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AMOXICILLINA E ACIDO CLAVULANICO AUROBINDO - riassunto delle caratteristiche del prodotto

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Riassunto delle caratteristiche del prodotto - AMOXICILLINA E ACIDO CLAVULANICO AUROBINDO

RIASSUNTO DELLE CARATTERISTICHE DEL PRODOTTO

Documento reso disponibile da AIFA il 11/04/2021

1. denominazione del medicinale

Amoxicillina/Acido Clavulanico Aurobindo 875mg/125mg compresse rivestite con film.

2. composizione qualitativa e quantitativa

Ogni compressa contiene amoxicillina triidrato equivalente a 875mg di amoxicillina con potassio clavulanato equivalente a 125mg di acido clavulanico

Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.

3. forma farmaceutica

Compresse rivestite con film

Amoxicillina/Acido Clavulanico Aurobindo 875mg/125mg compresse sono compresse bianche a forma di capsula e rivestite con film con una “A” scritta su un lato e una linea di frattura tra “6” e “5” sull’altro.

La linea di incisione sulla compressa serve per agevolarne la rottura al fine di ingerire la compressa più facilmente e non per dividerla in dosi uguali.

4. informazioni cliniche

4.1 indicazioni terapeutiche

Amoxicillina/Acido Clavulanico Aurobindo è indicato per il trattamento delle seguenti infezioni in adulti e bambini (vedere paragrafi 4.2, 4.4 e 5.1):

Sinusiti batteriche acute (adeguatamente diagnosticate) Otiti medie acute Esacerbazioni acute di bronchiti croniche (adeguatamente diagnosticate) Polmonite comunitaria Cistiti Pielonefriti Infezioni della pelle e dei tessuti molli in particolare celluliti, morsi di animali, gravi ascessi dentali con diffusione al tessuto cellulare circostante Infezioni delle ossa e delle articolazioni, in particolare osteomieliti

Si devono prendere in considerazione le linee guida ufficiali per l’utilizzo appropriato degli antibiotici.

4.2 posologia e modo di somministrazione

Le dosi sono espresse in termini di contenuto amoxicillina/acido clavulanico con l’eccezione delle dosi stabilite in termini di singolo componente.

La dose di Amoxicillina/Acido Clavulanico Aurobindo che viene scelta per il trattamento della singola infezione deve tenere conto:

degli agenti patogeni attesi e della loro sensibilità agli agenti antibatterici (vedere paragrafo 4.4) della gravità e del sito dell’infezione dell’età, del peso e della funzionalità renale del paziente come riportato di seguito.

Deve essere presa in considerazione la necessità di utilizzare preparazioni alternative di amoxicillina/acido clavulanico (ad es. quelle che forniscono dosi di amoxicillina e/o diverse percentuali di rapporto tra amoxicillina e acido clavulanico) (vedere paragrafi 4.4 e 5.1).

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Per adulti e bambini con peso ≥ 40 kg, questa formulazione di Amoxicillina/Acido Clavulanico Aurobindo fornisce una dose giornaliera totale di 1750 mg di amoxicillina/250 mg di acido clavulanico, con due somministrazioni giornaliere e 2625 mg di amoxicillina/375 mg di acido clavulanico con 3 somminsitrazioni giornaliere quando il medicinale viene somministrato secondo le raccomandazioni che seguono. Per i bambini con peso < 40 kg, questa formulazione di Amoxicillina/Acido Clavulanico Aurobindo fornisce una dose giornaliera massima di 1000–2800 mg di amoxicillina/143–400 mg di acido clavulanico, quando il medicinale viene somministrato secondo le raccomandazioni che seguono. Se si considera che è necessaria una dose giornaliera più elevata di amoxicillina, si raccomanda di scegliere un’altra preparazione di Amoxicillina/Acido Clavulanico Aurobindo per evitare la somministrazione di dosi giornaliere elevate e non necessarie di acido clavulanico (vedere paragrafi 4.4 e 5.1).

La durata della terapia deve essere determinata sulla base della risposta del paziente. Alcune infezioni (ad es. osteomielite) richiedono periodi di trattamento più lunghi. Il trattamento non deve superare i 14 giorni senza una revisione delle condizioni del paziente (vedere paragrafo 4.4 riguardo la terapia prolungata).

Adulti e bambini ≥ 40 kg

Dosi raccomandate:

Dose standard: (per tutte le indicazioni) 875 mg/125 mg due volte al giorno. Dose superiore – (in particolare per infezioni quali otite media, sinusite, infezione delle basse vie respiratorie e infezioni delle vie urinarie): 875 mg/125 mg tre volte al giorno.

