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CLIVOTEN - riassunto delle caratteristiche del prodotto

Contiene principio attivo:

Dostupné balení:

Riassunto delle caratteristiche del prodotto - CLIVOTEN

1.

1.

CLIVOTEN 2,5 mg capsule rigide a rilascio prolungato

CLIVOTEN 5 mg capsule rigide a rilascio prolungato

2. composizione qualitativa e quantitativa

2. composizione qualitativa e quantitativa

CLIVOTEN 2,5 mg capsule rigide a rilascio prolungato

Una capsula rigida a rilascio prolungato contiene:

Principio attivo:

Isradipina 2,5 mg

CLIVOTEN 5 mg capsule rigide a rilascio prolungato

Una capsula rigida a rilascio prolungato contiene:

Principio attivo:

Isradipina 5 mg

Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1

3.

3.

Capsule rigide a rilascio prolungato.

4. informazioni cliniche

4.1

4.1

Ipertensione arteriosa.

4.2

La posologia raccomandata è di una capsula rigida a rilascio prolungato da 5 mg una volta al giorno.

Le capsule devono essere deglutite intere.

In caso di risposta non soddisfacente dopo 4 settimane di trattamento con una capsula rigida a rilascio prolungato da 5 mg una volta al giorno, si consiglia di associare un altro farmaco antiipertensivo (preferibilmente un diuretico tiazidico, un ACE inibitore o un betabloccante).

CLIVOTEN può anche essere aggiunto ad un trattamento antiipertensivo preesistente.

In caso di somministrazione concomitante di cimetidina, la dose di CLIVOTEN dovrebbe essere ridotta del 50% (vedere sezione 4.5).

Pazienti anziani o con alterazioni della funzione epatica o renale.

In soggetti anziani o in caso di alterazioni della funzione epatica o renale può essere opportuno avviare il trattamento con una capsula rigida a rilascio prolungato da 2,5 mg una volta al giorno.

I pazienti al di sopra dei 65 anni e i pazienti con alterazioni a livello epatico possono presentare concentrazioni plasmatiche elevate di isradipina.

Determinazione V&A/1379 del 20/09/2012

Documento reso disponibile da AIFA il 10/06/2016

Esula dalla competenza dell’AIFA ogni eventuale disputa concernente i diritti di proprietà industriale e la tutela brevettuale dei dati relativi all’AIC dei medicinali e, pertanto, l’Agenzia non può essere ritenuta responsabile in alcun modo di eventuali violazioni da parte del titolare dell'autorizzazione all'immissione in commercio (o titolare AIC).

Popolazione pediatrica

Non sono stati eseguiti studi clinici con calcioantagonisti nei bambini. Nonostante siano disponibili alcuni dati retrospettivi nella popolazione pediatrica, CLIVOTEN non è raccomandato in questi pazienti.

4.3

Ipersensibilità al principio attivo, ad altri calcio antagonisti diidropiridinici o ad uno qualsiasi degli eccipienti.

Angina pectoris instabile.

Infarto del miocardio acuto o nel corso del mese precedente.

Stenosi aortica.

Insufficienza cardiaca non compensata.

Shock cardiogeno.

Gravidanza e allattamento.

4.4

4.4

Utilizzare con estrema cautela in pazienti con scompenso cardiaco congestizio (specialmente in terapia di combinazione con i betabloccanti) o compromissione renale.

E’ possibile un’esacerbazione dell’angina all’inizio del trattamento e nel corso dell’incremento del dosaggio.

Isradipina, come altri dilatatori arteriolari, può in casi rari far precipitare uno stato ipotensivo che, in soggetti sensibili, potrebbe indurre una ischemia miocardica. Usare con cautela nei soggetti ipotesi.

Particolare cautela è necessaria nel trattamento di pazienti con sindrome del nodo del seno accertata o presunta, non portatori di pacemaker.

L’impiego di farmaci diidropiridinici in pazienti con stenosi aortica serrata richiede estrema cautela.

