Riassunto delle caratteristiche del prodotto - BRIMONIDINA OMNIVISION
1. denominazione del medicinale
Brimonidina OmniVision® 2 mg/ml collirio, soluzione.
2. composizione qualitativa e quantitativa
1 ml di soluzione contiene 2,0 mg di brimonidina tartrato, equivalenti a 1,3 mg di brimonidina.
1 goccia di soluzione = circa 35 μl = 70 μg di brimonidina tartrato.
Eccipienti: contiene 0,05 mg/ml di benzalconio cloruro.
Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.
3. forma farmaceutica
Collirio, soluzione
Soluzione trasparente di colore leggermente verde-giallo.
4. informazioni cliniche
4.1 indicazioni terapeutiche
Riduzione della pressione intraoculare in pazienti affetti da glaucoma ad angolo aperto o ipertensione oculare.
Come monoterapia in pazienti per i quali è controindicata una terapia topica con beta-bloccanti. Come terapia aggiuntiva ad altri medicinali con effetto antipertensivo intraoculare, qualora un singolo farmaco non consenta di raggiungere la pressione intraoculare desiderata (vedere paragrafo 5.1).4.2 posologia e modo di somministrazione
Uso oftalmico.
Dosaggio raccomandato negli adulti (inclusi gli anziani)
La dose raccomandata è di una goccia di Brimonidina OmniVision® nell’occhio o negli occhi colpiti due volte al giorno, a distanza di circa 12 ore. L’uso nei pazienti anziani non richiede alcun aggiustamento del dosaggio.
Come per qualsiasi altro collirio, per ridurre un possibile assorbimento sistemico si raccomanda di comprimere il sacco lacrimale a livello del canthus mediale (occlusione puntale) per un minuto. Questo deve essere eseguito immediatamente dopo l’instillazione di ogni goccia.
In caso di somministrazione concomitante di altri prodotti oftalmici topici, i diversi colliri devono essere instillati a distanza di 5–15 minuti.
Uso in caso di insufficienza epatica e renale
L’uso di Brimonidina OmniVision® non è stato studiato in pazienti affetti da insufficienza epatica o renale (vedere paragrafo 4.4).
Uso in soggetti pediatrici
Brimonidina OmniVision® non deve essere usato nei neonati, e il suo uso non è raccomandato nei bambini al di sotto di 12 anni (vedere paragrafo 4.3, paragrafo 4.4 e paragrafo 4.9). È noto che nei neonati possono manifestarsi reazioni avverse gravi. La sicurezza e l’efficacia di Brimonidina OmniVision® non sono state definite nei bambini.
Negli adolescenti (12–17 anni) non sono stati condotti studi clinici.
4.3 controindicazioni
Documento reso disponibile da AIFA il 26/11/2019
Esula dalla competenza dell’AIFA ogni eventuale disputa concernente i diritti di proprietà industriale e la tutela brevettuale dei dati relativi all’AIC dei medicinali e, pertanto, l’Agenzia non può essere ritenuta responsabile in alcun modo di eventuali violazioni da parte del titolare dell'autorizzazione all'immissione in commercio (o titolare AIC).
Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti della formulazione.
Brimonidina OmniVision® 2 mg/ml è controindicato:
Nei neonati In pazienti in terapia con un inibitore della monoamminossidasi (MAO) e in pazienti in trattamento con antidepressivi che influenzano la trasmissione noradrenergica (per es. antidepressivi triciclici e mianserina).4.4. avvertenze speciali e precauzioni di impiego
Bambini di 2 anni e più di età, specialmente quelli di età tra 2 e 7 anni e/o con un peso ≤ 20 Kg, devono essere trattati con cautela ed attentamente monitorati a causa dell’alta incidenza e della gravità di sonnolenza (vedere paragrafo 4.8).
Si raccomanda cautela nel trattamento di pazienti affetti da malattie cardiovascolari gravi o instabili e non controllate.
Negli studi clinici, alcuni pazienti (12,7%) hanno manifestato una reazione oculare di tipo allergico alla brimonidina tartrato (vedere paragrafo 4.8 per ulteriori dettagli). Qualora si verificassero reazioni allergiche, il trattamento con brimonidina tartrato deve essere interrotto.
