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AMOSOL - riassunto delle caratteristiche del prodotto

Contiene principio attivo :

Dostupné balení:

Riassunto delle caratteristiche del prodotto - AMOSOL

1. denominazione del medicinale

AMOSOL 1g compresse dispersibili

2. COMPOSIZIONE QUALITATIVA E-QUANTITATIVA

Ogni compressa dispersibile contiene amoxicillina triidrata equivalente a 1 g di amoxicillina.

Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1

3. forma farmaceutica

Compresse dispersibili

Compresse oblunghe di colore bianco.

4. informazioni cliniche

4.1. indicazioni terapeutiche

Amosol è indicato per il trattamento delle seguenti infezioni in adulti e bambini (vedere paragrafi 4.2, 4.4, e 5.1):

– Sinusite batterica acuta

– Otite media acuta

– Faringite e tonsillite streptococcica acuta

– Riacutizzazioni di bronchite cronica

– Polmonite acquisita in comunità

– Cistite acuta

– Batteriuria asintomatica in gravidanza

– Pielonefrite acuta

– Febbre tifoide e paratifoide

– Ascesso dentale con cellulite diffusa

– Infezioni di protesi articolare

– Eradicazione di Helicobacter pylori

– Malattia di Lyme

Amosol è indicato anche per la profilassi dell’endocardite.

Tenere in considerazione le linee guida ufficiali sull’uso appropriato degli antibatterici.

4.2. posologia e modo di somministrazione

Posologia

Nel selezionare la dose di Amosol per il trattamento di un’infezione occorre tenere in considerazione:

– I presunti patogeni e la loro probabile sensibilità agli antibatterici (vedere paragrafo 4.4),

– La gravità e la sede dell’infezione,

– L’età, il peso e la funzionalità renale del paziente, come di seguito illustrato.

La durata della terapia deve essere determinata in funzione del tipo di infezione e della risposta del paziente e, in linea generale, deve essere la più breve possibile. Alcune infezioni richiedono periodi di trattamento più lunghi (vedere paragrafo 4.4 in merito alla terapia prolungata).

Adulti e bambini ≥ 40 Kg

Dose*

Indicazione*

Sinusite batterica acuta

Da 250 mg a 500 mg ogni 8 ore oppure da 750 mg a 1 g ogni 12 ore.

Per infezioni gravi, da 750 mg a 1 g ogni 8 ore. La cistite acuta può essere trattata con 3 g due volte/die, per un giorno

Batteriuria asintomatica in

gravidanza

Pielonefrite acuta

Ascesso dentale con cellulite diffusa

Cistite acuta

Otite media acuta

500 mg ogni 8 ore, da 750 mg a 1 g ogni 12 ore.

Per infezioni gravi, da 750 mg a 1 g ogni

Faringite e tonsillite streptococcica acuta

Riacutizzazioni di bronchite cronica

Polmonite acquisita in comunità

Da 500 mg a 1 g ogni 8 ore

Febbre tifoide e paratifoide

Da 500 mg a 2 g ogni 8 ore

Infezioni di protesi articolare

Da 500 mg a 1 g ogni 8 ore

Profilassi dell’endocardite

2 g per via orale, in dose singola 30–60 minuti prima della procedura

Eradicazione di Helicobacter pylori

Da 750 mg a 1 g due volte/die in associazione con un inibitore di pompa protonica (ad es. omeprazolo, lansoprazolo) e un altro antibiotico (ad es. claritromicina, metronidazolo) per 7 giorni

Malattia di Lyme (vedere paragrafo 4.4)

Stadio precoce: da 500 mg a 1 g ogni 8 ore fino a un massimo di 4 g/die in dosi separate per 14 giorni (da 10 a 21 giorni).

Stadio tardivo (interessamento sistemico): da 500 mg a 2 g ogni 8 ore fino a un massimo di 6 g/die in dosi separate per 10–30 giorni

Tenere in considerazione le linee guida terapeutiche ufficiali per ciascuna indicazione

Bambini < 40 Kg

I bambini possono essere trattati con Amosol compresse dispersibili.

Ai bambini con peso pari o superiore a 40 Kg deve essere prescritta la stessa posologia usata per gli adulti.

