Riassunto delle caratteristiche del prodotto - AMOXICILLINA E ACIDO CLAVULANICO IBIGEN
AMOXICILLINA E ACIDO CLAVULANICO IBIGEN 2000 mg + 200 mg Polvere per soluzione per infusione
2. composizione qualitativa e quantitativa
AMOXICILLINA E ACIDO CLAVULANICO IBIGEN 2000 mg + 200 mg
Polvere per soluzione per infusione
Ogni flaconcino contiene:
Principi attivi: amoxicillina sodica 2120,4 mg corrispondente ad amoxicillina 2000 mg
potassio clavulanato 238,25 mg corrispondente ad acido clavulanico 200 mg
Eccipienti con effetto noto:
Sodio 125,9 mg (5,5 mmol) per flaconcino
Potassio 39,3 mg (1,0 mmol) per flaconcino
Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.
3. forma farmaceutica
Polvere per soluzione per infusione
4. informazioni cliniche
4.1 indicazioni terapeutiche
Amoxicillina e Acido Clavulanico Ibigen è indicato nel trattamento delle seguenti infezioni negli adulti e nei bambini (vedere paragrafi 4.2, 4.4 e 5.1):
Infezioni gravi dell’orecchio, naso e gola (come mastoiditi, ascessi peritonsillari, epiglottiti e sinusiti quando accompagnate da gravi segnali e sintomi sistemici) Esacerbazioni acute di bronchiti croniche (diagnosticate in modo adeguato) Polmonite acquisita in comunità Cistiti Pielonefriti Infezioni della pelle e dei tessuti molli in particolare celluliti, morsi di animale, ascessi dentali gravi con celluliti diffuse Infezioni ossee ed articolari, in particolare osteomielite Infezioni intra-addominali Infezioni dei genitali femminiliProfilassi alle infezioni associate a interventi chirurgici negli adulti che riguardano:
Il tratto gastrointestinale Cavità pelviche Testa e collo Interventi del tratto biliareSi devono tenere in considerazione le linee-guida ufficiali sull’uso appropriato degli agenti antibatterici.
Documento reso disponibile da AIFA il 31/01/2021
4.2 posologia e modo di somministrazione
Le dosi sono espresse in termini di contenuto di amoxicillina/acido clavulanico tranne quando le dosi sono definite nei termini di un singolo componente.
La dose di Amoxicillina e Acido Clavulanico Ibigen che viene scelta per il trattamento di ogni singola infezione deve tenere conto di:
Patogeni attesi e loro probabile suscettibilità agli agenti antibatterici (vedere paragrafo 4.4) Gravità e sito dell’infezione Età, peso e funzionalità renale del paziente, come descritto di seguitoL’uso di formulazioni alternative di Amoxicillina e Acido Clavulanico Ibigen (ad esempio quelle che forniscono dosi più alte di amoxicillina e/o di differenti rapporti di amoxicillina – acido clavulanico) deve essere considerato come necessario (vedere paragrafo 5.1).
Quando viene somministrata come raccomandato di seguito, Amoxicillina e Acido Clavulanico Ibigen polvere per soluzione per infusione ed iniezione fornisce 6000 mg di amoxicillina e 600 mg di acido clavulanico. Non è possibile aumentare la dose giornaliera di Amoxicillina e Acido Clavulanico Ibigen se si considera necessario. Questo per evitare la somministrazione di alte dosi non necessarie di acido clavulanico. La durata della terapia deve essere definita in base alla risposta del paziente. Alcune infezioni (ad esempio le osteomieliti) richiedono periodi di trattamento più lunghi. Il trattamento non deve essere proseguito oltre 14 giorni senza un controllo medico (vedere paragrafo 4.4 relativamente alla terapia prolungata).
Si devono tenere in considerazione le linee-guida locali sull’uso appropriato di amoxicillina/acido clavulanico.
Adulti e bambini di peso ≥ 40 kg
Dosi raccomandate per il trattamento delle infezioni come indicato nel paragrafo 4.1:
1000 mg/100 mg ogni 8–12 ore o 2000 mg/200 mg ogni 12 ore.Per le infezioni molto gravi, la dose può essere aumentata fino ad un massimo di 2000 mg/200 mg ogni 8 ore.