Reazioni cutanee persistenti indotte dai calcioantagonisti sono progredite, in alcuni casi, fino ad una dermatite esfoliativa o ad un eritema multiforme. Pertanto, in queste situazioni, interrompere la terapia.

Nei soggetti con disfunzione renale o epatica e negli anziani si raccomanda un’attenta individualizzazione della dose.

Monitorare la funzionalità epatica nel corso delle prime tre settimane di trattamento.

Usare con cautela in pazienti con ipermotilità gastrointestinale e ostruzione gastrointestinale.

Può comparire angina pectoris prevalentemente in pazienti con patologia coronarica preesistente. In pazienti con angina pectoris preesistente, la frequenza, durata e gravità di attacchi di angina può aumentare in seguito ad incrementi rapidi dei dosaggi o all’inizio del trattamento.

In caso di eventi da ipersensibilità, CLIVOTEN deve essere interrotto.

La somministrazione concomitante di rifampicina o di altri farmaci induttori enzimatici deve essere evitata (vedere paragrafo 4.5).

La somministrazione concomitante con anticoagulanti richiede particolare cautela.

4.5 interazioni con altri medicinali ed altre forme d’ interazione

Interazioni da uso concomitante non raccomandato

Effetti di altri farmaci/sistemi enzimatici su isradipina

Farmaci anticonvulsivanti

2

3

4.7

Non ci sono dati disponibili sugli effetti di CLIVOTEN sulla capacità di guidare e di usare macchinari.

Come con altri calcioantagonisti, sincope, capogiri, ipotensione, disturbi della vista e visione offuscata sono effetti indesiderati noti associati all’uso di CLIVOTEN I pazienti che manifestano tali effetti indesiderati non devono guidare veicoli o svolgere compiti che richiedano particolare vigilanza.

4.8

4.8

Molti effetti indesiderati osservati nel corso degli studi clinici sono di media entità, generalmente dipendenti dalla dose e legati alle proprietà vasodilatatrici di CLIVOTEN: capogiri, cefalea, rossore, tachicardia, palpitazioni ed edema periferico localizzato di origine non cardiaca (la dilatazione locale delle arterie sembra essere coinvolta più della ritenzione idrica). Questi tendono a scomparire o a regredire con la prosecuzione del trattamento.

Gli effetti indesiderati sono riportati in ordine di incidenza, prima le più frequenti, utilizzando la seguente convenzione: molto comune ( > 1/10); comune ( > 1/100, <1/10); non comune ( > 1/1000, < 1/100); raro ( > 1/10000, <1/1000); molto raro (<1/10000), inclusi casi isolati; non nota (non può essere definita sulla base dei dati disponibili). Nell’ambito di ogni gruppo di frequenza, gli effetti indesiderati sono riportati in ordine decrescente di gravità.

Gli effetti indesiderati osservati in studi clinici (che si verificano più frequentemente con isradipina che con placebo) e segnalati come segnalazioni spontanee sono presentate di seguito in accordo alla classificazione per sistemi e organi.

4

4

Determinazione V&A/1379 del 20/09/2012

Documento reso disponibile da AIFA il 10/06/2016

Esula dalla competenza dell’AIFA ogni eventuale disputa concernente i diritti di proprietà industriale e la tutela brevettuale dei dati relativi all’AIC dei medicinali e, pertanto, l’Agenzia non può essere ritenuta responsabile in alcun modo di eventuali violazioni da parte del titolare dell'autorizzazione all'immissione in commercio (o titolare AIC).

Tabella 1

Patologie del sistema emolinfopoietico

Molto raro: trombopenia, leucopenia, anemia

Disturbi del metabolismo e della nutrizione

Molto raro:

anoressia, perdita di appetito

Non comune:

Incremento ponderale

Disturbi psichiatrici

Molto raro:

depressione, ansia, nervosismo

Non nota:

Insonnia

Patologie del sistema nervoso

Molto comune:

cefalea

Comune:

capogiri

Molto raro:

ipoestesia, parestesia, sonnolenza,

Non nota:

attacchi ischemici transitori

Patologie dell’occhio

Molto raro:

compromissione della vista, visione offuscata

Patologie cardiache

Comune:

tachicardia, palpitazioni

Molto raro:

aritmia ventricolare, infarto miocardico, insufficienza cardiaca, angina pectoris fibrillazione atriale, bradicardia.