Sono state riportate ritardate reazioni di ipersensibilità oculare con l’uso di soluzioni di brimonidina tartrato 2 mg/ml, alcune delle quali associate ad un aumento della pressione intraoculare.
Brimonidina OmniVision® deve essere usato con cautela in pazienti affetti da depressione, insufficienza vascolare cerebrale o coronarica, fenomeno di Raynaud, ipotensione ortostatica o tromboangite obliterante. Non sono stati condotti studi con Brimonidina OmniVision® in pazienti con compromissioni epatiche o renali e pertanto si raccomanda cautela nel trattamento di tali pazienti.
Il conservante presente in Brimonidina OmniVision®, benzalconio cloruro, può causare irritazione oculare. Evitare il contatto con lenti a contatto morbide. Rimuovere le lenti a contatto prima dell’instillazione e attendere almeno 15 minuti prima di indossarle di nuovo. È noto che questo medicinale causa alterazioni del colore delle lenti a contatto morbide.
4.5 Interazione con altri medicinali ed altre forme di interazione
L’uso di brimonidina tartrato è controindicato nei pazienti sottoposti a terapia con inibitori delle monoamino ossidasi (MAO) e nei pazienti trattati con antidepressivi che agiscono sulla trasmissione noradrenergica (es. antidepressivi triciclici e mianserina).
Sebbene non siano stati condotti specifici studi di interazione di Brimonidina OmniVision® con altri medicinali, è necessario considerare la possibilità di un effetto additivo o sinergico in associazione con i depressivi del sistema nervoso centrale (alcool, barbiturici, oppiacei, sedativi o anestetici).
Non sono disponibili dati sul livello di catecolamine circolanti dopo somministrazione di Brimonidina OmniVision®. Tuttavia, si raccomanda di usare cautela nei pazienti che assumono medicinali che possono alterare il metabolismo e la ricaptazione delle ammine circolanti (per es. clorpromazina, metilfenidato, reserpina).
Dopo applicazione di brimonidina tartrato in alcuni pazienti è stata osservata diminuzione clinicamente non significativa della pressione sanguigna. Si raccomanda di usare cautela in caso di uso concomitante di antipertensivi e/o glicosidi cardioattivi.
Si raccomanda cautela in caso di inizio (o variazione del dosaggio) di un trattamento concomitante con agenti sistemici (indipendentemente dalla forma farmaceutica) che possono interagire con gli agonisti α-adrenergici o interferire con la loro attività, come gli agonisti o gli antagonisti dei recettori adrenergici (per es. isoprenalina o prazosina).
4.6 gravidanza e allattamento
La sicurezza dell’uso nelle donne in gravidanza non è stata stabilita. Negli studi sugli animali, la brimonidina tartrato non ha mostrato effetti teratogeni. Nel coniglio, la brimonidina tartrato, a livelli plasmatici più elevati di quelli raggiunti durante la terapia nell’uomo, ha causato un aumento di perdita nel preimpianto e riduzione postnatale della crescita. Brimonidina OmniVision® deve essere usato in gravidanza solo se il potenziale beneficio per la madre giustifica il potenziale rischio per il feto.
Non è stato accertato se la brimonidina sia escreta nel latte umano. La sostanza è escreta nel latte dei ratti in allattamento. Brimonidina OmniVision® non deve essere usato in donne che allattano al seno.
4.7 effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull’uso di macchinari
Brimonidina OmniVision® può causare affaticamento e/o sonnolenza, che possono influire sulla capacità di guidare veicoli o usare macchinari. Brimonidina OmniVision® può causare offuscamento della vista e/o disturbi della qualità visiva, che possono compromettere la capacità di guidare veicoli o usare macchinari, soprattutto di notte o in condizioni di ridotta illuminazione.
Il paziente deve attendere fino all’attenuazione di questi sintomi prima di guidare veicoli o usare macchinari.
4.8 effetti indesiderati
Le reazioni avverse più comunemente riportate sono secchezza delle fauci, iperemia oculare e bruciore/dolore che si manifestano nel 22–25% dei pazienti. Tali effetti sono di regola transitori e non comunemente di una severità tale da richiedere l’interruzione del trattamento.
Negli studi clinici, i sintomi di reazioni allergiche oculari si sono manifestati nel 12,7% dei soggetti (causando la sospensione del farmaco nell’11,5% dei casi), con insorgenza dopo un periodo di 3–9 mesi nella maggior parte dei pazienti.