Profilassi chirurgica | Per operazioni che durano meno di 1 ora la dose raccomandata è di 1000 mg/100 mg fino a 2000 mg/200 mg somministrati all’induzione dell’anestesia. Nel caso l’operazione superi 1 ora, la dose raccomandata è di 1000 mg/100 mg fino a 2000 mg/200 mg somministrate all’induzione dell’anestesia, fino a 3 dosi di 1000 mg/100 mg nelle 24 ore. Segni evidenti di infezione richiederanno un normale corso postoperatorio con terapia endovenosa o orale |
Bambini < 40 kg
Dosi raccomandate:
Bambini di età ≥ 3 mesi: 50 mg/5 mg per kg ogni 8 ore Bambini di età inferiore ai 3 mesi e di peso inferiore a 4 kg: 50 mg/5 mg per kg ogni 12 ore AnzianiNon si considera necessario un aggiustamento del dosaggio.
Insufficienza renale
Gli aggiustamenti del dosaggio si basano sul livello massimo raccomandato di amoxicillina.
Documento reso disponibile da AIFA il 31/01/2021
Non è richiesto un aggiustamento della dose nei pazienti con clearance della creatinina (CrCl) maggiore di 30 ml/min.
Amoxicillina e Acido Clavulanico Ibigen 2000 mg + 200 mg Polvere per soluzione per infusione deve essere usato solo da pazienti con clearance della creatinina inferiore a 30 ml/min per profilassi chirurgica quando deve essere usato in una infusione.
Insufficienza epatica
Dosare con cautela e monitorare la funzionalità epatica ad intervalli regolari (vedere paragrafi 4.3 e 4.4.).
Modo di somministrazione
Amoxicillina e Acido Clavulanico Ibigen 2000 mg + 200 mg è per uso endovenoso.
Amoxicillina e Acido Clavulanico Ibigen 2000 mg + 200 mg dovrebbe essere somministrato con infusione endovenosa tra i 30 e 40 minuti. Amoxicillina e Acido Clavulanico Ibigen non è adatto per somministrazioni intramuscolari.
4.3 controindicazioni
Ipersensibilità al principio attivo, a qualsiasi penicillina o ad uno qualsiasi degli eccipienti. Anamnesi positiva per gravi reazioni di ipersensibilità immediata (ad esempio anafilassi) ad altri agenti beta-lattamici (ad esempio cefalosporine, carbapenemi o monobattamici). Anamnesi positiva per ittero/insufficienza epatica dovuti ad amoxicillina/acido clavulanico (vedere paragrafo 4.8).
4.4 avvertenze speciali e precauzioni di impiego
Prima di iniziare la terapia con amoxicillina/acido clavulanico, deve essere condotta un’indagine accurata riguardante precedenti reazioni di ipersensibilità alle penicilline, alle cefalosporine o altri agenti beta – lattamici (vedere paragrafi 4.3 e 4.8).
In pazienti in terapia con penicilline sono state segnalate reazioni di ipersensibilità gravi e occasionalmente fatali (incluse reazioni anafilattoidi e reazioni avverse cutanee severe). Queste reazioni è più probabile che si verifichino in soggetti con anamnesi di ipersensibilità alla penicillina e in soggetti atopici. Se compare una reazione allergica, si deve interrompere la terapia con amoxicillina/acido clavulanico e si deve istituire un’appropriata terapia alternativa. Nel caso in cui venga provato che una infezione è dovuta ad un organismo amoxicillino -suscettibile si deve considerare un cambio di terapia da amoxicillina/acido clavulanico ad amoxicillina in accordo con le linee-guida ufficiali. Questa formulazione di Amoxicillina e Acido Clavulanico Ibigen può non essere adatta per l’uso nel caso vi sia un rischio elevato che i presunti patogeni abbiano una resistenza agli agenti beta-lattamici, non mediata da beta-lattamasi suscettibili all’inibizione da parte dell’acido clavulanico. Alla dose raccomandata fino a 1000 mg/100 mg ogni 8 ore, questa presentazione può non essere adatta per il trattamento delle S. pneumoniae penicillino – resistenti. Per la copertura di questi patogeni è richiesta una dose di almeno 2000 mg/200 mg ogni 8 ore Si possono presentare convulsioni in pazienti con insufficienza della funzionalità renale o in quelli che ricevono alte dosi (vedere paragrafo 4.8). Si deve evitare la somministrazione di amoxicillina/acido clavulanico qualora si sospetti la mononucleosi infettiva, in quanto in questa condizione l’utilizzo di amoxicillina è stato associato alla comparsa di rash morbilliforme. L’uso concomitante di allopurinolo durante il trattamento con amoxicillina può aumentare la probabilità di reazioni allergiche cutanee. L’uso prolungato può causare occasionalmente lo sviluppo di organismi resistenti. La comparsa di un eritema generalizzato con pustole causato da febbre durante la fase iniziale del trattamento, può essere un sintomo di pustolosi esantematosa generalizzata acuta (AGEP) (vedere paragrafo 4.8). Questa reazione richiede una sospensione di Amoxicillina e Acido Clavulanico Ibigen ed è controindicata qualsiasi successiva somministrazione di amoxicillina. Amoxicillina/acido clavulanico deve essere