Bambini < 40 kg

I bambini possono essere trattati con compresse, sospensioni o bustine pediatriche di Amoxicillina/Acido Clavulanico

Dosi raccomandate:

Da 25 mg/3,6 mg/kg/die a 45 mg/6,4 mg/kg/die somministrati in due dosi separate. Per alcune infezioni (quali otite media, sinusite e infezione delle basse vie respiratorie) possono essere presi in considerazione fino a 70 mg/10 mg/kg/die somministrati in due dosi separate.

Non sono disponibili dati clinici su dosi superiori a 45 mg/ 6,4 mg/kg al giorno di formulazioni di amoxicillina/acido clavulanico con rapporto 7:1, in bambini al di sotto dei 2 anni.

Non ci sono dati clinici su formulazioni di amoxicillina/acido clavulanico con rapporto 7:1 in bambini al di sotto dei 2 mesi. Pertanto, non ci sono dosi raccomandate per questa popolazione.

Anziani

L’aggiustamento di dose non è ritenuto necessario.

Compromissione renale

Non sono necessari aggiustamenti di dose nei pazienti con clearance della creatinina (CrCl) superiore a 30 ml/min.

Nei pazienti con clearance della creatinina inferiore a 30 ml/min, non è raccomandato l’uso di preparazioni di amoxicillina/acido clavulanico con rapporto tra amoxicillina e acido clavulanico di 7:1, poiché non sono disponibili raccomandazioni per gli aggiustamenti di dose.

Compromissione epatica

Dosare con cautela e monitorare la funzionalità epatica ad intervalli regolari (vedere sezioni 4.3 e 4.4).

Modo di somministrazione

Amoxicillina/Acido Clavulanico Aurobindo è per uso orale.

Somministrare all’inizio del pasto per minimizzare la potenziale intolleranza intestinale e ottimizzare l’assorbimento di amoxicillina/acido clavulanico.

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La terapia può essere iniziata per via parenterale in base all’RCP della formulazione per somministrazione endovenosa e continuata con una preparazione orale.

4.3 controindicazioni

Ipersensibilità ai principi attivi, a una qualsiasi penicillina o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1. Anamnesi di reazione grave di immediata ipersensibilità (ad es. anafilassi) ad altri agenti betalattamici (ad es. cefalosporina, carbapenem o monobactam). Anamnesi di itterizia/com­promissione epatica dovuta a amoxicillina/acido clavulanico (vedere paragrafo 4.8).

4.4 avvertenze speciali e precauzioni di impiego

Prima di iniziare la terapia con amoxicillina/acido clavulanico, devono essere eseguite indagini accurate su precedenti reazioni di ipersensibilità alle penicilline, alle cefalosporine o ad altri agenti betalattamici (vedere paragrafi 4.3 e 4.8).

In pazienti in terapia con penicilline sono state segnalate reazioni di ipersensibilità gravi e occasionalmente fatali (incluse reazioni anafilattoidi e reazioni avverse cutanee severe). Queste reazioni avvengono con maggiore probabilità in soggetti con un’anamnesi di ipersensibilità alle penicilline e in soggetti atopici. Se si verificano reazioni allergiche, la terapia con amoxicillina/acido clavulanico deve essere interrotta e deve essere istituita una appropriata terapia alternativa.

Nel caso in cui sia dimostrato che un’infezione è dovuta a organismi sensibili all’amoxicillina, allora si deve considerare la possibilità di passare da amoxicillina/acido clavulanico ad amoxicillina secondo la linea guida ufficiale.

Amoxicillina/Acido Clavulanico Aurobindo è sconsigliato qualora esista un rischio elevato che i sospetti agenti patogeni abbiano ridotta sensibilità o resistenza agli agenti beta-lattamici non mediata da beta-lattamasi sensibile all’inibizione dell’acido clavulanico. Questo medicinale non deve essere usato per il trattamento di S. pneumoniae resistente alla penicillina.

In pazienti con funzionalità renale compromessa o trattati con dosi elevate possono verificarsi convulsioni (vedere paragrafo 4.8).

Amoxicillina/Acido Clavulanico deve essere evitato in casi di sospetta mononucleosi infettiva, poiché la comparsa di un rash morbilliforme è stata associata a questa condizione in seguito all’uso di amoxicillina.

L’uso contemporaneo di allopurinolo durante il trattamento con amoxicillina può aumentare la probabilità di reazioni allergiche della pelle.

L’uso prolungato può occasionalmente causare la crescita eccessiva di organismi non sensibili.

La comparsa di un eritema generalizzato febbrile associato a pustole all’inizio del trattamento può essere un sintomo di pustolosi esantematica acuta generalizzata (AGEP) (vedere paragrafo 4.8). Questa reazione richiede l’interruzione di Amoxicillina/Acido Clavulanico Aurobindo ed è controindicata qualsiasi successiva somministrazione di amoxicillina.

