione orale con un pasto ricco di grassi. Dopo somministrazione orale effettuata durante un attacco di emicrania, è stata osservata una riduzione di circa il 30% nell’AUC, mentre la Tmax è aumentata a 2,8 ore.

Dopo somministrazioni ripetute (20 mg tre volte al giorno) per 5–7 giorni, la farmacocinetica di eletriptan è rimasta lineare e si prevede accumulo. Con somministrazioni multiple di dosi maggiori (40 mg tre volte al giorno e 80 mg due volte al giorno), l’accumulo di Eletriptan nell’arco di 7 giorni è stato maggiore di quello previsto (circa 40%).

Distribuzione

Il volume di distribuzione di eletriptan in seguito a somministrazione per via endovenosa è di 138 L, che indica una distribuzione nei tessuti. Eletriptan si lega solo moderatamente alle proteine (circa 85%).

Biotrasformazione

Studi in vitro indicano che eletriptan è principalmente metabolizzato dall’enzima CYP3A4 del citocromo epatico P- 450. Questo risultato è convalidato da aumentate concentrazioni plasmatiche di eletriptan in seguito alla somministrazione concomitante con eritromicina e ketoconazolo, che sono noti inibitori selettivi e potenti di CYP3A4. Studi in vitro indicano inoltre un lieve coinvolgimento di CYP2D6 sebbene studi clinici non indichino alcuna evidenza di polimorfismo con questo enzima.

Sono stati identificati due metaboliti circolanti principali che contribuiscono in maniera significativa alla radioattività plasmatica dopo somministrazione di eletriptan marcato C14. Il metabolita formato tramite N-ossidazione non ha mostrato attività nei modelli animali in vitro. Il metabolita formato tramite N-demetilazione ha mostrato di avere la stessa attività di eletriptan nei modelli animali in vitro. Una terza area di radioattività plasmatica non è stata formalmente identificata, ma è molto probabile che si tratti di una miscela di metaboliti idrossilati che sono stati osservati anche nelle escrezioni urinarie e fecali.

Le concentrazioni plasmatiche del metabolita attivo N-demetilato sono solo il 10–20% di quelle della molecola madre e quindi non si prevede che contribuisca in maniera significativa all’azione terapeutica di eletriptan.

Eliminazione

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Documento reso disponibile da AIFA il 26/05/2018

La clearance plasmatica totale media di eletriptan in seguito a somministrazione endovenosa è di 36 l/h con una risultante emivita plasmatica di circa 4 ore. La clearance renale media in seguito alla somministrazione orale è di circa 3,9 l/h. La clearance non renale costituisce circa il 90% della clearance totale e indica che eletriptan viene eliminato principalmente tramite metabolismo.

Farmacocinetica in gruppi particolari di pazienti

Genere

Una metanalisi di studi di farmacologia clinica e un’analisi farmacocinetica di popolazione di dati provenienti da studi clinici indica che il sesso di appartenenza non ha alcuna influenza significativa sulle concentrazioni plasmatiche di eletriptan.

Anziani (di età superiore ai 65 anni)

Benché non sia statisticamente significativo, c’è una lieve riduzione (16%) nella clearance associata ad un aumento statisticamente significativo dell’emivita (da circa 4,4 h a 5,7 ore) tra i pazienti anziani (65–93 anni) e i soggetti adulti più giovani.

Adolescenti (da 12 a 17 anni di età)

La farmacocinetica di eletriptan (40 mg e 80 mg) nei pazienti adolescenti affetti da emicrania trattati tra un attacco e l’altro, sono stati simili a quelli osservati negli adulti sani.

Bambini (6–11 anni di età)

La clearance di eletriptan è immodificata nei bambini rispetto agli adolescenti. Tuttavia il volume di distribuzione è inferiore nei bambini e dà luogo a livelli plasmatici più elevati di quelli che sarebbero prevedibili in seguito alla somministrazione della stessa dose negli adulti.

