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ARIKAYCE LIPOSOMIALE - riassunto delle caratteristiche del prodotto

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Riassunto delle caratteristiche del prodotto - ARIKAYCE LIPOSOMIALE

ALLEGATO I

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1. denominazione del medicinale

ARIKAYCE liposomiale 590 mg dispersione per nebulizzatore

2. composizione qualitativa e quantitativa

Ogni flaconcino contiene amikacina solfato equivalente a 590 mg di amikacina in formulazione liposomiale. La dose media rilasciata da ogni flaconcino è di circa 312 mg di amikacina.

Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.

3. forma farmaceutica

Dispersione per nebulizzatore

Dispersione per nebulizzatore bianca, lattiginosa, acquosa.

4. informazioni cliniche

4.1 indicazioni terapeutiche

ARIKAYCE liposomiale è indicato per il trattamento delle infezioni polmonari da micobatteri non tubercolari (non-tuberculous mycobacterial , NTM) causate dal complesso Mycobacterium avium (Mycobacterium avium Complex, MAC) negli adulti con opzioni terapeutiche limitate, non affetti da fibrosi cistica (vedere paragrafi 4.2, 4.4 e 5.1).

Prestare attenzione alle linee guida ufficiali sull’uso corretto degli agenti antibatterici.

4.2 posologia e modo di somministrazione

Il trattamento con ARIKAYCE liposomiale deve essere iniziato e condotto da medici esperti nel trattamento della malattia polmonare non tubercolare dovuta al complesso Mycobacterium avium.

ARIKAYCE liposomiale deve essere usato in associazione ad altri agenti antibatterici attivi contro le infezioni polmonari da complesso Mycobacterium avium.

Posologia

La dose raccomandata è di un flaconcino (590 mg) somministrato una volta al giorno, per inalazione orale.

Durata del trattamento

Il trattamento con amikacina liposomiale inalatoria, come componente di un regime antibatterico combinato, deve proseguire per 12 mesi dopo la conversione delle colture di espettorato (sputum culture conversion , SCC).

Il trattamento con amikacina liposomiale inalatoria non deve proseguire oltre un massimo di 6 mesi se fino a quel momento non è stata confermata la conversione delle colture di espettorato (sputum culture conversion , SCC).

La durata massima del trattamento con amikacina liposomiale inalatoria non deve superare i 18 mesi.

2

Dosi mancate

Se si salta una dose giornaliera di amikacina, la dose successiva deve essere somministrata il giorno successivo. Non somministrare una dose doppia per compensare la dimenticanza della dose.

Anziani

Non è necessario alcun aggiustamento della dose.

Compromissione epatica

Amikacina liposomiale inalatoria non è stata studiata in pazienti con compromissione epatica. Poiché amikacina non è metabolizzata a livello epatico, non è necessario alcun aggiustamento della dose in caso di compromissione epatica.

Compromissione renale

Amikacina liposomiale inalatoria non è stata studiata in pazienti con compromissione renale. L’uso è controindicato in caso di compromissione renale severa (vedere paragrafi 4.3 e 4.4).

Popolazione pediatrica

La sicurezza e l’efficacia di amikacina liposomiale inalatoria nei pazienti pediatrici sotto i 18 anni di età non sono state stabilite. Non ci sono dati disponibili.

Modo di somministrazione

Uso inalatorio

Amikacina liposomiale inalatoria deve essere usata soltanto con il sistema nebulizzatore Lamira (nebulizzatore portatile, testina aerosol e unità di controllo). Per le istruzioni d’uso, vedere paragrafo 6.6. Non deve essere somministrata per altra via o con sistemi di inalazione di altro tipo.

ARIKAYCE liposomiale va somministrato soltanto con il sistema nebulizzatore Lamira. Come avviene per tutti gli altri trattamenti mediante nebulizzazione, la quantità rilasciata nei polmoni dipende da fattori legati al paziente. Nei test raccomandati in vitro con il pattern respiratorio degli adulti (volume corrente 500 mL, 15 atti respiratori al minuto e rapporto inspirazione: espirazione di 1:1), la dose media rilasciata dal boccaglio è stata di circa 312 mg di amikacina (il 53% circa di quanto specificato), con una velocità media di rilascio del farmaco di 22,3 mg/min, assumendo un tempo di nebulizzazione di 14 minuti. In media, il diametro aerodinamico mediano di massa (mass median aerodynamic diameter , MMAD) delle goccioline di aerosol nebulizzate è di circa 4,7 µm, con D10 pari a 2,4 µm e D90 pari a 9,0 µm, come determinato mediante metodo impattore di prossima generazione.