Amoxicillina/Acido Clavulanico deve essere usato con cautela in pazienti con insufficienza epatica comprovata (vedere paragrafi 4.2, 4.3 e 4.8).

Eventi epatici sono stati riportati principalmente in pazienti di sesso maschile e in pazienti anziani e possono essere associati al trattamento prolungato. Questi eventi sono stati raramente riportati nei bambini. In tutte le popolazioni, segni e sintomi si verificano di solito durante o subito dopo il trattamento ma in alcuni casi possono non essere evidenti fino diverse settimane dopo la fine del trattamento e sono solitamente reversibili. Gli eventi epatici possono essere gravi e, in circostanze estremamente rare, sono stati riportati decessi. Questi si sono verificati quasi sempre in pazienti con grave malattia preesistente o che assumevano medicinali concomitanti con potenziali effetti epatici (vedere paragrafo 4.8).

Con quasi tutti gli agenti antibatterici, inclusa amoxicillina, è stata riportata colite da antibiotici, la cui gravità può variare da lieve a pericolosa per la vita (vedere paragrafo 4.8). Pertanto, è importante tenere in considerazione questa diagnosi in pazienti che presentano diarrea durante o successivamente alla somministrazione di qualsiasi antibiotico. In caso d’insorgenza di colite da antibiotici, Amoxicillina/Acido Clavulanico Aurobindo deve essere interrotto immediatamente, si deve consultare il medico e deve essere iniziata una adeguata terapia. In questa situazione i medicinali antiperistaltici sono controindicati.

Durante la terapia prolungata si consiglia una valutazione periodica della funzionalità sistemica degli organi, inclusa la funzionalità renale, epatica e ematopoietica.

In pazienti che assumono amoxicillina/acido clavulanico è stato riportato raramente prolungamento del tempo di protrombina. Quando vengono prescritti contemporaneamente degli anticoagulanti, deve essere eseguito un monitoraggio adeguato. Possono essere necessari aggiustamenti di dose degli anticoagulanti orali per mantenere il livello desiderato di anticoagulazione (vedere paragrafi 4.5 e 4.8).

In pazienti con insufficienza renale, la dose deve essere aggiustata in accordo al grado di compromissione della funzionalità renale (vedere paragrafo 4.2).

Nei pazienti con ridotta produzione di urina, molto raramente è stata osservata cristalluria, principalmente con terapia parenterale. Durante la somministrazione di dosi elevate di amoxicillina, è consigliabile mantenere un’adeguata somministrazione di fluidi e adeguata produzione di urina per ridurre la possibilità di cristalluria dovuta ad amoxicillina. Nei pazienti con catetere vescicale, deve essere mantenuto un adeguato controllo della pervietà (vedere paragrafo 4.9).

Durante il trattamento con amoxicillina, devono essere usati metodi enzimatici della glucosio ossidasi quando si eseguono test per la presenza di glucosio nelle urine poiché con metodi non enzimatici possono verificarsi falsi positivi.

La presenza di acido clavulanico in Amoxicillina/Acido Clavulanico Aurobindo può causare un legame non specifico di IgG e albumina alle membrane dei globuli rossi che portano a falsi positivi nel test di Coombs.

Sono stati riportati casi di risultati positivi con l’uso di test Platelia Aspergillus EIA della Bio-Rad Laboratoires in pazienti trattati con amoxicillina/acido clavulanico, successivamente trovati privi di infezione da Aspergillus. Sono state riportate reazioni crociate di polisaccaridi non-Aspergillus e polifuranosi con il test Platelia Aspergillus EIA della Bio-Rad Laboratoires. Pertanto i risultati positivi in pazienti che ricevono amoxicillina/acido clavulanico devono essere interpretati con cautela e confermati da altri metodi diagnostici.

4.5 interazioni con altri medicinali ed altre forme di interazione

Anticoagulanti orali

Gli anticoagulanti orali e gli antibiotici a base di penicillina sono stati ampiamente usati nella pratica medica senza che siano stati riportati casi di interazione. Tuttavia, in letteratura sono riportati casi di incremento del rapporto internazionale normalizzato in pazienti mantenuti con acenocumarolo o warfarin a cui era stato prescritta una terapia di amoxicillina. Se è necessaria la somministrazione simultanea, deve essere attentamente monitorato il tempo di protrombina o il rapporto internazionale normalizzato quando si aggiunge o si sospende l’amoxicillina. Inoltre, possono essere necessari aggiustamenti di dose degli anticoagulanti orali (vedere paragrafi 4.4 e 4.8).

Metotrexato

Le penicilline possono ridurre l’escrezione del metrotrexato causando un potenziale aumento della tossicità.