Documento reso disponibile da AIFA il 31/01/2021
utilizzato con cautela in pazienti con segni di insufficienza epatica (vedere paragrafi 4.2, 4.3 e 4.8). Eventi epatici sono stati riportati particolarmente nei pazienti maschi ed anziani e possono essere associati al trattamento prolungato. Questi eventi sono stati raramente riportati nei bambini. In tutta la popolazione, segni e sintomi si verificano generalmente durante o subito dopo il trattamento ma in alcuni casi possono essere evidenti solo dopo parecchie settimane successive all’interruzione del trattamento. Questi eventi sono in genere reversibili. Gli eventi epatici possono essere gravi e, in circostanze estremamente rare, sono stati riportati decessi. Questi si sono verificati quasi sempre accaduti in pazienti con gravi malattie preesistenti o che stavano assumendo farmaci noti per avere potenziali effetti epatici (vedere paragrafo 4.8). Colite associata agli antibiotici è stata segnalata con quasi tutti gli agenti antibatterici e può essere di gravità da lieve a pericolosa per la vita (vedere paragrafo 4.8). Pertanto, è importante tenere in considerazione questa diagnosi nei pazienti che presentano diarrea durante o dopo la somministrazione di qualsiasi antibiotico. Se dovesse sopravvenire colite associata ad antibiotici, Amoxicillina e Acido Clavulanico Ibigen deve essere immediatamente sospesa, deve essere consultato un medico e iniziata una appropriata terapia. In questa situazione i farmaci anti-peristaltici sono controindicati. Durante una terapia prolungata si consiglia di verificare periodicamente la funzionalità sistemico- organica, compresa la funzionalità renale, epatica ed ematopoietica. Raramente è stato segnalato allungamento del tempo di protrombina in pazienti in trattamento con amoxicillina/acido clavulanico. Un appropriato monitoraggio deve essere effettuato nel caso di somministrazione concomitante di anticoagulanti. Per mantenere il livello desiderato di anticoagulazione possono essere necessari aggiustamenti del dosaggio degli anticoagulanti orali (vedere paragrafi 4.5 e 4.8). Nei pazienti con insufficienza renale, il dosaggio deve essere aggiustato in base al grado di insufficienza (vedere paragrafo 4.2). Nei pazienti con ridotta emissione di urina, è stata osservata molto raramente cristalluria, soprattutto con la terapia parenterale. Durante la somministrazione di amoxicillina a dosi elevate, si consiglia di mantenere una assunzione di liquidi ed una emissione di urina adeguate, al fine di ridurre la possibilità di cristalluria da amoxicillina. Nei pazienti con cateteri vescicali, deve essere mantenuto un controllo regolare della pervietà (vedere paragrafo 4.9). Durante il trattamento con amoxicillina, si devono utilizzare i metodi enzimatici con glucosio ossidasi ogni volta che si effettuano test per la presenza di glucosio nelle urine in quanto possono presentarsi. risultati falsi positivi con i metodi non enzimatici. La presenza di acido clavulanico nell’ Amoxicillina e Acido Clavulanico Ibigen può causare un legame non specifico di IgG e albumina da parte delle membrane dei globuli rossi, che porta a un falso positivo nel test di Coombs. Sono stati riportati risultati di test positivi utilizzando il test Bio-Rad Laboratories Platelia Aspergillus EIA in pazienti che ricevevano amoxicillina/acido clavulanico e che sono stati conseguentemente trovati esenti da infezioni da Aspergillus. Con il test, Bio-Rad Laboratories Platelia Aspergillus EIA sono state riportate reazioni incrociate con polisaccaridi non-Aspergillus e polifuranosio. Pertanto risultati positivi nei test in pazienti che ricevono amoxicillina/acido clavulanico devono essere interpretati con cautela e confermati da altri metodi diagnostici.