Dosi raccomandate:

Indicazione +

Dose +

Sinusite batterica acuta

Da 20 a 90 mg/kg/die in dosi separate

Otite media acuta

Polmonite acquisita in comunità

Cistite acuta

Pielonefrite acuta

Ascesso dentale con cellulite diffusa

Faringite e tonsillite streptococcica acuta

Da 40 a 90 mg/kg/die in dosi separate*

Febbre tifoide e paratifoide

100 mg/kg/die in tre dosi separate

Profilassi dell’endocardite

50 mg/kg per via orale, in dose singola

30–60 minuti prima della procedura

Malattia di Lyne (vedere paragraffo 4.4)

Stadio precoce: da 25 a 50 mg/kg/die in

tre dosi separate per 10–21 giorni

Stadio tardivo (interessamento

sistemico):

100 mg/kg/die in tre dosi separate per 10

30 giorni

Indicazione +

Dose +

+ Tenere in considerazione le linee guida terapeutihe ufficiali per

ciascuna

indicazione.

* I regimi di duplice somministrazione giornaliera devono essere

presi in

considerazione soltanto quando la dose rientra nel range superiore.

Anziani

Non si ritiene necessario un aggiustamento della dose.

Danno renale

VFG (ml/min)

Adulti e bambini ≥ 40 Kg

Bambini < 40 Kg#

Maggiore di 30

Nessun aggiustamento

necessario

Nessun aggiustamento

necessario

da 10 a 30

massimo 500 mg due volte/die

15 mg/kg somministrati due volte /die (massimo 500 mg due volte/die)

inferiore a 10

massimo 500 mg/die

15 mg/kg somministrati in singola dose giornaliera

(massimo 500 mg)

# Nella maggior par

te dei casi è preferibile la terapia parenterale

Nei pazienti emodializzati

Amoxicillina può essere rimossa dalla circolazione mediante emodialisi.

Emodialisi

Adulti

e bambini ≥40 kg

15 mg/kg/die somministrati in un’unica dose giornaliera.

Prima dell’emodialisi occorre somministrare una dose aggiuntiva di 15 mg/kg. Per ripristinare i livelli di farmaco circolanti deve essere somministrata un’altra dose da 15 mg/kg dopo l’emodialisi.

Nei pazienti sottoposti a dialisi peritoneale

Amoxicillina massimo 500 mg/die.

Compromissione epatica

Somministrare con cautela e monitorare la funzionalità epatica a intervalli regolari (vedere paragrafi 4.4 e 4.8).

Modo di somministrazione

Amosol è per uso orale.

Il cibo non influisce sull’assorbimento di Amosol.

La terapia può essere avviata per via parenterale secondo le raccomandazioni posologiche previste per la formulazione endovenosa e proseguita con un preparato orale.

4.3. controindicazioni

Ipersensibilità al principio attivo, a una qualsiasi delle penicilline o a uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1.

Storia di grave reazione di ipersensibilità immediata (ad es. anafilassi) a un altro beta-lattamico (ad es. cefalosporina, carbapenem o monobactam).

4.4. avvertenze speciali e precauzioni d’impiego

Reazioni di ipersensibilità

Prima di avviare la terapia con amoxicillina occorre raccogliere informazioni accurate su eventuali episodi pregressi di reazioni di ipersensibilità alle penicilline, alle cefalosporine o ad altri beta-lattamici (vedere paragrafi 4.3 e 4.8).

Reazioni di ipersensibilità gravi e occasionalmente fatali (incluse reazioni anafilattoidi e reazioni avverse cutanee severe) sono state documentate in pazienti in trattamento con penicilline. L’insorgenza di tali reazioni è più probabile nei soggetti con una storia di ipersensibilità alle penicilline e nei soggetti atopici. Se si sviluppa una reazione allergica, la terapia con amoxicillina deve essere interrotta e va istituita una terapia alternativa appropriata.

Microrganismi non sensibili

Amoxicillina non è adatta per il trattamento di alcuni tipi di infezione a meno che la sensibilità del patogeno sia già documentata e nota o salvo il caso in cui vi sia una probabilità molto elevata che il patogeno si presti al trattamento con amoxicillina (vedere paragrafo 5.1). Ciò vale in particolare quando si valuta il trattamento di pazienti con infezioni delle vie urinarie e infezioni otorinolaringo­iatriche gravi.

Convulsioni

Nei pazienti con funzionalità renale ridotta o in trattamento con dosi elevate o nei soggetti con fattori predisponenti (ad es. storia di crisi epilettiche, epilessia trattata o patologia meningea) possono verificarsi convulsioni (vedere paragrafo 4.8).

