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ALFUZOSINA MYLAN GENERICS - riassunto delle caratteristiche del prodotto

Contiene principio attivo :

Dostupné balení:

Riassunto delle caratteristiche del prodotto - ALFUZOSINA MYLAN GENERICS

1.0 denominazione del medicinale

Alfuzosina Mylan Generics 10 mg compresse a rilascio prolungato

2.0 composizione qualitativa e quantitativa -

Ogni compressa contiene 10 mg di alfuzosina cloridrato.

Eccipiente con effetto noto:

Ogni compressa contiene 7,6 mg di lattosio come lattosio monoidrato.

Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.

3.0 forma farmaceutica

Compresse a rilascio prolungato.

Compresse non rivestite, bianche, rotonde, a bordi smussati.

4.0 INFORMAZIONI CLINICHE

4.1 Indicazioni terapeutiche

Trattamento della sintomatologia funzionale da moderata a grave, dell'ipertrofia prostatica benigna (IPB).

4.2 posologia e modo di somministrazione

Posologia

Adulti

Una compressa a rilascio prolungato da 10 mg una volta al giorno. La prima dose deve essere presa al momento di coricarsi. La compressa deve essere assunta ogni giorno immediatamente dopo lo stesso pasto.

Anziani (oltre i 65 anni)

La farmacocinetica ed i dati clinici di sicurezza dimostrano che non è necessaria una riduzione della dose nei pazienti anziani. Comunque può essere considerata una dose iniziale minore in pazienti con un aumentato rischio di effetti indesiderati.

Popolazione pediatrica

La sicurezza e l’efficacia di alfuzosina non sono state dimostrate in bambini da 2 a 16 anni (vedere paragrafo 5.1). Pertanto Alfuzosina Mylan Generics, non è indicata per l’uso nella popolazione pediatrica.

Pazienti con ridotta funzionalità renale

Documento reso disponibile da AIFA il 07/03/2021

Insufficienza renale da lieve a moderata

Se una dose minore non è sufficiente, la terapia può essere aggiustata ad una compressa a rilascio prolungato da 10 mg al giorno, secondo la risposta clinica. La prima dose deve essere presa al momento di coricarsi.

Grave insufficienza renale

Alfuzosina Mylan Generics 10 mg compresse a rilascio prolungato non deve essere somministrata a pazienti con grave compromissione della funzionalità renale (clearance della creatinina < 30 ml/min) poiché non sono disponibili dati clinici di sicurezza per questo gruppo di pazienti (vedere paragrafo 4.4).

Pazienti con insufficienza epatica

L’alfuzosina sottoforma di compresse a rilascio prolungato da 10 mg è controindicata in pazienti con insufficienza epatica. Può essere usata una preparazione a rilascio immediato contenente una dose bassa di alfuzosina cloridrato in pazienti con insufficienza epatica da lieve a moderata. Fare riferimento alle informazioni del prodotto corrispondente per le istruzioni posologiche.

Metodo di somministrazione

Per uso orale

Le compresse a rilascio prolungato devono essere ingerite intere con una sufficiente quantità di liquidi (vedere paragrafo 4.4).

4.3 controindicazioni

Ipersensibilità al principio attivo, ad altre chinazolinici (ad es. terazosina, doxazosina) o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1. Condizioni di ipotensione ortostatica. Insufficienza epatica. Terapia concomitante con altri bloccanti dei recettori alfa-1.

4.4 avvertenze speciali e precauzioni di impiego

Pazienti con compromissione renale grave

Alfuzosina Mylan Generics non deve essere somministrata a pazienti con grave compromissione della funzionalità renale (clearance della creatinina < 30 ml/min) poiché non sono disponibili dati clinici di sicurezza per questo gruppo di pazienti (vedere paragrafo 4.2)

Rischio di ipotensione

L'alfuzosina deve essere somministrata con cautela a pazienti trattati con prodotti antiipertensivi o con nitrati. La pressione sanguigna deve essere monitorata regolarmente, specialmente all’inizio della terapia.

In pazienti cardiopatici il trattamento specifico dell’insufficienza coronarica deve essere continuato tenendo presente che la concomitante somministrazione di nitrati e alfuzosina può aumentare il rischio di comparsa di ipotensione. Il trattamento con alfuzosina deve essere interrotto se l’angina pectoris ricompare o peggiora.