4.3 controindicazioni

Ipersensibilità al principio attivo, a qualsiasi antibatterico aminoglicosidico o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1.

Ipersensibilità alla soia.

Somministrazione concomitante con qualsiasi aminoglicosidico somministrato per qualsiasi via.

Severa compromissione renale.

4.4 avvertenze speciali e precauzioni d’impiego

Anafilassi e reazioni di ipersensibilità

In pazienti che assumevano amikacina liposomiale inalatoria sono state segnalate reazioni di ipersensibilità gravi e potenzialmente fatali, anafilassi inclusa.

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Prima di iniziare la terapia a base di amikacina liposomiale inalatoria, devono essere valutate eventuali precedenti reazioni di ipersensibilità agli aminoglicosidici. Se si manifesta anafilassi o una reazione di ipersensibilità, la somministrazione di amikacina liposomiale inalatoria deve essere interrotta e devono essere avviate misure di supporto idonee.

Alveolite allergica

Con l’uso di amikacina liposomiale inalatoria in studi clinici sono state segnalate alveolite allergica e polmonite (vedere paragrafo 4.8).

In presenza di alveolite allergica, il trattamento con amikacina liposomiale inalatoria deve essere interrotto e i pazienti devono essere trattati come opportuno dal punto di vista medico.

Broncospasmo

Con l’uso di amikacina liposomiale inalatoria in studi clinici è stato segnalato broncospasmo. Nei pazienti con anamnesi di disfunzione reattiva delle vie aeree, asma o broncospasmo, la somministrazione di amikacina liposomiale inalatoria deve essere preceduta dall’uso di un broncodilatatore a breve durata d’azione. In caso di evidenza di broncospasmo dovuto all’inalazione di amikacina liposomiale inalatoria, il paziente può essere pretrattato con broncodilatatori (vedere paragrafo 4.8).

Esacerbazione di una malattia polmonare sottostante

Negli studi clinici, l’esacerbazione di una malattia polmonare sottostante (malattia polmonare ostruttiva cronica, esacerbazione infettiva di una malattia polmonare ostruttiva cronica, esacerbazione infettiva di bronchiectasia) è stata segnalata con frequenza maggiore nei pazienti trattati con amikacina liposomiale inalatoria rispetto ai pazienti che non ricevevano amikacina liposomiale inalatoria. Deve essere prestata attenzione quando si inizia il trattamento con amikacina liposomiale inalatoria in pazienti affetti da queste malattie sottostanti. Prendere in considerazione l’interruzione del trattamento con amikacina liposomiale inalatoria qualora si osservino segni di esacerbazione.

Ototossicità

Negli studi clinici, l’ototossicità (inclusi sordità, capogiro, presincope, tinnito e vertigine) è stata segnalata con frequenza maggiore nei pazienti trattati con amikacina liposomiale inalatoria rispetto ai pazienti che non ricevevano amikacina liposomiale inalatoria. Il tinnito è stata la reazione avversa associata a ototossicità più comunemente segnalata.

La funzione uditiva e vestibolare deve essere monitorata periodicamente in tutti i pazienti e un monitoraggio frequente è raccomandato in pazienti con disfunzione uditiva o vestibolare nota o sospetta.

Se si manifesta ototossicità durante il trattamento, va considerata l’interruzione di amikacina liposomiale inalatoria.

Nefrotossicità

Negli studi clinici è stata segnalata nefrotossicità in pazienti trattati con amikacina liposomiale inalatoria. La funzione renale deve essere monitorata periodicamente durante il trattamento in tutti i pazienti e un monitoraggio frequente è raccomandato in pazienti con disfunzione renale preesistente. Considerare l’interruzione di amikacina liposomiale inalatoria nei pazienti che durante il trattamento manifestano evidenza di nefrotossicità.