All’interno di ciascuna classe di frequenza, gli effetti indesiderati sono riportati in ordine decrescente di gravità. La seguente terminologia è stata impiegata con lo scopo di classificare la comparsa degli effetti indesiderati: molto comune (≥ 1/10); comune (≥1/100 a <1/10); non comune (≥1/1000 a <1/100); raro (≥1/10000 a <1/1000); molto raro (<1/10000); non nota (non può essere valutata dai dati disponibili).
Patologie cardiache
Non comuni (≥1/1000 a <1/100)
Palpitazioni/aritmia (incluse bradicardia e tachicardia)
Patologie del sistema nervoso
Molto comuni (≥ 1/10)
– mal di testa
– sonnolenza
Comuni (≥1/100 a <1/10)
– alterazione del gusto
– vertigini
Molto rare (<1/10000)
Sincope
Patologie dell’occhio
Molto Comuni (≥ 1/10)
– irritazione oculare comprese reazioni allergiche (iperemia, bruciore e dolore acuto, prurito, sensazione di corpo estraneo, follicoli congiuntivali)
– visione appannata
– blefarite allergica, blefarocongiuntivite allergica, congiuntivite allergica, reazione allergica oculare e congiuntivite follicolare
Comuni (≥1/100 a <1/10)
– irritazione locale (iperemia ed edema palpebrale, blefarite, edema e secrezione congiuntivale, dolore oculare e lacrimazione)
– fotofobia
– erosione e colorazione corneale
– secchezza oculare
– sbiancamento congiuntivale
– visione alterata
– congiuntivite
Molto rari (<1/10000)
– iriti (uveiti anteriori) – miosi
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche
Comuni (≥1/100 a <1/10)
Sintomi delle vie respiratorie superiori
Non comuni (≥1/1000 a <1/100) Secchezza nasale
Raro (≥1/10000 a <1/1000)
Dispnea
Patologie gastrointestinali Molto comune (≥ 1/10) Secchezza orale
Comuni (≥1/100 a <1/10) Sintomi gastrointestinali
Patologie vascolari Molto rari (<1/10000) – ipertensione – ipotensione
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione Molto comune (≥ 1/10) Affaticamento
Comune (≥1/100 a <1/10) Astenia
Disturbi del sistema immunitario Non comuni (≥1/1000 a <1/100) Reazioni allergiche sistemiche
Disturbi psichiatrici
Non comune (≥1/1000 a <1/100)
Depressione
Molto raro (<1/10000) Insonnia
Dopo commercializzazione, le seguenti reazioni avverse sono state identificate durante l’uso di brimonidina tartrato nella pratica clinica. Poiché queste reazioni sono state riportate volontariamente da una popolazione di grandezza sconosciuta, non può essere effettuata una stima della frequenza.
Non noti:
Disturbi oculari
– iridociclite (uveite anteriore)
– prurito palpebrale
Alterazioni della cute e del tessuto sottocutaneo
Reazioni della pelle incluso eritema, edema della faccia, prurito, eruzione cutanea e vasodilatazione.
Sintomi di sovradosaggio di brimonidina, come perdita di coscienza, letargia, sonnolenza, ipotensione, ipotonia, bradicardia, ipotermia, cianosi, pallore, depressione respiratoria ed apnea, sono stati riportati in neonati e bambini ai quali veniva somministrata brimonidina nell’ambito del trattamento medico del glaucoma congenito (vedere paragrafo 4.3).
Documento reso disponibile da AIFA il 26/11/2019
Esula dalla competenza dell’AIFA ogni eventuale disputa concernente i diritti di proprietà industriale e la tutela brevettuale dei dati relativi all’AIC dei medicinali e, pertanto, l’Agenzia non può essere ritenuta responsabile in alcun modo di eventuali violazioni da parte del titolare dell'autorizzazione all'immissione in commercio (o titolare AIC).
In uno studio di fase 3, della durata di 3 mesi, effettuato su bambini di età compresa tra 2 e 7 anni, affetti da glaucoma inadeguatamente controllato con beta-bloccanti, è stata riportata un’alta prevalenza di sonnolenza (55%) nei pazienti trattati con brimonidina come terapia aggiuntiva. Nell’8% dei bambini, questa è stata grave e ha determinato una interruzione del trattamento nel 13% dei casi. L’incidenza della sonnolenza diminuiva con l’aumentare dell’età, diventando minima nel gruppo di 7 anni di età (25%), ma risultava maggiormente influenzata dal peso, manifestandosi più frequentemente in quei bambini con peso ≤20 Kg (63%) rispetto a quelli con peso >20 Kg (25%) (vedere paragrafo 4.4).