Amoxicillina e Acido Clavulanico Ibigen 2000 mg/200 mg polvere per soluzione per infusione Questo medicinale contiene 125,9 mg (5,5 mmol) di sodio per flaconcino equivalente al 6,3% dell’assunzione massima giornaliera raccomandata dall’OMS che corrisponde a 2 g di sodio per un adulto. Da prendere inconsiderazione per pazienti con una dieta iposodica.
Amoxicillina e Acido Clavulanico Ibigen 2000 mg/200 mg polvere per soluzione per infusione Questo medicinale contiene 39,3 mg (1,0 mmol) di potassio per flaconcino. Da prendere in considerazione per pazienti con funzionalità renale ridotta o pazienti con una dieta dal contenuto di potassio controllato.
Documento reso disponibile da AIFA il 31/01/2021
4.5 interazioni con altri medicinali ed altre forme di interazione
Anticoagulanti orali
Gli anticoagulanti orali e le penicilline sono stati ampiamente usati nella pratica clinica senza segnalazioni di interazioni. Tuttavia, in letteratura vi sono casi di aumento del rapporto internazionale normalizzato in pazienti in corso di mantenimento con acenocumarolo o warfarin, ai quali era stato prescritto un trattamento con amoxicillina. Se è necessaria la co-somministrazione, il tempo di protrombina o il rapporto internazionale normalizzato devono essere attentamente monitorati nel caso di aggiunta o sospensione di amoxicillina. Inoltre, possono essere necessari aggiustamenti del dosaggio degli anticoagulanti orali (vedere paragrafi 4.4 e 4.8).
Metotrexato
Le penicilline possono ridurre l’escrezione di metotrexato, causando un potenziale aumento nella tossicità.
Probenecid
L’uso concomitante di probenecid non è raccomandato. Il probenecid riduce la secrezione tubulare renale di amoxicillina. Dall’uso concomitante di probenecid può conseguire un prolungato aumento dei livelli di amoxicillina nel sangue ma non di acido clavulanico.
Micofenolato mofetile
Nei pazienti trattati con micofenolato mofetile, a seguito dell'inizio di trattamento con amoxicillina ed acido clavulanico orale, si è riscontrata la riduzione della concentrazione pre-dose di acido micofenolico metabolita attivo (MPA) di circa il 50%. La variazione del livello pre-dose può non rappresentare accuratamente le modifiche dell'esposizione complessiva di MPA. Pertanto, un cambiamento della dose di micofenolato mofetile non dovrebbe di norma essere necessario in assenza di segni cimici di disfunzione del trapianto. Tuttavia, deve essere eseguito uno stretto monitoraggio clinico durante la combinazione e subito dopo il trattamento antibiotico
4.6 gravidanza e allattamento
Gravidanza
Studi negli animali non indicano effetti dannosi, diretti o indiretti, relativi alla gravidanza, allo sviluppo embrionale/fetale, al parto o allo sviluppo postnatale (vedere paragrafo 5.3). Dati limitati sull’uso di amoxicillina/acido clavulanico durante la gravidanza negli esseri umani non indicano un aumento nel rischio di malformazioni congenite. In un unico studio in donne con rottura prematura, pretermine, della membrana fetale, è stato segnalato che il trattamento profilattico con amoxicillina/acido clavulanico può essere associato ad un aumento del rischio di enterocolite necrotizzante nei neonati. L’uso in gravidanza deve essere evitato, a meno che non sia considerato essenziale da parte del medico.
Allattamento
Entrambe le sostanze sono escrete nel latte materno (non sono noti gli effetti dell'acido clavulanico sul bambino che viene allattato). Di conseguenza, nel bambino che viene allattato sono possibili diarrea e infezioni micotiche delle mucose, così che l'allattamento debba essere interrotto. Amoxicillina/acido clavulanico deve essere somministrato durante il periodo dell’allattamento solo dopo che il rischio/beneficio sia stato valutato da parte del medico.
4.7 effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull’uso di macchinari
Non sono stati effettuati studi sulla capacità di guidare veicoli e sull’uso di macchinari. Tuttavia, possono presentarsi effetti indesiderati (ad esempio reazioni allergiche, capogiri, convulsioni) che possono alterare la capacità di guidare veicoli e di usare macchinari (vedere paragrafo 4.8).
4.8 effetti indesiderati
Documento reso disponibile da AIFA il 31/01/2021
Le reazioni avverse (ADR) più comunemente riportate sono diarrea, nausea e vomito.