L’uso è controindicato nei pazienti con compromissione renale severa (vedere paragrafo 4.3).

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Blocco neuromuscolare

Negli studi clinici sono stati segnalati disturbi neuromuscolari (segnalati come debolezza muscolare, neuropatia periferica e disturbo dell’equilibrio) con amikacina liposomiale inalatoria. Gli aminoglicosidici possono peggiorare la debolezza muscolare a causa di un effetto simile al curaro a livello della giunzione neuromuscolare. L’uso di amikacina liposomiale inalatoria in pazienti affetti da miastenia gravis non è raccomandato. I pazienti con qualsiasi disturbo neuromuscolare noto o sospetto devono essere strettamente monitorati.

Cosomministrazione con altri medicinali

La cosomministrazione di amikacina liposomiale inalatoria con altri aminoglicosidici è controindicata (vedere paragrafo 4.3).

La cosomministrazione con qualsiasi altro medicinale con effetti sulla funzione uditiva, sulla funzione vestibolare o sulla funzione renale (diuretici inclusi) non è raccomandata.

4.5 interazioni con altri medicinali ed altre forme d’interazione

Non sono stati effettuati studi clinici d’interazione farmacologica con amikacina liposomiale inalatoria.

Interazioni farmacodinamiche

L’uso di amikacina liposomiale inalatoria con qualsiasi aminoglicosidico somministrato per qualsiasi via è controindicato (vedere paragrafo 4.3).

L’uso contemporaneo e/o sequenziale di amikacina liposomiale inalatoria con altri medicinali potenzialmente neurotossici, nefrotossici o ototossici che possono potenziare la tossicità degli aminoglicosidici (ad es. diuretici quali acido etacrinico, furosemide o mannitolo endovenoso) non è raccomandato (vedere paragrafo 4.4).

4.6 fertilità, gravidanza e allattamento

Gravidanza

I dati relativi all’uso di amikacina liposomiale inalatoria in donne in gravidanza non esistono. Si ritiene che l’esposizione sistemica ad amikacina dopo inalazione di amikacina liposomiale inalatoria sia bassa in confronto alla somministrazione parenterale di amikacina.

I dati relativi all’uso di aminoglicosidici in donne in gravidanza sono in numero limitato. Gli aminoglicosidici possono danneggiare il feto. Gli aminoglicosidici attraversano la placenta e sono stati segnalati casi di sordità congenita totale, irreversibile e bilaterale in bambini le cui madri avevano ricevuto streptomicina durante la gravidanza. Benché non siano state segnalate reazioni avverse a carico del feto o del neonato in donne in gravidanza trattate con altri aminoglicosidici, il rischio di potenziali danni esiste. Con amikacina inalata non sono stati effettuati studi di tossicità della riproduzione sugli animali. Negli studi di tossicità della riproduzione condotti su topi, ratti e conigli con amikacina somministrata per via parenterale non sono state segnalate malformazioni fetali.

A scopo precauzionale, è preferibile evitare l’uso di amikacina liposomiale inalatoria durante la gravidanza.

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Allattamento

Non esistono informazioni sulla presenza di amikacina nel latte materno. Tuttavia, si ritiene che l’esposizione sistemica ad amikacina liposomiale inalatoria dopo inalazione sia bassa in confronto alla somministrazione parenterale di amikacina.

Deve essere presa la decisione se interrompere l’allattamento o interrompere la terapia/astenersi dalla terapia con amikacina liposomiale inalatoria tenendo in considerazione il beneficio dell’allattamento per il bambino e il beneficio della terapia per la donna.

Fertilità

Non sono stati condotti studi sulla fertilità con amikacina liposomiale inalatoria.

4.7 effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull’uso di macchinari

Amikacina altera lievemente la capacità di guidare veicoli e di usare macchinari. La somministrazione di amikacina liposomiale inalatoria può causare capogiro e altri disturbi vestibolari (vedere paragrafo 4.8). I pazienti devono essere avvisati di non guidare veicoli o utilizzare macchinari finché usano amikacina liposomiale inalatoria.

