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CARIN - foglio illustrativo, effetti collaterali, dosaggio

Contiene principio attivo :

Dostupné balení:

Foglio illustrativo - CARIN

FOGLIO ILLUSTRATIVO

PRIMA DELL’USO

CARIN

Acido Ascorbico + Acido Acetilsalicilico

Composizione

Una compressa effervescente contiene :

Principi attivi: acido ascorbico 200 mg, acido acetilsalicilico 330 mg.

Eccipienti: sodio bicarbonato, acido citrico, glicocolla, sodio benzoato.

Come si presenta

CARIN si presenta in forma di compresse effervescenti.

Il contenuto della confezione è di 10 compresse effervescenti.

Che cosa è

Analgesico ed antipiretico.

Titolare Autorizzazione all’Immissione in Commercio

FARMAKOPEA S.p.a. – Via Cavriana, 14 – 20134 Milano

Produttore e controllore finale

E-PHARMA TRENTO S.p.A. – Via Provina, 2 – 38040 Ravina (TN), Italia

Perché si usa

CARINsi usa per il trattamento sintomatico delle forme influenzali, raffreddori, cefalee, emicranie, dolori muscolari e reumatici, nevralgie, dolori periodici.

Quando non deve essere usato

Ipersensibilità all’acido acetilsalicilico ed ai salicilati. Malattia ulcerosa gastro-duodenale. Diatesi emorragiche.

Questa specialità medicinale non deve essere utilizzata nei bambini e nei ragazzi di età inferiore a 16 anni

Quando può essere usato solo dopo aver consultato il medico

Gravidanza ed allattamento: vedere “Cosa fare durante la gravidanza e l’allattamento”.

I soggetti di età superiore ai 70 anni di età, soprattutto in presenza di terapie concomitanti, devono usare questo medicinale solo dopo aver consultato il medico.

E’ opportuno consultare il medico anche nei casi in cui tali disturbi si fossero manifestati in passato.

Cosa fare durante la gravidanza e l’allattamento

L’inibizione della sintesi di prostaglandine può influenzare negativamente la gravidanza e/o lo sviluppo embrio/fetale. Risultati di studi epidemiologici suggeriscono un aumento del rischio di aborto e di malformazione cardiaca e di gastroschisi dopo l’uso di un inibitore della sintesi delle prostaglandine, nelle prime fasi della gravidanza. Il rischio assoluto di malformazioni cardiache era aumentato da meno dell’1% fino a circa l’1,5%. E’ stato stimato che il rischio aumenta con la dose e la durata della terapia. Negli animali, la somministrazione di inibitori della sintesi di prostaglandine ha mostrato di provocare un aumento della perdita di pre e di post-impianto e di mortalità embrione-fetale. Inoltre, un aumento di incidenza di varie malformazioni, inclusa quella cardiovascolare, è stato riportato in animali a cui erano stati somministrati inibitori della sintesi delle prostaglandine, durante il periodo organogenetico. Durante il primo e il secondo trimestre di

Documento reso disponibile da AIFA il 10/06/2016

gravidanza, l’acido acetilsalicilico non deve essere somministrato se non in casi strettamente necessari. Se l’acido acetilsalicilico è usato da una donna in attesa di concepimento, o durante il primo o secondo trimestre di gravidanza, la dose e la durata del trattamento devono essere mantenute le più basse possibili. Durante il terzo trimestre di gravidanza, tutti gli inibitori della sintesi delle prostaglandine possono esporre il feto a tossicità cardiopolmona­re(chiusura prematura del dotto arterioso e ipertensione polmonare) e disfunzione renale, che può progredire in insufficienza renale con oligo-idroamniosi, e la madre e il neonato, alla fine della gravidanza a possibile prolungamento del tempo di sanguinamento, ed effetto antiaggregante che può occorrere anche a dosi molto basse e inibizione delle contrazioni uterine risultanti in ritardo o prolungamento del travaglio. Conseguentemente, l’acido acetilsalicilico alle dosi >100 mg/die è controindicato durante il terzo trimestre di gravidanza.

Avvertenze e Precauzioni per l’uso

L’assunzione delle preparazioni per uso orale deve avvenire a stomaco pieno. Utilizzare con prudenza nei casi di asma e gotta.

Le medicine così come CARIN possono essere associate ad un modesto aumento del rischio di attacco cardiaco (“infarto del miocardio”) o ictus.

I soggetti di età superiore ai 70 anni, soprattutto in presenza di terapie concomitanti, devono usare questo medicinale solo dopo aver consultato il medico.