Danno renale

Nei pazienti con danno renale, la dose deve essere aggiustata in base al grado di compromissione (vedere paragrafo 4.2).

Reazioni cutanee

All’avvio del trattamento, l’insorgenza di un eritema generalizzato con febbre associato a pustola può essere un sintomo di pustolosi esantematica acuta generalizzata (AEGP vedere paragrafo 4.8). Tale reazione impone l’interruzione del trattamento con amoxicillina e costituisce una controindicazione alla successiva risomministrazione.

L’uso di amoxicillina deve essere evitato qualora si sospetti una mononucleosi infettiva poiché la comparsa di un esantema morbilliforme è stata associata a tale condizione conseguentemente all’uso di amoxicillina.

Reazione di Jarisch-Herxheimer

In seguito al trattamento della malattia di Lyme con amoxicillina è stata osservata la comparsa di reazione di Jarisch-Herxheimer (vedere paragrafo 4.8). Ciò è la diretta conseguenza dell’attività battericida esercitata da amoxicillina sul batterio responsabile della malattia di Lyme, la spirocheta Borrelia burgdorferi. I pazienti devono essere rassicurati in merito al fatto che si tratta di una conseguenza comune e solitamente auto-limitante del trattamento antibiotico della malattia di Lyme.

Eccessiva proliferazione di microrganismi non sensibili

L’utilizzo prolungato può occasionalmente indurre ad eccessiva proliferazione di organismi non sensibili. Episodi di colite da antibiotico sono stati documentati con quasi tutti gli agenti antibatterici, con gravità variabile da lieve a potenzialmente fatale (vedere paragrafo 4.8). È dunque importante considerare questa diagnosi nei pazienti che presentano diarrea durante o dopo la somministrazione di antibiotici. In caso di insorgenza di una colite da antibiotico è necessaria la sospensione immediata di amoxicillina, la consultazione di un medico e l'avvio di una terapia appropriata. I medicinali antiperistaltici sono controindicati in tale situazione.

Terapia prolungata

Durante una terapia prolungata è consigliabile valutare periodicamente la funzionalità dei sistemi d’organo, inclusa quella renale, epatica ed emopoietica. Sono stati riportati casi di innalzamento degli enzimi epatici e di alterazione delle conte ematiche (vedere paragrafo 4.8).

Anticoagulanti

L’allungamento del tempo di protrombina è stato documentato raramente nei pazienti trattati con

amoxicillina. In caso di prescrizione concomitante di anticoagulanti si deve attuare un adeguato monitoraggio. Per mantenere il livello desiderato di anticoagulazione possono essere necessari degli

aggiustamenti del dosaggio degli anticoagulanti orali (vedere paragrafi 4.5 e 4.8).

Cristalluria

Nei pazienti con diuresi diminuita è stata osservata molto raramente cristalluria, perlopiù con terapia

parenterale. Quando si somministrano dosi elevate di amoxicillina è consigliabile mantenere un adeguato apporto di liquidi e un’opportuna diuresi al fine di ridurre la probabilità di cristalluria da amoxicillina. Nei pazienti con catetere vescicale, la pervietà deve essere regolarmente verificata (vedere paragrafi 4.8 e 4.9).

Interferenza con i test diagnostici

Livelli sierici e urinari elevati di amoxicillina possono influenzare determinati esami di laboratorio. A causa delle concentrazioni urinarie elevate di amoxicillina è spesso possibile ottenere falsi risultati positivi con le metodiche chimiche.

Quando si esegue il dosaggio della glicosuria in pazienti in trattamento con amoxicillina si raccomanda l’utilizzo della metodica enzimatica con glucosio-ossidasi. Nelle donne in gravidanza la presenza di amoxicillina può falsare i risultati dei test per l’estriolo.

4.5. interazioni con altri medicinali ed altre forme di interazione

Probenecid

L’uso concomitante di probenecid non è raccomandato. Probenecid riduce la secrezione tubulare renale di amoxicillina. L’uso concomitante di probenecid può determinare un innalzamento protratto dei livelli ematici di amoxicillina.

Allopurinolo

La co-somministrazione di allopurinolo durante il trattamento con amoxicillina può accrescere le probabilità di reazioni cutanee allergiche.

Tetracicline

Le tetracicline e altri farmaci batteriostatici possono interferire con gli effetti battericidi di amoxicillina.