Le ADRs, provenienti da studi clinici e da indagini post-marketing con amoxicillina e acido clavulanico, sono di seguito riportate secondo la classificazione MedDRA per Sistemi ed Organi.
La seguente terminologia è stata utilizzata per classificare la frequenza degli effetti indesiderati.
Molto comune (≥1/10)
Comune (da ≥1/100 a <1/10)
Non comune (da ≥1/1.000 a <1/100)
Rara (da≥1/10.000 a <1/1.000)
Molto rara (<1/10.000)
Non nota (non può essere stimata dai dati disponibili)
Classificazione per Sistemi e Organi | Molto comune | Comune | Non comune | Raro | Molto raro | Non nota |
Infezioni e infestazioni | Candidosi mucocutane a | Sviluppo di organismi nonsensibili | ||||
Patologie del sistema emolinfopoietico | Leucopenia reversibile (compresa neutropenia) Trombocitope nia | Agranulocitosi reversibile Anemia emolitica Prolungamento del tempo di sanguinamento e di protrombina1 | ||||
Disturbi del sistema immunitario10 | Edema angioneurotico Anafilassi Sindrome tipo da malattia da siero Vasculite da ipersensibilità | |||||
Patologie del sistema nervoso | Vertigini Cefalea Convulsioni2 Meningite asettica | |||||
Patologie vascolari | Tromboflebiti3 | |||||
Patologie gastrointestinali | Diarrea | Nausea3 Vomito Cattiva digestione | Colite associata ad antibiotici 4 | |||
Patologie epatobiliari | Aumento delle AST e/o ALT5 | Epatite 6 Ittero colestatico6 | ||||
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo7 | Rash maculo-papulare | Rash cutaneo Prurito Orticaria | Eritema multiforme | Sindrome di Stevens-Johnson Necrolisi epidermica tossica Dermatite esfoliativa bollosa Pustolosi esantematosa |
Documento reso disponibile da AIFA il 31/01/2021
generalizzata acuta (AGEP)9 Reazione da farmaco con eosinofilia e sintomi sistemici (DRESS) | ||||||
Patologie renali e urinarie | Nefrite interstiziale Cristalluria8 | |||||
1 Vedere paragrafo 4.4 2 Vedere paragrafo 4.4 3 Nel punto di iniezione 4 Incluse la colite pseudomembranosa e la colite emorragica (vedere paragrafo 4.4) 5 Un aumento moderato della AST e/o della ALT è stato osservato nei pazienti trattati con antibiotici della classe dei beta-lattamici, ma il significato di queste osservazioni non è noto. 6 Questi eventi sono stati osservati con altre penicilline e cefalosporine (cedere paragrafo 4.4) 7 Se si manifesta una qualsiasi reazione cutanea di ipersensibilità il trattamento deve essere interrotto (vedere paragrafo 4.4) 8 Vedere paragrafo 4.9 9 Vedere paragrafo 4.4 10 Vedere paragrafi 4.3 e 4.4 |
La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo .
4.9 sovradosaggio
Sintomi e segni di sovradosaggio
Possono essere evidenti sintomi gastrointestinali e alterazioni dell’equilibrio idro-elettrolitico. E’ stata osservata cristalluria da amoxicillina, che in alcuni casi ha portato ad insufficienza renale (vedere paragrafo 4.4). Convulsioni possono verificarsi in pazienti con funzionalità renale compromessa o in pazienti che ricevono dosi elevate. È stata segnalata la precipitazione dell’amoxicillina nei cateteri vescicali, prevalentemente dopo somministrazione per via endovenosa di ampie dosi. Un controllo regolare della pervietà deve essere mantenuto (vedere paragrafo 4.4).
Trattamento della intossicazione
I sintomi gastrointestinali possono essere trattati in modo sintomatico, con attenzione all’equilibrio idro-elettrolitico.
Amoxicillina/acido clavulanico può essere rimosso dal circolo mediante emodialisi.
5. proprieta’ farmacologiche
5.1 proprietà farmacodinamiche
Categoria farmacoterapeutica: Associazione di penicilline, inclusi gli inibitori delle beta-lattamasi; codice ATC: J01CR02
Meccanismo d’azione
L’amoxicillina, una penicillina semisintetica (antibiotico beta-lattamico), inibisce uno o più enzimi (spesso riferiti come proteine leganti la penicillina, PBP) della via biosintetica del peptidoglicano batterico. Questo biopolimero è un componente strutturale integrale della parete cellulare batterica.