Qualsiasi rischio è più probabile con alte dosi e trattamenti prolungati. Non superare la dose o la durata del trattamento raccomandata.

Se ha problemi cardiaci o precedenti ictus o pensa di poter essere a rischio per queste condizioni (per esempio se ha la pressione sanguigna alta, diabete o colesterolo elevato, fumo), deve discutere la sua terapia con il farmacista

Quali medicinali o alimenti possono modificare l’effetto del medicinale

Il farmaco può interagire con anticoagulanti, uricosurici, sulfaniluree e ipoglicemizzanti.

E’ importante sapere che

Il prodotto non interferisce sulla capacità di guidare e sull’uso di macchine.

L’acido benzoico è un blando irritante per gli occhi, cute e mucose. Può aumentare il rischio di ittero nei bambini appena nati.

L’uso di questo medicinale è controindicato nei bambini e nei ragazzi di età inferiore a 16 anni.

Come usare questo medicinale

Quanto

Attenzione: non superare le dosi indicate senza il consiglio del medico.

Adulti e ragazzi di età superiore ai 16 anni : 1 o 2 compresse ogni tre ore, secondo necessità. Non superare 8 compresse nelle 24 ore.

Nel trattamento di pazienti anziani la posologia deve essere attentamente stabilita dal medico che dovrà valutare una eventuale riduzione dei dosaggi sopraindicati.

Quando e per quanto tempo

CARIN deve essere assunto a stomaco pieno.

Adulti e ragazzi di età superiore ai 16 anni: non superare 8 compresse nelle 24 ore.

Attenzione: usare solo per brevi periodi di trattamento.

Consultare il medico se il disturbo si presenta ripetutamente o se avete notato un qualsiasi cambiamento recente delle sue caratteristiche.

Come

Le compresse effervescenti vanno sciolte in mezzo bicchiere d’acqua.

Cosa fare se avete preso una dose eccessiva di medicinale

In caso di assunzione accidentale di una dose eccessiva di CARINavvertite immediatamente il medico o rivolgetevi al più vicino ospedale.

Nel caso di sovradosaggio è necessario limitare l’assorbimento del farmaco dal tratto gastrointestinale (lavanda gastrica, carbone attivo), abbassare la temperatura

Documento reso disponibile da AIFA il 10/06/2016

corporea (spugnatura con acqua tiepida), compensare la disidratazione con adeguato apporto di fluidi, correggere l’acidosi (bicarbonato di sodio e.v.) e l’eventuale ipoglicemia. Anche nel caso di intossicazione accidentale di CARIN, la forma effervescente presenta un massimo grado di sicurezza sia per la diminuzione del rischio di una somministrazione massiva che per la necessità di ingerire forti quantità d’acqua.

Effetti indesiderati

Disturbi otovestibolari (ronzii alle orecchie, ecc.), gastrointestinali (dolori allo stomaco o all’intestino, ecc.), fenomeni emorragici (emorragia nasale, emorragia gengivale), fenomeni di ipersensibilità (eruzioni cutanee, ecc.).

Le medicine così come CARIN possono essere associate ad un modesto aumento del rischio di attacco cardiaco (“infarto del miocardio”) o ictus.

Il rispetto delle istruzioni contenute nel foglio illustrativo riduce il rischio di effetti indesiderati.

Questi effetti indesiderati sono generalmente transitori. Quando si presentano è tuttavia opportuno consultare il medico o il farmacista.

E’ importante comunicare al medico o al farmacista la comparsa di effetti indesiderati non descritti nel presente foglio illustrativo.

Richiedere e compilare la scheda di segnalazione degli Effetti Indesiderati disponibile in farmacia (modello B).

Scadenza e conservazione

36 mesi. Conservare a temperatura non superiore a 25°C.

Attenzione: non usare il medicinale dopo la data di scadenza indicata sulla confezione.

Non usare il prodotto se la confezione presenta segni visibili di deterioramento.

TENERE IL MEDICINALE FUORI DALLA PORTATA E DALLA VISTA DEI BAMBINI

E’ importante avere sempre a disposizione le informazioni sul medicinale, pertanto conservate sia la scatola che il foglio illustrativo.

Revisione del Foglio Illustrativo da parte dell’AIFA:

Documento reso disponibile da AIFA il 10/06/2016

Esula dalla competenza dell’AIFA ogni eventuale disputa concernente i diritti di proprietà industriale e la tutela brevettuale dei dati relativi all’AIC dei

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all'immissione in commercio (o titolare AIC).