Documento reso disponibile da AIFA il 07/03/2021

In alcuni pazienti può comparire ipotensione posturale con o senza sintomi (capogiri, affaticamento, astenia, sudorazione) entro poche ore dalla somministrazione. In questi casi il paziente deve rimanere sdraiato fino a quando i sintomi sono completamente scomparsi.

Questi effetti sono di solito temporanei, compaiono all’inizio del trattamento e, di norma, non pregiudicano la prosecuzione della terapia. Un pronunciato calo della pressione sanguigna è stato riportato nella sorveglianza post-marketing nei pazienti con fattori di rischio preesistenti (ad esempio malattia cardiaca preesistente / o trattamento concomitante con farmaci anti-ipertensivi). Il rischio di sviluppare ipotensione e reazioni avverse correlate può essere maggiore nelle persone anziane.I pazienti devono essere avvertiti circa la possibilità di questi effetti.

Vi è il rischio di disturbi ischemici cerebrali in pazienti con disturbi circolatori cerebrali preesistenti sintomatici o asintomatici, a causa del fatto che si può sviluppare ipotensione dopo somministrazione di alfuzosina (vedere paragrafo 4.8).

Si deve usare cautela quando si somministra l’alfuzosina a pazienti che hanno risposto con una pronunciata ipotensione ad altri bloccanti dei recettori alfa1

Precedente storia di ipersensibilità ad altri bloccanti dei recettori alfa 1

In pazienti con ipersensibilità ad altri bloccanti dei recettori alfa1, il trattamento deve essere iniziato gradualmente.

Insufficienza cardiaca

Come per tutti i bloccanti dei recettori alfa1, l’alfuzosina deve essere usata con cautela in pazienti con insufficienza cardiaca acuta.

Prolungamento dell’intervallo QTc

I pazienti con prolungamento dell'intervallo QTc congenito, con una storia conosciuta di prolungamento acquisito dell'intervallo QTc o che stanno assumendo medicinali noti peraumentare l'intervallo QT devono essere valutati prima e durante la somministrazione di alfuzosina.

Sindrome dell’iride a bandiera

La Sindrome dell’iride a bandiera (IFIS, Intraoperative Floppy Iris Sindrome, una variante della sindrome della pupilla piccola) è stata osservata, durante l’intervento di cataratta, in pazienti in trattamento, o in precedenza trattati con tamsulosina. Casi isolati sono stati riportati con altri bloccanti dei recettori alfa1 pertanto non si può escludere la possibilità di un effetto di classe poiché l’IFIS può portare ad un incremento delle complicazioni procedurali durante il trattamento chirurgico il chirurgo deve essere informato dell’utilizzo corrente o precedente di bloccanti dei recettori alfa1 e prepararsi a possibili modifiche della tecnica chirurgica.

Somministrazione delle compresse

I pazienti devono essere istruiti ad ingerire le compresse intere. Altri metodi di somministrazione quali la frantumazione, la polverizzazione, la masticazione, la macinazione o la disintegrazione in

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polvere devono essere evitati. Queste azioni possono portare ad un inappropriato rilascio ed assorbimento del medicinale e pertanto a precoci effetti indesiderati.

Lattosio

Questo prodotto contiene lattosio. I pazienti affetti da rari problemi ereditari di intolleranza al galattosio, da deficit di Lapp lattasi o da malassorbimento di glucosio-galattosio, non devono assumere questo medicinale.

4.5 interazioni con altri medicinali ed altre forme di interazione

Associazioni controindicate

Bloccanti dei recettori alfa1 (vedere paragrafo 4.3).

Associazioni che richiedono attenzione

Agenti antiipertensivi (vedere paragrafo 4.4). Nitrati (vedere paragrafo 4.4). Potenti inibitori del CYP3A4 come itraconazolo, ketoconazolo, inibitori delle proteasi, claritromicina, telitromicina e nefazodone dal momento che aumentano i livelli ematici dell’alfuzosina (vedere paragrafo 5.2) Pazienti in trattamento con alfuzosina devono essere emodinamicamente stabili prima di iniziare il trattamento con un inibitore della 5-fosfodieserasi (sildenafil, tadalafil, verenafil).