4.8 effetti indesiderati

Riassunto del profilo di sicurezza

Le reazioni avverse respiratorie segnalate più comunemente sono state disfonia (42,6%), tosse (30,9%), dispnea (14,4%), emottisi (10,9%), dolore orofaringeo (9,2%) e broncospasmo (2,2%). Altre reazioni avverse non respiratorie segnalate comunemente comprendevano stanchezza (7,2%), diarrea (6,4%), esacerbazione infettiva di bronchiectasia (6,2%) e nausea (5,9%).

Le reazioni avverse gravi più comuni comprendevano malattia polmonare ostruttiva cronica (Chronic Obstructive Pulmonary Disease , COPD) (1,5%), emottisi (1,2%) ed esacerbazione infettiva di bronchiectasia (1,0%).

Tabella delle reazioni avverse

Le reazioni avverse al farmaco riportate nella Tabella 1 sono elencate secondo la classificazione per sistemi e organi MedDRA, sulla base di dati provenienti da studi clinici e dall’esperienza post-marketing. All’interno di ogni classe di sistemi e organi, la frequenza è definita secondo la terminologia seguente: molto comune (≥1/10); comune (≥1/100, <1/10); non comune (≥1/1.000, <1/100); raro (≥1/10.000, <1/1.000); molto raro (<1/10.000); non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili).

Tabella 1 – Riassunto delle reazioni avverse

Classificazione per sistemi e organi

Reazioni avverse

Categoria di frequenza

Infezioni ed infestazioni

Esacerbazione infettiva di bronchiectasia

Comune

Laringite

Comune

Candidiasi orale

Comune

Disturbi del sistema immunitario

Reazioni anafilattiche

Non nota

Reazioni di ipersensibilità

Non nota

Disturbi psichiatrici

Ansia

Non comune

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Classificazione per sistemi e organi

Reazioni avverse

Categoria di frequenza

Patologie del sistema nervoso

Cefalea

Comune

Capogiro

Comune

Disgeusia

Comune

Afonia

Comune

Disturbo dell’equilibrio

Comune

Patologie dell’orecchio e del labirinto

Tinnito

Comune

Sordità

Comune

Patologie respiratorie, toraciche e

Disfonia

Molto comune

mediastiniche

Dispnea

Molto comune

Tosse

Molto comune

Emottisi

Molto comune

Dolore orofaringeo

Comune

Alveolite allergica

Comune

Malattia polmonare ostruttiva

Comune

cronica

Respiro sibilante

Comune

Tosse produttiva

Comune

Espettorato aumentato

Comune

Broncospasmo

Comune

Polmonite

Comune

Infiammazione delle corde vocali

Comune

Irritazione della gola

Comune

Patologie gastrointestinali

Diarrea

Comune

Nausea

Comune

Vomito

Comune

Bocca secca

Comune

Appetito ridotto

Comune

Patologie della cute e del tessuto

Eruzione cutanea

Comune

sottocutaneo

Prurito

Comune

Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto

Mialgia

Comune

connettivo

Artralgia

Comune

Patologie renali e urinarie

Compromissione renale

Comune

Patologie sistemiche e condizioni

Stanchezza

Comune

relative alla sede di somministrazione

Piressia

Comune

Fastidio al torace

Comune

Esami diagnostici

Peso diminuito

Comune

Segnalazione delle reazioni avverse sospette

La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/ris­chio del

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medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione riportato nell.

4.9 sovradosaggio

Negli studi clinici non sono state identificate reazioni avverse specificamente associate al sovradosaggio di amikacina liposomiale inalatoria. Un sovradosaggio in soggetti con preesistente compromissione renale, sordità o disturbo vestibolare, o con compromissione della trasmissione neuromuscolare può indurre un peggioramento della malattia preesistente.

In caso di sovradosaggio, amikacina liposomiale inalatoria deve essere interrotta immediatamente. Se è indicata una rimozione rapida di amikacina per prevenire danni di organi target, per esempio in soggetti con compromissione renale, la dialisi peritoneale o l’emodialisi accelerano la rimozione di amikacina dal sangue.