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Probenecid

Non è raccomandato l’uso concomitante di probenecid. Probenecid diminuisce la secrezione tubulare renale di amoxicillina. L’uso concomitante di probenecid può causare l’aumento e il prolungamento nel tempo dei livelli plasmatici di amoxicillina ma non di acido clavulanico.

Micofenolato mofetile

Nei pazienti trattati con micofenolato mofetile, in seguito all’inizio della terapia con amoxicillina orale più acido clavulanico sono state riferite riduzioni delle concentrazioni pre-dose del metabolita attivo acido micofenolico (MPA) di circa il 50%.

La modifica del livello pre-dose può non rappresentare accuratamente le modifiche dell'esposizione complessiva all'MPA. Pertanto, una variazione della dose di micofenolato mofetile non deve essere normalmente necessaria in assenza di segni clinici di disfunzione del trapianto. Tuttavia, deve essere effettuato uno stretto monitoraggio clinico durante l’associazione e subito dopo il trattamento antibiotico.

4.6 fertilità, gravidanza e allattamento

Gravidanza

Studi condotti negli animali non indicano effetti dannosi diretti o indiretti per quel che riguarda la gravidanza, lo sviluppo embrionale/fetale, il parto o lo sviluppo postnatale (vedere paragrafo 5.3). Dati limitati sull’uso nell’uomo di amoxicillina/acido clavulanico durante la gravidanza non indicano un aumento del rischio di malformazioni congenite. In uno studio singolo su donne con rottura prematura pretermine delle membrane fetali è stato osservato che il trattamento profilattico con amoxicillina/acido clavulanico può essere associato ad un aumentato rischio di enterocolite necrotizzante nel neonato. Si deve evitare l’uso in gravidanza, a meno che non sia ritenuto essenziale dal medico.

Allattamento

Entrambe le sostanze vengono escrete nel latte materno (nulla è noto sugli effetti dell’acido clavulanico sui neonati che vengono allattati). Di conseguenza, nei neonati allattati sono possibili diarrea e infezioni da fungo delle membrane mucose. L’allattamento al seno deve essere pertanto interrotto. Amoxicillina/acido clavulanico deve essere usato durante l’allattamento solo dopo valutazione del rapporto rischio/beneficio da parte del medico curante.

4.7 effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull’uso di macchinari

Non sono stati effettuati studi sulla capacità di guidare veicoli e sull’uso di macchinari. Tuttavia, possono verificarsi effetti indesiderati (ad es. reazioni allergiche, capogiri, convulsioni), che possono influenzare la capacità di guidare veicoli o di usare macchinari (vedere paragrafo 4.8).

4.8 effetti indesiderati

Le reazioni avverse riportate più comunemente sono diarrea, nausea e vomito.

Di seguito vengono elencate le reazioni avverse derivanti dagli studi clinici e dalla sorveglianza postcommercia­lizzazione di amoxicillina/acido clavulanico, secondo la classificazione MedDRa per Sistemi, Organi e Classi.

Per classificare la frequenza degli effetti indesiderati è stata utilizzata la seguente convenzione:

Molto comune (≥1/10)

Comune (da ≥1/100 a <1/10)

Non comune (da ≥1/1.000 a <1/100)

Raro (da ≥1/10.000 a <1/1.000)

Molto raro (<1/10.000)

Non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili)

Infezioni e infestazioni

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Candidosi mucocutanea

Comune

Crescita eccessiva di organismi non sensibili

Non nota

Patologie del sistema emolinfopoietico

Leucopenia reversibile (inclusa neutropenia)

Raro

Trombocitopenia

Raro

Agranulocitosi reversibile

Non nota

Anemia emolitica

Non nota

Prolungamento del tempo di sanguinamento e del tempo di protrombina1

Non nota

Disturbi del sistema immunitario 10

Edema angioneurotico

Non nota

Anafilassi

Non nota

Sindrome simil-malattia da siero

Non nota

Vasculite da ipersensibilità

Non nota

Sindrome di Kounis

Non nota

Patologie del sistema nervoso

Capogiri

Non comune

Cefalea

Non comune

Iperattività reversibile

Non nota

Convulsioni2

Non nota

Meningite asettica

Non nota

Patologie gastrointestinali

Diarrea

Molto comune

Nausea3

Comune

Vomito

Comune

Indigestione

Non comune

Colite da antibiotici4

Non nota

Lingua nera pelosa

Non nota

Patologie epatobiliari

Aumento delle AST e/o ALT5

Non comune

Epatite6

Non nota

Ittero colestatico6

Non nota

Colangite

Non nota

Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo 7

Rash

Non comune

Prurito

Non comune

Orticaria

Non comune

Eritema multiforme

Raro

Sindrome di Stevens-Johnson

Non nota

Necrolisi epidermica tossica

Non nota

Dermatite esfoliativa bollosa

Non nota

Pustolosi esantematica acuta generalizzata (AGEP)9

Non nota

Reazione da farmaco con eosinofilia e sintomi sistemici (DRESS)