Documento reso disponibile da AIFA il 31/01/2021
L’inibizione della sintesi del peptidoglicano porta all’indebolimento della struttura, a cui fa seguito in genere la lisi cellulare e la morte batterica. L’amoxicillina è suscettibile alla degradazione da parte delle beta-lattamasi e pertanto lo spettro di attività dell’amoxicillina da sola non include organismi che producono tali enzimi. L’acido clavulanico è un beta-lattamico strutturalmente correlato alle penicilline. Inattiva alcuni enzimi beta-lattamici, prevenendo di conseguenza l’inattivazione dell’amoxicillina. L’acido clavulanico da solo non esercita un effetto antibatterico clinicamente utile.
Relazione PK/PD
Il tempo al di sopra la minima concentrazione inibente (T > MIC) è considerato essere la determinante maggiore dell’efficacia dell’amoxicillina.
Meccanismi di resistenza
I due principali meccanismi di resistenza ad amoxicillina/acido clavulanico sono:
Inattivazione da parte delle beta-lattamasi batteriche che non sono esse stesse inibite dall’acido clavulanico, incluse le classi B, C e D. Alterazione delle PBPs, che riduce l’affinità dell’agente antibatterico per il bersaglio.L’impermeabilità dei batteri o i meccanismi di pompa di efflusso possono causare o contribuire alla resistenza batterica, particolarmente nei batteri Gram-negativi.
Breakpoints
I breakpoints delle MIC per amoxicillina/acido clavulanico sono definiti da The European Committee on Antimicrobial Susceptibility Testing (EUCAST).
Organismo Breakpoints di suscettibilità (µg/ml) | |||
Suscettibile | Intermedio | Resistente | |
Haemophilus influenzae 1 | ≤ 1 | – | > 1 |
Moraxella catarrhalis 1 | ≤ 1 | – | > 1 |
Staphylococcus aureus 2 | ≤ 2 | – | > 2 |
Stafilococchi coagulasinegativi2 | ≤ 0,25 | > 0,25 | |
Enterococcus 1 | ≤ 4 | 8 | >8 |
Streptococcus A, B, C, G 5 | ≤ 0,25 | – | > 0,25 |
Streptococcus pneumoniae 3 | ≤ 0,5 | 1– 2 | > 2 |
Enterobacteriaceae 1,4 | – | – | > 8 |
Anaerobi Gram-negativi1 | ≤ 4 | 8 | > 8 |
Anaerobi Gram-positivi1 | ≤ 4 | 8 | >8 |
Breakpoints non correlati alle specie1 | ≤ 2 | 4– 8 | > 8 |
1I valori riportati si riferiscono alle concentrazioni di amoxicillina. Ai fini del test di suscettibilità, la concentrazione dell'acido clavulanico è fissata a 2 mg/l 2 I valori riportati sono per oxacillina 3 I valori di breakpoint nella tabella sono basati sui breakpoints per l’ampicillina 4 Il breakpoint di resistenza di R>8 mg/l, assicura che tutti i ceppi isolati con meccanismi di resistenza siano riportati come resistenti 5I valori di breakpoint nella tabella sono basati sui breakpoints della benzilpenicillina |
La prevalenza della resistenza può variare geograficamente e con il tempo per specie selezionate ed è desiderabile una informazione locale sulla resistenza, particolarmente in caso di trattamento di infezioni gravi. Se necessario, si deve chiedere il consiglio di un esperto nel caso la prevalenza locale della resistenza sia tale che l’utilità dell’agente, in almeno alcuni tipi di infezione, sia discutibile.
Specie comunemente suscettibili
Documento reso disponibile da AIFA il 31/01/2021
Micro-organismi aerobici Gram-positivi
Enterococcus faecalis
Gardnerella vaginalis
Staphylococcus aureus (meticillino-sensibili)
Streptococcus agalactiae
Streptococcus pneumoniae
Streptococcus pyogenes e altri streptococchi beta-emolitici
Streptococcus viridans gruppo
Micro-organismi aerobici Gram-negativi
Actinobacillus actinomycetemcomitans
Capnocytophaga spp.
Eikenella corrodens
Haemophilus influenzae 2
Moraxella catarrhalis
Neisseria gonorrhoeae§
Pasteurella multocida
Micro-organismi anaerobici
Bacteroides fragilis
Fusobacterium nucleatum
Prevotella spp.