5. proprietà farmacologiche

5.1 proprietà farmacodinamiche

Categoria farmacoterapeutica: antibatterici per uso sistemico, altri aminoglicosidici. Codice ATC: J01GB06

Meccanismo d’azione

Amikacina si lega a una proteina recettoriale specifica della subunità 30S dei ribosomi batterici e interferisce con un complesso d’inizio formato da mRNA (RNA messaggero) e subunità 30S, con conseguente inibizione della sintesi proteica.

Resistenza

Il meccanismo di resistenza ad amikacina nei micobatteri è stato associato a mutazioni del gene rrs dell’rRNA 16S.

Esperienza clinica

L’efficacia di amikacina liposomiale inalatoria è stata valutata nello studio INS-212, uno studio randomizzato, in aperto, condotto su pazienti adulti affetti da infezioni polmonari da micobatteri non tubercolari causate da MAC.

I pazienti che non avevano ottenuto la conversione delle colture di espettorato (SCC) durante il trattamento con un regime o regimi multifarmaco (multiple drug regimen(s) , MDR) per almeno 6 mesi prima dell’ingresso nello studio sono stati randomizzati a ricevere ARIKAYCE in aggiunta al trattamento MDR o alla prosecuzione del solo MDR. I pazienti che hanno ottenuto la SCC, definita come 3 colture di espettorato consecutive negative per MAC entro il mese 6 di trattamento, hanno proseguito la terapia per un massimo di 12 mesi dopo la SCC. I pazienti che non hanno ottenuto la SCC entro il mese 6 sono stati ritirati dallo studio al mese 8.

In totale, sono stati randomizzati e trattati 335 pazienti (ARIKAYCE liposomiale + MDR n = 223; solo MDR n = 112) (popolazione valutabile ai fini della sicurezza). La durata mediana del trattamento MDR precedente era, rispettivamente, di 2,6 anni e 2,4 anni nei gruppi ARIKAYCE liposomiale + MDR e solo MDR. I pazienti sono stati stratificati per abitudine al fumo (attualmente fumatore o no) e uso di MDR allo screening (con trattamento o senza trattamento per almeno 3 mesi prima dello screening). L’endpoint primario è stata la SCC duratura, definita come la percentuale di pazienti randomizzati che avevano ottenuto la SCC entro il mese 6 di trattamento e che non avevano colture positive in terreni solidi o non più di due colture in terreni liquidi a 3 mesi senza trattamento.

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Sessantacinque (29,0%) e dieci (8,9%) pazienti hanno ottenuto la SCC entro il mese 6 di trattamento, rispettivamente, nel gruppo ARIKAYCE liposomiale + MDR e nel gruppo MDR (p< 0,0001). Di questi, in base all’analisi primaria, una SCC duratura a 3 mesi senza trattamento è stata ottenuta nel 16,1% [36/224] vs. 0% [0/112]; valore p <0,0001.

In un’analisi a posteriori che ha escluso i pazienti con colture negative (terreni solidi o liquidi) al basale dello studio e che ha contato qualsiasi coltura positiva dopo il trattamento (terreni solidi o liquidi) come positiva, 30/224 (13,4%) nel gruppo ARIKAYCE liposomiale + MDR e 0/112 (0%) nel gruppo MDR hanno ottenuto una SCC duratura a 3 mesi senza trattamento. Le relative percentuali a 12 mesi senza trattamento sono state 25/224 (11%) vs. 0/112 (0%).

Popolazione pediatrica

L’Agenzia europea dei medicinali ha rinviato l’obbligo di presentare i risultati degli studi con amikacina liposomiale inalatoria in uno o più sottogruppi della popolazione pediatrica per l’infezione polmonare NTM (vedere paragrafo 4.2 per informazioni sull’uso pediatrico).

5.2 proprietà farmacocinetiche

Assorbimento

Concentrazioni nell’espettorato

Dopo inalazione una volta al giorno di 590 mg di amikacina liposomiale inalatoria in pazienti MAC, le concentrazioni nell’espettorato da 1 a 4 ore post-inalazione sono state, rispettivamente, 1720, 884 e 1300 µg/g a 1, 3 e 6 mesi. È stata osservata un’elevata variabilità nelle concentrazioni di amikacina (CV% > 100%). Dopo 48–72 ore post-inalazione, le concentrazioni di amikacina nell’espettorato sono scese al 5% circa di quelle riscontrate 1–4 ore post-inalazione.