Segnalazione delle reazioni avverse sospette
La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite l’Agenzia Italiana del Farmaco all’indirizzo.
4.9 sovradosaggio
Adulti
Sovradosaggio oftalmico:
Gli eventi riportati sono stati generalmente quelli elencati nella lista delle reazioni avverse.
Sovradosaggio sistemico conseguente a ingestione accidentale:
Ci sono poche informazioni riguardanti l’ingestione accidentale di brimonidina negli adulti. L’unico evento avverso ad oggi riportato è stato ipotensione. E’ stato riportato che l’episodio ipotensivo era seguito da un rebound ipertensivo.
Il trattamento del sovradosaggio orale include una terapia di supporto e sintomatica; le vie respiratorie del paziente devono essere mantenute libere.
Sono stati riportati casi di sovradosaggio orale con altri alfa-2-agonisti che ha provocato sintomi quali ipotensione, astenia, vomito, letargia, sedazione, bradicardia, aritmia, miosi, apnea, ipotonia, ipotermia, depressione respiratoria e convulsioni.
Popolazione pediatrica
Sono state pubblicate segnalazioni di gravi eventi avversi a seguito di ingestione involontaria di brimonidina da parte di soggetti pediatrici. I soggetti hanno manifestato sintomi di depressione del SNC, tipicamente coma temporaneo o basso livello di coscienza, letargia, sonnolenza, ipotonia, bradicardia, ipotermia, pallore, depressione respiratoria ed apnea che hanno richiesto, quando indicato, un ricovero in terapia intensiva con intubazione. Per tutti i soggetti è stato riportato un recupero completo, generalmente entro 6–24 ore.
5. proprietà farmacologiche
5.1 proprietà farmacodinamiche
Categoria farmacoterapeutica: simpaticomimetici per la terapia del glaucoma Codice ATC = S01E A 05.
La brimonidina è un agonista dei recettori alfa-2-adrenergici che mostra un’affinità per l’adrenorecettore alfa-2 1000 volte superiore a quella per l’adrenorecettore alfa-1.
Questa selettività recettoriale non causa midriasi né vasocostrizione a livello dei capillari in xenotrapianti di retina umana.
Nell’uomo, la somministrazione topica della brimonidina tartrato riduce la pressione intraoculare, con effetti minimi sui parametri cardiovascolari o polmonari.
Si ha esperienza limitata nei pazienti con asma bronchiale i quali non hanno manifestato effetti collaterali. L’attività della brimonidina inizia rapidamente con un picco ipotensivo oculare rilevato due ore dopo la somministrazione. In due studi della durata di 1 anno, brimonidina collirio ha determinato una riduzione della pressione intraoculare di circa 4–6 mmHg rispetto ai valori medi.
Gli studi fluorofotometrici negli animali e nell’uomo suggeriscono che la brimonidina tartrato abbia un duplice meccanismo d’azione. Si pensa che la brimonidina possa abbassare la pressione intraoculare riducendo la formazione di umore acqueo e aumentando il deflusso uveosclerale.
Studi clinici mostrano che brimonidina collirio, soluzione è efficace in associazione con beta-bloccanti topici. Anche studi a breve termine suggeriscono che la brimonidina ha un rilevante effetto clinico additivo in associazione con travoprost (6 settimane) e latanoprost (3 mesi).
5.2 proprietà farmacocinetiche
a) Caratteristiche generali
Dopo somministrazione oculare di una soluzione allo 0,2% due volte al giorno per 10 giorni sono state rilevate concentrazioni plasmatiche basse (Cmax media di 0,06 ng/ml). È stato rilevato un lieve accumulo nel sangue dopo instillazioni multiple (2 volte al giorno per 10 giorni). L’area sotto la curva concentrazione-tempo nel plasma per 12 ore allo stato stazionario (AUC0–12h) era di 0,31 ng·ora/ml, rispetto al valore di 0,23 ng·ora/ml rilevato dopo la prima dose. Nell’uomo, l’emivita apparente media nella circolazione sistemica dopo somministrazione topica è stata di circa 3 ore.