Specie per le quali la resistenza acquisita può essere un problema
Micro-organismi aerobici Gram-positivi
Enterococcus faecium $
Micro-organismi aerobici Gram-negativi
Escherichia coli
Klebsiella oxytoca
Klebsiella pneumoniae
Proteus mirabilis
Proteus vulgaris
Organismi intrinsecamente resistenti
Micro-organismi aerobici Gram-negativi
Acinetobacter sp.
Citrobacter freundii
Enterobacter sp.
Legionella pneumophila
Morganella morganii
Providencia spp.
Pseudomonas sp.
Serratia sp.
Stenotrophomonas maltophilia
Altri micro-organismi
Chlamydia trachomatis
Chlamydophila pneumoniae
Chlamydophila psittaci
Coxiella burnetti
pneumoniae che è resistenti alla penicillina (vedere paragrafi 4.2 e 4.4)
2 Ceppi con suscettibilità ridotta sono stati ritrovati in molti paesi dell’EU con una frequenza più alta del 10%
5.2 proprietà farmacocinetiche
Assorbimento
Di seguito sono presentati i risultati di farmacocinetica di studi, nei quali amoxicillina/acido clavulanico è stato somministrato a gruppi di volontari sani con un’infusione endovenosa da 2000 mg/200 mg di oltre 30 minuti.
Media (± DS) dei parametri farmacocinetici Infusione endovenosa oltre 30 min | |||||
Dose somministrata | Amoxicillina | ||||
Dose | Picco medio conc. Sierica (µg/ml) | T 1/2 (ore) | AUC (h.mg/l) | Eliminaz. urinaria (%, da 0 a 6 h) | |
Amoxicillina | |||||
AMX/CA 2000 mg/200 mg | 2000 mg | 108 ± 21 | – | 119 ± 10,6 | 74,7 |
Acido clavulanico | |||||
AMX/CA 2000 mg/200 mg | 200 mg | 13,9 ± 2,8 | – | 18,2 ± 3,0 | 51,4 |
AMX – amoxicillina, CA – acido clavulanico |
Distribuzione
Circa il 25% dell’acido clavulanico nel plasma e il 18% dell’amoxicillina è legato alle proteine. Il volume apparente di distribuzione è attorno a 0,3–0,4 l/kg per amoxicillina e attorno a 0,2 l/kg per l’acido clavulanico. A seguito di somministrazione endovenosa, amoxicillina e acido clavulanico sono state ritrovate nella colecisti, nel tessuto addominale, nella pelle, nel grasso nei tessuti muscolari, nel liquido sinoviale e peritoneale, bile e pus. L’amoxicillina non è adeguatamente distribuita nel fluido cerebrospinale. Dagli studi nell’animale non si evidenzia una significativa ritenzione tissutale di materiale farmaco derivato di entrambi i componenti. L’amoxicillina, come la maggior parte delle penicilline, può essere rilevata nel latte materno. Tracce di acido clavulanico possono essere rilevate nel latte materno (vedere paragrafo 4.6).
Biotrasformazione
L’amoxicillina è parzialmente escreta nelle urine come acido penicilloico inattivo in quantità equivalenti fino al 10–25% della dose iniziale. L’acido clavulanico è metabolizzato in modo esteso nell'uomo, ed eliminato nelle urine e nelle feci, e come diossido di carbonio nell’aria espirata.
Eliminazione
La via principale di eliminazione dell’amoxicillina è quella renale, mentre per l’acido clavulanico è attraverso meccanismi sia renali che non-renali.
L’amoxicillina/acido clavulanico ha un’emivita media di eliminazione di circa un’ora ed una clearance totale media di circa 25 l/ora in soggetti sani. Il 60–70% circa dell’amoxicillina e il 40–65% circa dell’acido clavulanico sono escreti immodificati nelle urine durante le prime 6 ore successive alla somministrazione di una dose singola da 500/100 mg o da 1000/200 mg di iniezione endovenosa. Diversi studi hanno rilevato che l’escrezione urinaria era del 50–85% per l’amoxicillina e tra 27–60% per l’acido clavulanico durante un periodo di 24 ore. Nel caso dell’acido clavulanico, la maggiore
Documento reso disponibile da AIFA il 31/01/2021
quantità di farmaco è escreta durante le prime 2 ore successive alla somministrazione. L’uso concomitante di probenecid ritarda l’escrezione di amoxicillina ma non ritarda l’escrezione renale di acido clavulanico (vedere paragrafo 4.5).