Non nota

Patologie renali e urinarie

Nefrite interstiziale

Non nota

Cristalluria8

Non nota

1 Vedere paragrafo 4.4

2 Vedere paragrafo 4.4

3 La nausea è più spesso associata ad elevate dosi orali. Se le reazioni gastrointestinali sono evidenti, possono essere ridotte assumendo amoxicillina/acido clavulanico all’inizio di un pasto.

4 Inclusa colite pseudomembranosa e colite emorragica (vedere paragrafo 4.4)

5 Un moderato aumento delle AST e/o ALT è stato osservato in pazienti trattati con antibiotici betalattamici, ma il significato di questi risultati non è noto.

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6 Questi eventi sono stati osservati con altre penicilline e cefalosporine (vedere paragrafo 4.4)

7 Se si verifica una qualsiasi reazione di dermatite da ipersensibilità, il trattamento deve essere interrotto (vedere paragrafo 4.4)

8 Vedere paragrafo 4.9

9 Vedere paragrafo 4.4

10 Vedere paragrafi 4.3 e 4.4

Segnalazione delle reazioni avverse sospette

La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo.

4.9 sovradosaggio

Sintomi e segni di sovradosaggio

Possono essere osservati sintomi gastrointestinali e disturbi dell’equilibrio idro-elettrolitico. È stata osservata cristalluria da amoxicillina, che in alcuni casi ha portato a insufficienza renale (vedere paragrafo 4.4).

In pazienti con funzione renale compromessa o che assumono dosi elevate possono verificarsi convulsioni.

È stato riportato che l’amoxicillina può precipitare nei cateteri vescicali, principalmente dopo somministrazione endovenosa di dosi elevate. Si deve pertanto mantenere un regolare controllo della pervietà (vedere paragrafo 4.4).

Trattamento dell’intossica­zione

I sintomi gastrointestinali possono essere trattati sintomaticamente, facendo attenzione al ripristino dell’equilibro idro-elettrolitico.

Amoxicillina/Acido Clavulanico può essere rimosso dal circolo mediante emodialisi.

5. proprietà farmacologiche

5.1 proprietà farmacodinamiche

Categoria farmacoterapeutica: Associazione di penicilline, inclusi inibitori della betalattamasi, codice ATC: J01CR 02.

Meccanismo di azione

Amoxicillina è una penicillina semisintetica (antibiotico beta-lattamico) che inibisce uno o più enzimi (spesso definiti proteine leganti le penicilline – PBPs) della via di biosintesi del peptidoglicano batterico, un componente strutturale integrale della parete cellulare dei batteri. L’inibizione della sintesi del peptidoglicano porta a un indebolimento della parete cellulare, solitamente seguito da lisi e morte cellulare.

Amoxicillina è sensibile alla degradazione da parte della beta-lattamasi prodotta da batteri resistenti e pertanto lo spettro di attività della sola amoxicillina non include organismi che producono questi enzimi.

L’acido clavulanico è un agente beta-lattamico strutturalmente correlato alle penicilline, che inattiva alcuni enzimi della beta-lattamasi, prevenendo così l’inattivazione dell’amoxicillina. L’acido clavulanico da solo non esercita un effetto antibatterico clinicamente utile.

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Relazione farmacodinami­ca/farmacocine­tica

Il tempo al di sopra della concentrazioni inibitoria minima (T>MIC) è considerato il principale determinante dell’efficacia di amoxicillina.

Meccanismo di resistenza

I due principali meccanismi di resistenza all’amoxicilli­na/acido clavulanico sono:

Inattivazione ad opera di beta-lattamasi batteriche che non sono inibite dall’acido clavulanico, incluse le classi B, C e D. Alterazione delle PBPs, che riduce l’affinità dell’agente antibatterico al target.

Impermeabilità dei batteri o meccanismi della pompa di efflusso possono causare o contribuire alla insorgenza di resistenza batterica, in particolare nei batteri Gram-negativi.

Breakpoints

I MIC breakpoints per amoxicillina/acido clavulanico sono quelli della Commissione Europea sui test per la sensibilità antimicrobica (EUCAST).