Non nota:

sincope

Patologie vascolari

Molto comune:

rossore, edema periferico

Non comune:

ipotensione

Non nota:

ictus

Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche

Comune:

dispnea

Molto raro:

tosse

Patologie gastrointestinali

Comune:

fastidio addominale

Molto raro:

vomito, nausea, iperplasia gengivale

Non nota:

bocca secca, costipazione, diarrea

5

Determinazione V&A/1379 del 20/09/2012

Documento reso disponibile da AIFA il 10/06/2016

Esula dalla competenza dell’AIFA ogni eventuale disputa concernente i diritti di proprietà industriale e la tutela brevettuale dei dati relativi all’AIC dei medicinali e, pertanto, l’Agenzia non può essere ritenuta responsabile in alcun modo di eventuali violazioni da parte del titolare dell'autorizzazione all'immissione in commercio (o titolare AIC).

Patologie epatobiliari

Molto raro:

aumento dei test di funzionalità epatica, epatite

Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo

Comune:

eruzione cutanea

Molto raro:

dermatite allergica, reazioni cutanee allergiche, prurito, iperidrosi, reazioni anafilattiche ed angioedema,

fotosensibilità

Patologie del sistema muscolo-scheletrico e del tessuto connettivo

Molto raro:

artralgia, mal di schiena, spasmi muscolari, dolore agli arti inferiori

Patologie renali ed urinarie

Comune:

poliuria

Molto raro:

pollachiuria

Patologie dell’apparato riproduttivo e della mammella

Molto raro: disfunzione erettile, ginecomastia

Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione

Comune:

affaticamento, malessere

Molto raro:

astenia,

Non nota:

letargia, dolore toracico

Inoltre, i seguenti effetti indesiderati sono stati associati al trattamento con calcioantagonisti: dermatite esfoliativa ed eritema multiforme.

Segnalazione delle reazioni avverse sospette

La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo

4.9

4.9

Segni e sintomi

L’esperienza di sovradosaggio con CLIVOTEN è limitata, i dati disponibili suggeriscono che questo può indurre una ipotensione marcata e prolungata, tale da richiedere una terapia di supporto (somministrazione endovenosa di fluidi o

6

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Determinazione V&A/1379 del 20/09/2012

Documento reso disponibile da AIFA il 10/06/2016

Esula dalla competenza dell’AIFA ogni eventuale disputa concernente i diritti di proprietà industriale e la tutela brevettuale dei dati relativi all’AIC dei medicinali e, pertanto, l’Agenzia non può essere ritenuta responsabile in alcun modo di eventuali violazioni da parte del titolare dell'autorizzazione all'immissione in commercio (o titolare AIC).

plasma expanders) con monitoraggio sia della funzione cardiorespiratoria che della volemia.

Trattamento

Possono essere di beneficio sostanze ad attività vasocostrittrice, a patto che il loro uso non sia controindicato. Può anche essere utilizzata l’infusione endovenosa di calcio.

5. PROPRIETA’ FARMACOLOGICHE

5.1

Categoria farmacoterapeutica: Calcioantagonisti selettivi con prevalente effetto vascolare. Derivati diidropiridinici.

CODICE ATC: C08CA03

L’isradipina, sostanza attiva di CLIVOTEN, è un potente calcioantagonista di derivazione diidropiridinica, con un’attività selettiva sui canali del calcio (L-type o “long acting”). L’isradipina ha una più elevata affinità per i canali del calcio della muscolatura liscia arteriosa che per quelli miocardici. CLIVOTEN induce pertanto un effetto di vasodilatazione delle arterie, in particolare di quelle cardiache, cerebrali e dei muscoli scheletrici, senza deprimere la funzione cardiaca.