Età
L’emivita di eliminazione dell’amoxicillina è simile nei bambini, di età compresa tra 3 mesi circa e 2 anni, nei bambini più grandi e negli adulti. Nei bambini molto piccoli (inclusi quelli nati pretermine) nella prima settimana di vita l’intervallo di somministrazione non dovrebbe esser superiore alle due somministrazioni al giorno a causa dell’immaturità del sistema renale di eliminazione. Poiché i pazienti anziani hanno più probabilmente una riduzione della funzionalità renale, può essere utile monitorare la funzionalità renale.
Insufficienza renale
La clearance sierica totale di amoxicillina/acido clavulanico si riduce in modo proporzionale con la riduzione della funzionalità renale. La riduzione della clearance del farmaco è più pronunciata per l’amoxicillina che per l'acido clavulanico, in quanto una maggior quantità di amoxicillina è escreta per via renale. Pertanto la posologia nell’insufficienza renale deve prevenire l’eccessivo accumulo di amoxicillina, mantenendo adeguati livelli di acido clavulanico (vedere paragrafo 4.2).
Insufficienza epatica
I pazienti con insufficienza epatica devono essere dosati con cautela e la funzionalità epatica monitorata a intervalli regolari.
5.3 Data preclinici di sicurezza
I dati preclinici non rivelano un particolare rischio per l’uomo sulla base degli studi di farmacologia di sicurezza, di genotossicità e di tossicità riproduttiva. Gli studi di tossicità a dosi ripetute di amoxicillina/acido clavulanico condotti nei cani hanno dimostrato irritazione gastrica e vomito, e del cambiamento di colorazione della lingua. Non sono stati condotti studi di cancerogenesi con Amoxicillina e Acido Clavulanico Ibigen o con i suoi componenti.
6. informazioni farmaceutiche
6.1 elenco degli eccipienti
Non presenti.
6.2 incompatibilità
Le formulazioni di Amoxicillina e Acido Clavulanico Ibigen iniettabile non devono essere miscelate con emoderivati, liquidi proteici, quali idrolisati proteici, o con emulsioni lipidiche per uso endovenoso. Se prescritto unitamente ad un aminoglicoside, gli antibiotici non devono essere mescolati nella siringa né nel contenitore per liquido infusionale o nel set di somministrazione, poiché in tali condizioni l'aminoglicoside perde la sua attività.
Le soluzioni di Amoxicillina e Acido Clavulanico Ibigen non devono essere mescolate con liquidi infusionali contenenti glucosio, destrano o bicarbonato.
6.3 periodo di validità
2 anni
6.4 precauzioni particolari per la conservazione
Conservare a temperatura non superiore a 25°C nel contenitore originale per riparare il prodotto da
Documento reso disponibile da AIFA il 31/01/2021
luce, umidità e calore.
6.5 natura e contenuto del contenitore
Astuccio contenente:
– 10 flaconcini di polvere 2000 mg + 200 mg
6.6 precauzioni particolari per lo smaltimento e la manipolazione
Nessuna istruzione particolare.
Il medicinale non utilizzato e i rifiuti derivati da tale medicinale devono essere smaltiti in conformità alla normativa locale vigente.
Amoxicillina e Acido Clavulanico Ibigen 2000 mg/200 mg deve essere sciolto in 20 ml di Acqua per Preparazione iniettabile Ph.Eur. (volume minimo richiesto). Durante la ricostituzione può svilupparsi una colorazione rosata transitoria. Le soluzioni ricostituite sono normalmente incolori o di un colore paglierino. La soluzione ricostituita deve essere aggiunta immediatamente a 100 ml di fluido per infusione, usando una minisacca o una buretta.
I flaconi di Amoxicillina e Acido Clavulanico Ibigen 2000 mg/200 non sono utilizzabili per uso multi -dose.
Amoxicillina e Acido Clavulanico Ibigen 2000 mg/200 deve essere somministrato entro 20 minuti dalla ricostituzione.
7. titolare dell’autorizzazione all’immissione in commercio
Via Fossignano, 2
04011 Aprilia (LT)
Italia
e-mail:
8. NUMERO(I) DELL’AUTORIZZAZIONE ALL’IMMISSIONE IN COMMERCIO Amoxicillina e acido clavulanico Ibigen 2000 mg+200 mg – polvere per soluzione per infusione 10 flac. da 20 ml A.I.C.: 036766032
9. DATA DELLA PRIMA AUTORIZZAZIONE/RINNOVO DELL’AUTORIZZAZIONE
Dicembre 2006