Organismo

Breakpoints d

i sensibilità (

µg/ml)

Sensibile

Intermedio

Resistente

Haemophilus influenzae 1

≤ 1

> 1

Moraxella catarrhalis 1

≤ 1

> 1

Staphylococcus aureus 2

≤ 2

> 2

Coagulase-negative staphylococci 2

≤ 0.25

> 0.25

Enterococcus 1

≤ 4

8

> 8

Streptococcus A, B, C, G 5

≤ 0.25

> 0.25

Streptococcus pneumoniae 3

≤ 0.5

1–2

> 2

Enterobacteri­aceae 1,4

> 8

Anaerobi Gram-negativi 1

≤ 4

8

> 8

Anaerobi Gram-positivi 1

≤ 4

8

> 8

Breakpoint associati a non-specie1

≤ 2

4–8

> 8

1 I valori riportati si riferiscono alle concentrazioni di amoxicil sensibilità, la concentrazione dell’acido clavulanico viene fissata 2 I valori riportati si riferiscono alle concentrazioni di oxacillina.

3 I valori dei breakpoints in tabella sono basati sui breakpoints di 4 I breakpoints di resistenza R>8 mg/l assicurano che tutti meccanismi di resistenza siano riportati come resistenti.

5 I valori di breakpoint in tabella sono basati sui breakpoints di b

ina. Per i test di a 2 mg/l.

ampicillina.

gli isolati con

enzilpenicillina.

La prevalenza di resistenza può variare geograficamente e nel tempo per una data specie, pertanto si consiglia di raccogliere informazioni locali, in particolare in caso di trattamento di gravi infezioni. Se necessario, si deve richiedere il parere di un esperto quando l’incidenza locale della resistenza è tale da mettere in dubbio l’utilità dell’agente almeno in alcuni tipi di infezione.

Specie comunemente sensibili

Documento reso disponibile da AIFA il 11/04/2021

Microrganismi aerobi Gram-positivi

Enterococcus faecalis

Gardnerella vaginalis

Staphylococcus aureus (sensibile alla meticillina) £

Staffilococchi coagulasi-negativi (sensibili alla meticillina)

Streptococcus agalactiae

Streptococcus pneumoniae 1

Streptococcus pyogenes e altri streptococchi beta-emolitici

Gruppo Streptococcus viridans

Microrganismi aerobi Gram-negativi

Capnocytophaga spp.

Eikenella corrodens

Haemophilus influenzae 2

Moraxella catarrhalis

Pasteurella multocida

Microrganismi anaerobi

Bacteroides fragilis

Fusobacterium nucleatum

Prevotella spp.

Specie per le quali la resistenza acquisita può essere un problema

Microrganismi aerobi Gram-positivi

Enterococcus faecium $

Microrganismi aerobi Gram-negativi

Escherichia coli

Klebsiella oxytoca

Klebsiella pneumoniae

Proteus mirabilis

Proteus vulgaris

Organismi intrinsecamente resistenti

Microrganismi aerobi Gram-negativi

Acinetobacter spp.

Citrobacter freundii

Enterobacter spp.

Legionella pneumophila

Morganella morganii

Providencia spp.

Pseudomonas spp.

Serratia spp.

Stenotrophomonas maltophilia

Altri microrganismi

Chlamydophila pneumoniae

Chlamydophila psittaci

Coxiella burnetti

Mycoplasma pneumoniae

$ Sensibilità intermedia naturale in assenza di meccanismi di resistenza acquisiti.

£ Tutti gli stafilococchi resistenti alla meticillina sono resistenti alla amoxicillina/acido clavulanico

Documento reso disponibile da AIFA il 11/04/2021

1 Streptococcus pneumoniae resistente alla penicillina non deve essere trattato con questa preparazione di amoxicillina/acido clavulanico (vedere paragrafi 4.2 e 4.4).

2 Ceppi con ridotta sensibilità sono stati riportati in alcuni paesi dell’UE con una frequenza maggiore al 10%.

5.2 proprietà farmacocinetiche

Assorbimento

Amoxicillina e acido clavulanico si dissociano completamente in soluzione acquosa a pH fisiologico. Entrambi i componenti sono rapidamente ben assorbiti per via orale. L’assorbimento di amoxicillina/acido clavulanico viene ottimizzato se assunto all’inizio di un pasto. In seguito a somministrazione orale, amoxicillina e acido clavulanico sono biodisponibili per circa il 70%. I profili plasmatici di entrambi i componenti sono simili e il tempo per raggiungere il picco di concentrazione plasmatica (Tmax) in ciascun caso è di circa un’ora.

Di seguito vengono presentati i risultati di farmacocinetica di uno studio in cui sono stati somministrati amoxicillina/acido clavulanico (compresse da 875 mg/125 mg due volte al giorno) a digiuno in gruppi di volontari sani.