Concentrazioni sieriche

Dopo inalazione giornaliera di 590 mg di ARIKAYCE in pazienti MAC, allo stato stazionario, l’AUC0–24 sierica mediana è stata di 16,7 µg *h/mL (intervallo: da 4,31 a 55,6 µg *h/mL; n = 53) e la Cmax sierica mediana è stata di 1,81 µg/mL (intervallo: da 0,482 a 6,87 μg/mL; n = 53).

Distribuzione

Amikacina è legata per ≤ 10% alle proteine sieriche. Il volume apparente totale medio di distribuzione è stato stimato a circa 5,0 L/kg.

Biotrasformazione

Amikacina non viene metabolizzata.

Eliminazione

Amikacina è escreta nelle urine in forma immodificata, prevalentemente per filtrazione glomerulare. L’emivita sierica terminale apparente mediana di amikacina dopo inalazione di ARIKAYCE liposomiale è stata compresa tra circa 3,29 e 14,0 ore.

Un’analisi farmacocinetica di popolazione con ARIKAYCE liposomiale in 53 soggetti con malattia polmonare NTM di età compresa tra 20 e 84 anni ha evidenziato una clearance di amikacina di 34 L/h. L’unica covariata clinica risultata predittiva della clearance di amikacina è stato il peso corporeo.

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5.3 dati preclinici di sicurezza

Cancerogenicità

In uno studio di cancerogenicità per inalazione durato 2 anni, condotto con amikacina liposomiale inalatoria nel ratto a dosi di 5, 15 e 45 mg/kg/die, il carcinoma a cellule squamose è stato osservato nei polmoni di 2 ratti su 120 (0/60 maschi e 2/60 femmine) ai quali era stata somministrata la massima dose studiata (45 mg/kg/die). Questa dose di ARIKAYCE era di 6 volte maggiore rispetto alla dose clinica normalizzata per il peso polmonare. Non sono stati osservati carcinomi a cellule squamose alla dose intermedia di 15 mg/kg/die, di 2 volte superiore rispetto alla dose clinica normalizzata per il peso polmonare. I carcinomi a cellule squamose possono essere il risultato di un elevato carico polmonare di particelle di amikacina liposomiale inalatoria nei polmoni di ratto. La rilevanza del riscontro di tumori polmonari per gli esseri umani che ricevono amikacina liposomiale inalatoria non è nota. In cani che ricevevano ogni giorno amikacina liposomiale inalatoria per inalazione per 9 mesi a dosi fino a 30 mg/kg/die non sono state osservate alterazioni preneoplastiche o neoplastiche nei polmoni (dosi di circa 3–11 volte superiori rispetto alla dose raccomandata nell’uomo in base al peso polmonare).

Genotossicità

Non è stata osservata alcuna evidenza di mutagenicità o genotossicità in una serie di studi di genotossicità in vitro e in vivo con formulazioni di amikacina liposomiale (test di mutagenesi batterica in vitro , test di mutazione del linfoma murino in vitro , test di aberrazione cromosomica in vitro e test del micronucleo nel ratto in vivo ).

Tossicità della riproduzione e dello sviluppo

Con amikacina inalatoria non sono stati effettuati studi di tossicità della riproduzione sugli animali. In studi non GLP di tossicità della riproduzione condotti nel topo e nel ratto con amikacina somministrata per via parenterale non sono stati segnalati effetti sulla fertilità o tossicità fetale.

6. informazioni farmaceutiche

6.1 elenco degli eccipienti

Colesterolo

Dipalmitoilfos­fatidilcolina (DPPC) Cloruro di sodio

Idrossido di sodio (per regolare il pH) Acqua per preparazioni iniettabili

6.2 incompatibilità

In assenza di studi di compatibilità, questo medicinale non deve essere miscelato con altri medicinali.

6.3 periodo di validità

3 anni

6.4 precauzioni particolari per la conservazione

Conservare in frigorifero (2 °C – 8 °C).

Non congelare.

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ARIKAYCE può essere conservato a una temperatura ambiente inferiore a 25 °C per un massimo di 4 settimane.