Anticoagulanti orali

Gli anticoagulanti orali e gli antibiotici a base di penicilline sono stati ampiamente utilizzati nella pratica clinica senza interazioni documentate. In letteratura sono tuttavia riportati casi di innalzamento dell’INR (International Normalised Ratio ) in pazienti a cui è stato prescritto un ciclo di amoxicillina durante il trattamento concomitante con acenocumarolo o warfarin. Se la co-somministrazione è necessaria, monitorare con attenzione il tempo di protrombina o l’INR quando si avvia o si interrompe il trattamento con amoxicillina. Può inoltre rendersi necessario l’aggiustamento del dosaggio degli anticoagulanti orali (vedere paragrafi 4.4 e 4.8).

Metotrexato

Le penicilline possono ridurre l’escrezione di metotrexato, determinando un potenziale aumento della tossicità.

4.6. fertilità, gravidanza e allattamento

Gravidanza

Gli studi sugli animali non indicano effetti dannosi diretti o indiretti di tossicità riproduttiva. I dati limitati sull’uso di amoxicillina durante la gravidanza nell’essere umano non indicano un aumento del rischio di malformazioni congenite. Amoxicillina può essere usata in gravidanza quando i potenziali benefici superano i potenziali rischi associati al trattamento.

Allattamento

Amoxicillina viene escreta nel latte umano in piccole quantità, con un potenziale rischio di sensibilizzazione. Ne consegue la possibilità di insorgenza di diarrea e infezione micotica delle mucose nel bambino allattato con latte materno, con eventuale necessità di interruzione dell’allattamento. Amoxicillina deve essere utilizzata durante l’allattamento soltanto dopo una valutazione del rapporto beneficio/rischio da parte del medico.

Fertilità

Non sono disponibili dati sugli effetti di amoxicillina sulla fertilità umana. Dagli studi di riproduzione

condotti sull’animale non sono emersi effetti sulla fertilità.

4.7. effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull’uso di macchinari

Non sono stati condotti studi sulla capacità di guidare veicoli e usare macchinari. Possono tuttavia

verificarsi effetti indesiderati (ad es. reazioni allergiche, capogiri, convulsioni) in grado di influenzare la capacità di guidare veicoli e usare macchinari (vedere paragrafo 4.8).

4.8. effetti indesiderati

Le reazioni avverse al farmaco più comunemente riportate sono diarrea, nausea e rash cutaneo.

Di seguito sono elencate le reazioni avverse al farmaco emerse dagli studi clinici e dall’attività di sorveglianza post-marketing relativamente ad amoxicillina, organizzate in base alla classificazione per sistemi e organi secondo MedDRA.

Per classificare la frequenza con cui si manifestano gli effetti indesiderati vengono utilizzati i termini di seguito indicati.

Molto comune (≥1/10)

Comune (≥1/100, <1/10)

Non comune (≥1/1.000, <1/100)

Raro (≥1/10.000, <1/1.000)

Molto raro (<1/10.000)

Non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili)

Infezioni ed infestazioni

Molto raro

Candidosi mucocutanea

Patologie del sistema emolinfopoietico

Molto raro

Leucopenia reversibile (inclusa grave neutropenia o

agranulocitosi), trombocitopenia reversibile e anemia emolitica.

Aumento del tempo di sanguinamento e del tempo di protrombina (vedere paragrafo 4.4).

Documento reso disponibile da AIFA il 25/12/2019

Disturbi del sistema immunitario

Molto rara

Gravi reazioni allergiche, compresi edema angioneurotico, anafilassi, malattia da siero e vasculite da ipersensibilità (vedere paragrafo 4.4).

Non Nota

Reazione di Jarisch-Herxheimer (vedere paragrafo 4.4).

Patologie del sistema nervoso

Molto raro

Ipercinesia, capogiri e convulsioni (vedere paragrafo 4.4).

Patologie gastrointestinali

Dati da Studi Clinici

Comune

Diarrea e nausea

*Non comune

Vomito

Dati Post-Marketing

Molto raro

Colite da antibiotico (inclusa colite pseudomembranosa e colite emorragica, vedere paragrafo 4.4)

Lingua nera villosa

Alterazione superficiale del colore dei denti#

Patologie epatobiliari

Molto raro

Epatite e ittero colestatico. Moderato innalzamento

dei valori di AST e/o ALT.

Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo

Dati da Studi Clinici

*Comune

Rash cutaneo

*Non comune

Orticaria e prurito

Dati Post-Marketing

Molto raro

Reazioni cutanee come eritema multiforme, sindrome di Stevens-Johnson, necrolisi tossica epidermica, dermatite bollosa ed esfoliativa, pustolosi esantematica acuta generalizzata (AGEP) (vedere paragrafo 4.4) e reazione da farmaco con eosinofilia e sintomi sistemici (DRESS).

Patologie renali e urinarie

Molto raro

Nefrite interstiziale

Cristalluria (vedere paragrafi 4.4 e 4.9

Sovradosaggio)

L’incidenza di questi eventi avversi è stata calcolata sulla base di studi clinici che hanno coinvolto in

totale circa 6.000 pazienti pediatrici e adulti trattati con amoxicillina.

# Nei bambini è stata ripportata alterazione superficiale del colore dei denti. Una buona igiene orale può aiutare a prevenire l’alterazione del colore dei denti, generalmente eliminabile con lo spazzolamento.

Segnalazione delle reazioni avverse sospette

La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo.

4.9. sovradosaggio

Sintomi e segni di sovradosaggio

Possono manifestarsi sintomi gastrointestinali (ad es. nausea, vomito e diarrea) e alterazione degli equilibri

idroelettrolitici. Sono stati osservati casi di cristalluria da amoxicillina, talvolta con successivo sviluppo di insufficienza renale. Nei pazienti con una ridotta funzionalità renale o in trattamento con dosi elevate possono manifestarsi convulsioni (vedere paragrafi 4.4 e 4.8).

Trattamento dell’intossica­zione

I sintomi gastrointestinali possono essere gestiti con trattamento sintomatico, prestando attenzione all’equilibrio idroelettrolitico. Amoxicillina può essere rimossa dalla circolazione mediante emodialisi.

5. proprietà farmacologiche

5.1. proprietà farmacodinamiche

Sensibilità

Aerobi Gram-positivi:

Enterococcus faecalis

Streptococchi beta-emolitici (gruppi A, B, C e G)

Listeria monocytogenes

Specie per le quali la resistenza acquisita può costituire un problema

Aerobi Gram-negativi:

Escherichia coli

Haemophilus influenzae

Helicobacter pylori

Proteus mirabilis

Salmonella typhi

Salmonella paratyphi

Pasteurella multocida

Aerobi Gram-positivi:

Stafilococco coagulasi-negativo

Staphylococcus aureus £

Streptococcus pneumoniae

Streptococco del gruppo viridans

Anaerobi Gram-positivi:

Clostridium spp.

Anaerobi Gram-negativi:

Fusobacterium spp.

Altro:

Borrelia burgdorferi

Microrganismi dotati di resistenza intrinseca †

Aerobi Gram-positivi:

Enterococcus faecium

Aerobi Gram-negativi:

Acinetobacter spp.

Enterobacter spp.

Klebsiella spp.

Pseudomonas spp.

Anaerobi Gram-negativi:

Bacteroides spp. (numerosi ceppi di Bacteroides fragilis sono resistenti).

Altri:

Chlamydia spp.

Mycoplasma spp.

Legionella spp.

Sensibilità intermedia naturale in assenza di un meccanismo di resistenza acquisita.

£ Quasi tutti i batteri S. aureus sono resistenti ad amoxicillina in quanto produttori di penicillinasi. Inoltre, tutti i ceppi resistenti a meticillina sono resistenti ad amoxicillina.

5.2. proprietà farmacocinetiche

Assorbimento

Amoxicillina si dissocia completamente in soluzione acquosa a pH fisiologico. Viene rapidamente e ben assorbita con la somministrazione per via orale. In seguito a somministrazione orale ha una biodisponibilità

del 70% circa. Il tempo alla concentrazione plasmatica massima (Tmax) è di circa 1 ora.

Di seguito vengono illustrati i risultati di farmacocinetica ottenuti in uno studio che prevedeva la somministrazione di amoxicillina alla dose di 250 mg tre volte al giorno a digiuno in gruppi di volontari sani.

Cmax

Tmax *

AUC (0–24 h)

T ½

(μg/ml)

(h)

(μg.h/ml)

(h)

3,3 ± 1,12

1,5 (1,0–2,0)

26,7 ± 4,56

1,36 ± 0,56

*Mediana (range)

Nel range da 250 a 3000 mg la biodisponibilità è lineare in proporzione alla dose (misurata in termini di Cmax e AUC). L’assorbimento non è influenzato dalla contemporanea assunzione di cibo.