Parametri farmacocinetici (meda ± SD)

Sostanza(e) attiva(e) somministrata(e)

Dose

C max

Tmax*

AUC (0–24h)

T 1/2

(mg)

(µg/ml)

(h)

(µg.h/ml)

(h)

Amoxicillina

AMX/AC 875/125mg

875

11,64 ± 2,78

1,50 (1,0–2,5)

53,52 ± 12,31

1,19 ± 0,21

Acido clavulanico

AMX/AC 875/125mg

125

2,18 ± 0,99

1,25 (1,0–2,0)

10,16 ± 3,04

0,96 ± 0,12

AMX-amoxicillina, AC-acido c * Mediana (intervallo)

avulanico

Le concentrazioni sieriche di amoxicillina e acido clavulanico ottenute con amoxicillina/acido clavulanico sono simili a quelle ottenute con somministrazione orale di dosi equivalenti di amoxicillina o acido clavulanico in monoterapia.

Distribuzione

Circa il 25% dell’acido clavulanico plasmatico totale e il 18% dell’amoxicillina plasmatica totale è legata alle proteine. Il volume apparente di distribuzione è di circa 0,3–0,4 l/kg per amoxicillina e di circa 0,2 l/kg per acido clavulanico.

In seguito a somministrazione endovenosa, sia amoxicillina che acido clavulanico sono stati trovati nella cistifellea, nel tessuto addominale, nelle pelle, nel grasso, nei tessuti muscolari, nel liquido sinoviale e peritoneale, nella bile e nel pus. Amoxicillina non si distribuisce adeguatamente nel liquido cerebrospinale.

Dagli studi su animali non è emersa evidenza di significativa ritenzione nei tessuti di cataboliti di ciascuno dei due componenti. Amoxicillina, come gran parte delle penicilline, può essere rilevata nel latte materno. Nel latte materno possono essere rilevate anche quantità residue di acido clavulanico (vedere paragrafo 4.6).

È stato dimostrato che sia amoxicillina che acido clavulanico attraversano la barriera placentare (vedere paragrafo 4.6).

Biotrasformazione

Documento reso disponibile da AIFA il 11/04/2021

Amoxicillina viene in parte escreta nelle urine come acido penicilloico inattivo in quantità equivalenti ad oltre il 10–25% della dose iniziale. Acido clavulanico viene ampiamente metabolizzato nell’uomo e viene eliminato nelle urine e nelle feci e come biossido di carbonio nell’aria espirata.

Eliminazione

La principale via di eliminazione dell’amoxicillina è attraverso i reni, mentre per l’acido clavulanico è attraverso meccanismi renali e non.

Amoxicillina/acido clavulanico ha un’emivita media di eliminazione di circa un’ora e una clearance totale media di circa 25 l/h in soggetti sani. Circa il 60–70% dell’amoxicillina e circa 40–65% dell’acido clavulanico vengono escreti immutati nelle urine durante le prime 6 ore dopo la somministrazione di singole compresse da 250 mg/125 mg o 500 mg /125 mg. Diversi studi hanno registrato un’escrezione urinaria del 50–85% per amoxicillina e 27–60% per l’acido clavulanico nell’arco di 24 ore. Nel caso dell’acido clavulanico, la maggiore quantità di farmaco viene escreta durante le prime 2 ore dopo la somministrazione.

L’uso concomitante di probenecid ritarda l’escrezione di amoxicillina ma non ritarda l’escrezione renale di acido clavulanico (vedere paragrafo 4.5).

Età

L’emivita di eliminazione dell’amoxicillina è simile per i bambini di età intorno ai 3 mesi fino ai 2 anni e per bambini più grandi e per gli adulti. Per i bambini molto piccoli (inclusi i neonati pretermine) nelle prime settimane di vita l’intervallo di somministrazione non deve essere superiore a due somministrazioni al giorno, a causa dell’immaturo sviluppo della via di eliminazione renale. Poiché i pazienti anziani hanno maggiori probabilità di avere una diminuita funzionalità renale, si deve prestare attenzione nella scelta della dose e può essere utile monitorare la funzionalità renale.

Sesso di appartenenza

In seguito a somministrazione orale di amoxicillina/acido clavulanico a soggetti sani di entrambi i sessi, il sesso di appartenenza non ha avuto un impatto significativo sulla farmacocinetica sia di amoxicillina che dell’acido clavulanico.

Insufficienza renale

La clearance sierica totale di amoxicillina/acido clavulanico diminuisce in modo proporzionale alla diminuzione della funzionalità renale. La riduzione della clearance del farmaco è più pronunciata per amoxicillina che per l’acido clavulanico, poiché maggiori quantità di amoxicillina vengono escrete per via renale. Pertanto le dosi in caso di insufficienza renale devono evitare eccessivo accumulo di amoxicillina mantenendo allo stesso tempo adeguati livelli di acido clavulanico (vedere paragrafo 4.2).