Come conseguenza della vasodilatazione periferica, la pressione sanguigna arteriosa si abbassa.

Studi sugli animali e nell’uomo indicano che isdrapidina esercita una azione selettiva di inibizione sul nodo del seno, senza deprimere la conduzione atrioventricolare o la contrattilità miocardica. Pertanto, l’eventuale incremento riflesso della frequenza cardiaca è modesto e non si ha prolungamento dell’intervallo PQ nemmeno in associazione a betabloccanti. Israpidina a dosi terapeuticamente efficaci esplica una moderata ma significativa attività natriuretica nell’animale e nell’uomo e un effetto anti-aterogeno nell’animale.

Il trattamento con isradipina aumenta leggermente il flusso plasmatico renale ed il tasso di filtrazione glomerulare; durante i primi 3–6 mesi di terapia riduce leggermente la resistenza vascolare renale. Queste modificazioni non sono mantenute dopo un anno di trattamento. Il trattamento con isradipina produce un effetto diuretico e natriuretico sostenuto che contribuisce al suo effetto antiipertensivo.

CLIVOTEN nella formulazione a rilascio prolungato grazie alla sua lunga durata d’azione, assicura il controllo dei valori pressori per 24 ore con una singola somministrazione giornaliera.

Una riduzione pressoria significativa si osserva già dopo una settimana di trattamento, e tale riduzione procede progressivamente per 3–4 settimane fino ad ottenere il massimo effetto antiipertensivo. Con CLIVOTEN non si osservano generalmente modificazioni della frequenza cardiaca.

Poiché non è clinicamente rilevante l’effetto sull’omeostasi del glucosio, l’isradipina può essere somministrata a pazienti diabetici.

CLIVOTEN, per trattamenti fino a due anni, non ha evidenziato alcuna riduzione dell’effetto antiipertensivo.

5.2

7

5.3

5.3

La DL50 di isradipina, determinata in topi, ratti e conigli, è risultata rispettivamente di 216 – >3000 – 58 mg/kg p.o. e 1,2 – 1,8 –1,2 mg/kg e.v.

Nel ratto trattato per 26 settimane p.o., la dose priva di effetti tossici è risultata di 41 mg/kg/die. Nel cane trattato per 52 settimane p.o. la massima dose tollerata è risultata di 12 mg/kg/die.

Gli studi sulle funzioni riproduttive indicano effetti avversi di natura aspecifica e solo ad alte dosi, che sono in grado di indurre anche tossicità materna nell’animale.

Sebbene non siano state ottenute evidenze di possibili effetti teratogeni, isradipina, a dosi elevate, può causare un prolungamento del travaglio.

Isradipina viene escreta nel latte materno in quantità clinicamente non rilevanti.

Le prove di mutagenesi e cancerogenesi sono risultate negative a dosi o concentrazioni largamente eccedenti quelle riferibili all’uso clinico.

6. informazioni farmaceutiche

6.1

8

6.2

Nessuna

6.3

3 anni

6.4

Nessuna

6.5

Capsule rigide a rilascio prolungato: blister PVC/alluminio, astuccio di cartone litografato

28 capsule rigide a rilascio prolungato da 2,5 mg

14 capsule rigide a rilascio prolungato da 5 mg

6.6

Nessuna

7.

ITALFARMACO S.p.A. – V.le F. Testi, 330 – Milano

8.

8.

CLIVOTEN 2,5 mg capsule rigide a rilascio prolungato A.I.C. n° 027727015 (non in commercio)

CLIVOTEN 5 mg capsule rigide a rilascio prolungato A.I.C. n° 027727027

9.

DATA DELLA PRIMA AUTORIZZAZIONE /RINNOVO DELL’AUTORIZZAZIONE

DATA DELLA PRIMA AUTORIZZAZIONE /RINNOVO DELL’AUTORIZZA­ZIONEGennaio 2002

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