Il legame alle proteine plasmatiche della brimonidina dopo somministrazione topica nell’uomo è di circa il 29%.
La brimonidina, sia in vitro che in vivo si lega reversibilmente alla melanina nei tessuti oculari. Dopo 2 settimane di instillazione oculare, le concentrazioni di brimonidina nell’iride, nel corpo ciliare e nella coroide-retina sono state 3–17 volte superiori rispetto alle concentrazioni rilevate dopo dose singola. In assenza di melanina non si manifesta alcun accumulo.
Il significato del legame alla melanina nell’uomo non è chiaro. Tuttavia, all’esame biomicroscopico dell’occhio di pazienti trattati con brimonidina per più di un anno non sono state osservate reazioni avverse oculari significative, né è stata rilevata una tossicità oculare significativa nel corso di uno studio di tollerabilità oculare della durata di un anno, condotto in scimmie trattate con una dose di brimonidina tartrato circa quattro volte superiore a quella raccomandata.
Dopo somministrazione orale nell’uomo, la brimonidina è ben assorbita e viene eliminata rapidamente. La maggior parte della quantità somministrata (circa il 75% della dose) è escreta nell’urina sotto forma di metaboliti entro cinque giorni; non si riscontra sostanza non modificata nelle urine. Studi in vitro su cellule epatiche umane e animali indicano che il metabolismo è in gran parte mediato dall’aldeide ossidasi e dal citocromo P450. Per questo motivo sembra che il metabolismo epatico costituisca la principale via di eliminazione sistemica.
Profilo cinetico:
In seguito a singola dose topica di soluzioni allo 0,08%, 0,2% e 0,5% non sono state osservate deviazioni rilevanti dalla proporzionalità di dose per la Cmax e la AUC plasmatiche.
b) Caratteristiche nei pazienti
Caratteristiche nei pazienti anziani:
Dopo una dose singola, la Cmax, la AUC e l’emivita apparente della brimonidina nell’anziano (soggetti da 65 anni in su) e negli adulti giovani sono simili, indicando che il suo assorbimento sistemico e la sua eliminazione non sono influenzati dall’età.
I dati di uno studio clinico di 3 mesi che includeva pazienti anziani mostravano che l’esposizione sistemica della brimonidina era molto bassa.
5.3 dati preclinici di sicurezza
I dati preclinici non rivelano rischi particolari per l’uomo sulla base di studi convenzionali di safety pharmacology , tossicità a dosi ripetute, genotossicità, potenziale cancerogeno, tossicità della riproduzione.
6. informazioni farmaceutiche
6.1 elenco degli eccipienti
Benzalconio cloruro
Polivinilalcol
Sodio cloruro
Sodio citrato diidrato
Acido citrico monoidrato
Acqua depurata
Acido cloridrico al 10% (per aggiustamento del pH) o
Sodio idrossido 1 N (per aggiustamento del pH)
6.2 incompatibilità
Non pertinente.
6.3 periodo di validità
Prima della prima apertura della confezione:
3 anni.
Dopo la prima apertura della confezione: usare entro 28 giorni.
6.4 precauzioni particolari per la conservazione
Non sono richieste particolari condizioni di conservazione.
6.5 natura e contenuto del contenitore
Flacone bianco in polietilene a bassa densità, con contagocce da 35 microlitri. Il tappo è un convenzionale tappo a vite in polistirene.
Confezioni: 1 flacone da 5 ml;
3 flaconi da 5 ml;
6 flaconi da 5 ml.
È possibile che non tutte le confezioni siano commercializzate.
6.6 precauzioni particolari per lo smaltimento e la manipolazione
Il medicinale non utilizzato ed i rifiuti derivati da tale medicinale devono essere smaltiti in conformità alla normativa locale vigente.
7. titolare dell'autorizzazione all'immissione in commercio
OmniVision Italia S.r.l.
Via Montefeltro, 6
20156 Milano
Italia
8. numero dell'autorizzazione all'immissione in commercio
1 flacone da 5 ml di collirio soluzione: 039098013
3 flaconi da 5 ml di collirio soluzione: 039098037
6 flaconi da 5 ml di collirio soluzione: 039098025