6.5 natura e contenuto del contenitore

Ogni flaconcino da 10 mL in vetro borosilicato trasparente di tipo I è chiuso con un tappo in gomma bromobutilica e un sigillo in alluminio con capsula di chiusura a strappo.

Confezione da 28 flaconcini. La scatola contiene anche il nebulizzatore portatile Lamira e 4 testine aerosol.

6.6 precauzioni particolari per lo smaltimento e la manipolazione

Eliminare qualsiasi flaconcino che è stato congelato.

Dal momento in cui raggiunge la temperatura ambiente, il medicinale non utilizzato deve essere eliminato dopo 4 settimane.

Se la dose attuale è refrigerata, prelevare il flaconcino di ARIKAYCE liposomiale dal frigorifero e attendere che raggiunga la temperatura ambiente. Preparare ARIKAYCE liposomiale agitando vigorosamente il flaconcino finché il contenuto non appare uniforme e ben miscelato. Aprire il flaconcino di ARIKAYCE liposomiale sollevando il coperchio di plastica del flaconcino e tirando in basso l’anello di metallo per allentarlo. Rimuovere con attenzione l’anello di metallo e quindi il tappo in gomma. Versare il contenuto del flaconcino ARIKAYCE liposomiale nel serbatoio per il medicinale del nebulizzatore portatile Lamira.

ARIKAYCE liposomiale viene somministrato mediante inalazione orale per nebulizzazione con il sistema nebulizzatore Lamira. ARIKAYCE liposomiale deve essere usato soltanto con il sistema nebulizzatore Lamira (nebulizzatore portatile, testina aerosol e unità di controllo). ARIKAYCE non deve essere usato con qualsiasi altro tipo di sistema di inalazione. Non versare altri medicinali nel nebulizzatore portatile Lamira.

Il medicinale non utilizzato e i rifiuti derivati da tale medicinale devono essere smaltiti in conformità alla normativa locale vigente.

7. titolare dell’autorizzazione all’immissione in commercio

Insmed Netherlands B.V. Stadsplateau 3521 AZ Utr Paesi Bassi

8. NUMERO(I) DELL’AUTORIZZAZIONE ALL’IMMISSIONE IN COMMERCIO

EU/1/20/1469/001

9. data della prima autorizzazione/rinnovo dell’autorizzazione

Data della prima autorizzazione:

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10. DATA DI REVISIONE DEL TESTO

Informazioni più dettagliate su questo medicinale sono disponibili sul sito web dell’Agenzia europea dei medicinali,.

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ALLEGATO II

A. PRODUTTORE(I) RESPONSABILE(I) DEL RILASCIO DEI LOTTI

B. CONDIZIONI O LIMITAZIONI DI FORNITURA E

UTILIZZO

C. ALTRE CONDIZIONI E REQUISITI

DELL’AUTORIZZA­ZIONE ALL’IMMISSIONE IN COMMERCIO

D. CONDIZIONI O LIMITAZIONI PER QUANTO RIGUARDA

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A. PRODUTTORE(I) RESPONSABILE(I) DEL RILASCIO DEI LOTTI

Nome e indirizzo del produttore responsabile del rilascio dei lotti

Almac Pharma Services (Ireland) Ltd.

Finnabair Industrial Estate,

Dundalk, Co. Louth, A91 P9KD,

Irlanda

B. CONDIZIONI O LIMITAZIONI DI FORNITURA E UTILIZZO
   

Il titolare dell’autorizzazione all’immissione in commercio deve effettuare le attività e le azioni di farmacovigilanza richieste e dettagliate nel RMP approvato e presentato nel modulo 1.8.2 dell’au­torizzazione all’immissione in commercio e in ogni successivo aggiornamento approvato del RMP.

Il RMP aggiornato deve essere presentato:

su richiesta dell’Agenzia europea dei medicinali; ogni volta che il sistema di gestione del rischio è modificato, in particolare a seguito del ricevimento di nuove informazioni che possono portare a un cambiamento significativo del profilo beneficio/rischio o a seguito del raggiungimento di un importante obiettivo (di farmacovigilanza o di minimizzazione del rischio).