Pazienti con compromissione epatica

Nei soggetti con compromissione epatica (Child-Pugh A e B) è stato dimostrato un aumento statisticamente significativo sia nell’AUC (34%) che nell’emivita. C’è stato un lieve aumento nella Cmax (18%).

Questo lieve cambiamento nell’esposizione non è considerato clinicamente rilevante.

Pazienti con danno renale

I soggetti con danno renale lieve (clearance della creatinina 61–89 ml/min), moderato (clearance della creatinina 31–60 ml/min) o grave (clearance della creatinina <30 ml/min) non hanno avuto alterazioni statisticamente significative nella farmacocinetica di eletriptan e nel legame con le proteine plasmatiche.

In questo gruppo sono stati osservati aumenti della pressione arteriosa.

5.3. dati preclinici di sicurezza

I dati preclinici non rivelano speciali pericoli per l’essere umano sulla base di studi convenzionali di sicurezza farmacologica, della tossicità in caso di ripetuta somministrazione, della genotossicità, del potenziale cancerogeno, della tossicità riproduttiva.

6. informazioni farmaceutiche

6.1. elenco degli eccipienti

Nucleo della compressa:

cellulosa microcristallina

lattosio monoidrato

croscarmellosa sodica

magnesio stearato.

Rivestimento:

alcool polivinilico

titanio diossido (E171)

macrogol

talco

giallo Tramonto FCF Lacca di Alluminio (E110)

6.2. incompatibilità

6.3. Periodo di validità

6.4. Precauzioni particolari per la conservazione

Questo medicinale non richiede condizioni particolari di conservazione.

6.5. natura e contenuto del contenitore

ELETRIPTAN EG 20 mg compresse rivestite con film

Confezioni blister opache in PVC/PCTFE/Alluminio contenenti 1, 2, 3, 4, 6, 10 e 18 compresse.

ELETRIPTAN EG 40 mg compresse rivestite con film

Confezioni blister opache in PVC/PCTFE/Alluminio contenenti 1, 2, 3, 4, 6, 10, 18 e 20 compresse.

È possibile che non tutte le confezioni siano commercializzate.

6.6. Precauzioni particolari per lo smaltimento

Nessuna istruzione particolare

7. titolare dell’autorizzazione all’immissione in commercio

EG S.p.A., Via Pavia 6, 20136 Milano

8. NUMERO/I DELL’ AUTORIZZAZIONE ALL’IMMISSIONE IN COMMERCIO

045017011– „20 mg compresse rivestite con film“ 1 compressa in blister

pvc/pctfe/al

045017023 – „20 mg compresse rivestite con film“ 2 compresse in blister

pvc/pctfe/al

045017035 – „20 mg compresse rivestite con film“ 3 compresse in blister

pvc/pctfe/al

045017047 – „20 mg compresse rivestite con film“ 4 compresse in blister

pvc/pctfe/al

045017050 – „20 mg compresse rivestite con film“ 6 compresse in blister

pvc/pctfe/al

045017062 – „20 mg compresse rivestite con film“ 10 compresse in blister

pvc/pctfe/al

045017074 – „20 mg compresse rivestite con film“ 18 compresse in blister

pvc/pctfe/al

045017086 – „40 mg compresse rivestite con film“ 1 compressa in blister

pvc/pctfe/al

045017098 – „40 mg compresse rivestite con film“ 2 compresse in blister

pvc/pctfe/al

045017100 – „40 mg compresse rivestite con film“ 3 compresse in blister

pvc/pctfe/al

045017112 – „40 mg compresse rivestite con film“ 4 compresse in blister

pvc/pctfe/al

045017124 – „40 mg compresse rivestite con film“ 6 compresse in blister

pvc/pctfe/al

045017136 – „40 mg compresse rivestite con film“ 10 compresse in blister

pvc/pctfe/al

045017148 – „40 mg compresse rivestite con film“ 18 compresse in blister

pvc/pctfe/al

045017151 – „40 mg compresse rivestite con film“ 20 compresse in blister pvc/pctfe/al

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Documento reso disponibile da AIFA il 26/05/2018

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