Per eliminare amoxicillina è possibile ricorrere all’emodialisi.

Distribuzione

Il 18% circa dell’amoxicillina plasmatica totale è legato a proteine e il volume apparente di distribuzione è approssimativamente di 0,3–0,4 l/kg.

A seguito della somministrazione per via endovenosa, amoxicillina è stata rinvenuta nella cistifellea, nel tessuto addominale, nella pelle, nel tessuto adiposo, nei tessuti muscolari, nei liquidi sinoviali e peritoneali, nella bile e nel pus. Amoxicillina non si distribuisce adeguatamente nel liquido cerebrospinale.

Gli studi sull’animale non hanno fornito evidenze di significativa ritenzione a livello tissutale di materiale derivato dal farmaco. Amoxicillina, come la maggior parte delle penicilline, può essere rinvenuta nel latte materno (vedere paragrafo 4.6).

È stato dimostrato che amoxicillina attraversa la barriera placentare (vedere paragrafo 4.6).

Biotrasformazione

Amoxicillina è in parte escreta nelle urine come acido penicilloico inattivo in quantità equivalenti al 10–25% della dose iniziale.

Eliminazione

La principale via di eliminazione di amoxicillina è quella renale.

Amoxicillina ha un’emivita di eliminazione media di circa un’ora e una clearance totale media di circa 25 l/h in soggetti sani. Il 60–70% circa di amoxicillina viene escreto immodificato nelle urine durante le 6 ore immediatamente successive alla somministrazione di una dose singola di amoxicillina da 250 mg o 500 mg. Vari studi hanno rilevato un’escrezione urinaria di amoxicillina del 50–85% nelle 24 ore.

L’uso concomitante di probenecid ritarda l’escrezione di amoxicillina (vedere paragrafo 4.5).

Età

L’emivita di eliminazione di amoxicillina è simile nei bambini di età indicativamente compresa tra i 3 mesi e i 2 anni, nei bambini più grandi e negli adulti. Nei bambini molto piccoli (compresi i neonati prematuri) l’intervallo di somministrazione nella prima settimana di vita non deve superare la somministrazione due volte al giorno poiché la via di eliminazione renale è ancora immatura. Dal momento che nei pazienti anziani è più probabile osservare una ridotta funzionalità renale, la selezione della dose richiede cautela e può essere utile monitorare la funzionalità renale.

Sesso

A seguito della somministrazione orale di amoxicillina a maschi e femmine sani, il sesso non ha un impatto significativo sulla farmacocinetica di amoxicillina.

Danno renale

La clearance sierica totale di amoxicillina diminuisce in maniera proporzionale alla riduzione della funzionalità renale (vedere paragrafi 4.2 e 4.4).

Compromissione epatica

Nei pazienti con compromissione epatica la somministrazione di amoxicillina richiede cautela e la funzionalità epatica deve essere monitorata a intervalli regolari.

5.3. dati preclinici di sicurezza

I dati preclinici non rivelano rischi particolari per l’uomo sulla base di studi di safety pharmacology , tossicità a dosi ripetute, genotossicità e tossicità della riproduzione e dello sviluppo. Non sono stati condotti studi di cancerogenicità con amoxicillina.

6. informazioni farmaceutiche

6.1. elenco degli eccipienti

Cellulosa microcristallina, crospovidone, sodio laurilsolfato, magnesio stearato, sodio saccarinato, aroma fragola.

6.2. incompatibilità

Non pertinente

6.3. periodo di validità

3 anni.

6.4. precauzioni particolari per la conservazione

Questo medicinale non richiede alcuna condizione particolare diconservazione.

6.5. natura e contenuto del contenitore

Blister in alluminio/PVC/PVDC; astuccio da 12 compresse dispersibili.

6.6. Precauzioni particolari per lo smaltimento

Il medicinale non utilizzato e i rifiuti derivati da tale medicinale devono essere smaltiti in conformità alla

normativa locale vigente.

7. titolare dell'autorizzazione all'immissione in commercio

So.Se.PHARM S.r.l.

Via dei Castelli Romani, 22

00040 Pomezia (Roma)

8. numero dell’autorizzazione all’immissione in commercio

AMOSOL 1g compresse dispersibili AIC 034338018