Insufficienza epatica

Il dosaggio in pazienti con insufficienza epatica deve essere scelto con cautela e la funzionalità epatica deve essere monitorata a intervalli regolari.

5.3 dati preclinici di sicurezza

I dati preclinici non rivelano rischi particolari per l’uomo sulla base di studi di sicurezza farmacologica, genotossicità e tossicità riproduttiva.

Gli studi di tossicità a dosi ripetute eseguiti sui cani con amoxicillina/acido clavulanico dimostrano irritazione gastrica, vomito e alterazione del colore della lingua.

Non sono stati condotti studi di carcinogenicità con amoxicillina/acido clavulanico o suoi componenti.

6. informazioni farmaceutiche

6.1 elenco degli eccipienti

Nucleo della compressa: Cellulosa microcristallina (E460) Silice colloidale anidra Magnesio stearato (E470b) Sodio amido glicolato (tipo A)

Rivestimento:

Ipromellosa (E464)

Macrogol 400

Ossido di titanio (E171)

6.2 incompatibilità

Non pertinente.

6.3 periodo di validità

2 anni.

6.4 precauzioni particolari per la conservazione

Conservare nella confezione originale per proteggere il medicinale dalla luce e dall'umidità.

6.5 natura e contenuto del contenitore

Le compresse sono confezionate in blister alluminio/alluminio (poliammide/a­lluminio/PVC-foglio di alluminio) contenuti in un astuccio di cartone.

Le compresse di Amoxicillina/Acido Clavulanico Aurobindo sono disponibili in confezioni in blister da 4, 5, 6, 7, 8, 10, 12, 14, 15, 16, 20, 21, 24, 25, 30, 35, 40, 50, 100 e 500 compresse rivestite con film.

È possibile che non tutte le confezioni siano commercializzate.

6.6 precauzioni particolari per lo smaltimento e la manipolazione

Il medicinale non utilizzato ed i rifiuti derivati da tale medicinale devono essere smaltiti in conformità alla normativa locale vigente.

7. titolare dell’autorizzazione all’immissione in commercio

Aurobindo Pharma (Italia) s.r.l.

Via S. Giuseppe 102

21047 Saronno (VA)

Italia

8. NUMERO(I) DELL’AUTORIZZAZIONE ALL’IMMISSIONE IN COMMERCIO

875mg/125mg compresse rivestite con film 4 compresse in blister ALU/ALU 875mg/125mg compresse rivestite con film 5 compresse in blister ALU/ALU 875mg/125mg compresse rivestite con film 6 compresse in blister ALU/ALU 875mg/125mg compresse rivestite con film 7 compresse in blister ALU/ALU 875mg/125mg compresse rivestite con film 8 compresse in blister ALU/ALU 875mg/125mg compresse rivestite con film 10 compresse in blister ALU/ALU 875mg/125mg compresse rivestite con film 12 compresse in blister ALU/ALU 875mg/125mg compresse rivestite con film 14 compresse in blister ALU/ALU

AIC n. 039545013

AIC n. 039545025

AIC n. 039545037

AIC n. 039545049

AIC n. 039545052

AIC n. 039545064

AIC n. 039545076

AIC n. 039545088

AIC n. 039545090

875mg/125mg compresse rivestite con film 15 compresse in blister ALU/ALU

Documento reso disponibile da AIFA il 11/04/2021

875mg/125mg compresse rivestite

875mg/125mg compresse rivestite

875mg/125mg compresse rivestite

875mg/125mg compresse rivestite

875mg/125mg compresse rivestite

875mg/125mg compresse rivestite

875mg/125mg compresse rivestite

875mg/125mg compresse rivestite

875mg/125mg compresse rivestite

875mg/125mg compresse rivestite

875mg/125mg compresse rivestite

con con con con con con con con con

film 16

film 20

film 21

film 24

film 25

film 30

film 35

film 40

film 50

compresse compresse compresse compresse compresse compresse compresse compresse compresse

in blister ALU/ALU in blister ALU/ALU in blister ALU/ALU in blister ALU/ALU in blister ALU/ALU in blister ALU/ALU in blister ALU/ALU in blister ALU/ALU in blister ALU/ALU

con film 100 compresse in blister ALU/ALU con film 500 compresse in blister ALU/ALU

AIC n. 039545102

AIC n. 039545114

AIC n. 039545126

AIC n. 039545203

AIC n. 039545138

AIC n. 039545140

AIC n. 039545153

AIC n. 039545165

AIC n. 039545177

AIC n. 039545189

AIC n. 039545191

9. DATA DELLA PRIMA AUTORIZZAZIONE/ RINNOVO DELL’ AUTORIZZAZIONE

29/03/2010