Ketoconazolo

Un dosaggio giornaliero ripetuto di 200 mg di ketoconazolo per sette giorni ha comportato un aumento della Cmax di 2,1 volte e un aumento di 2,5 volte nell'esposizione di alfuzosina 10 mg compresse a rilascio prolungato in caso di somministrazione a stomaco pieno. Altri parametri, come tmax e t1/2 non sono stati modificati.

L'aumento della Cmax e dell’AUC(ultima) dell’alfuzosina a seguito di somministrazione giornaliera di dosi ripetute di ketoconazolo da 400 mg è stato rispettivamente di 2,3 volte e 3,2 volte (vedere paragrafo 5.2).

La somministrazione di un anestetico generale ad un paziente trattato con l’alfuzosina può portare a instabilità della pressione sanguigna. Si raccomanda che le compresse siano sospese almeno 24 ore prima dell’intervento chirurgico.

In studi condotti su volontari sani non si è osservata alcuna interazione né di tipo farmacocinetico, né di tipo farmacodinamico fra l'alfuzosina e i seguenti farmaci: warfarin, digossina idroclorotiazide ed atenololo.

4.6 gravidanza e allattamento

Gravidanza/allat­tamento

Dato il tipo di indicazione, questo paragrafo non è pertinente.

Fertilità

Non sono disponibili dati.

Documento reso disponibile da AIFA il 07/03/2021

4.7 effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull'uso di macchinari

Non sono stati effettuati studi sugli effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull’uso dimacchinari. Possono manifestarsi effetti indesiderati quali vertigini, capogiri e astenia, soprattutto all’inizio del trattamento. Di ciò si deve tenere conto quando si guidano autoveicoli o si utilizzano macchinari.

4.8 effetti indesiderati

Classificazione delle frequenze attese:

Molto comuni (> 1/10), comuni (da >1/100 a <1/10), non comuni (>1/1000 a < 1/100), rari (>1/10000 a < 1/1000), molto rari (< 1/10000), non noti (non possono essere stimati dai dati disponibili)

Gli eventi più comunemente riportati sono i capogiri che compaiono in circa il 5% dei pazienti trattati.

Documento reso disponibile da AIFA il 07/03/2021

Classificazione sistemica organica MedDRA

Comuni (≥1/100 a

<1/10)

Non comuni

(≥1/1000 a <1/100)

Rari (≥1/10000 a<1/1000)

Molto rari (<1/100 00)

Frequenza non n nota:

Patologie del sistema emolinfopoietico

Neutropenia, trombocitopenia

Patologie del sistema nervoso

Svenimento/capo giri, mal di testa, stanchezza

Vertigini, sonnolenza, svenimento*

Disordini ischemici cerebrali con disturbi cerebrovascolari preesistenti (vedere paragrafo 4.4)

Patologie dell’occhio

Disturbi visivi

Sindrome dell’iride a bandiera (vedere

paragrafo 4.4)

Patologie cardiache

Tachicardia, palpitazioni

Angina pectoris in pazienti con malatti a coronar ica pre-esistent e;

aggrava mento o ricomp arsa dell’an gina pectoris (vedere paragra fo 4.4).

fibrillazione atriale.

Patologie vascolari

Arrossamento, ipotensione posturale*

Patologie respiratorie,

toraciche e mediastiniche

Rinite

Patologie gastrointestinali

Dolore addominale, nausea, dispepsia,

Diarrea, bocca secca

Vomito

Patologie epatobiliari

Danno epatocellulare, colestasi epatica

Patologie della pelle e del tessuto sottocutaneo

Eruzione (orticaria, esantema), prurito

Angioe dema

Patologie renali e urinarie

Incontinenza urinaria

Patologie dell’apparato

riproduttivo e della

mammella

Priapismo

Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione

Astenia, malessere

Dolore toracico

edema, vampate,

sudorazione

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Documento reso disponibile da AIFA il 07/03/2021

* all’inizio del trattamento, con dosi troppo alte o dopo una breve interruzione del trattamento.

Segnalazione delle reazioni avverse sospette

La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo.

4.9 sovradosaggio

Sintomi

Ipotensione, tachicardia riflessa.

Gestione

In caso di sovradosaggio il paziente deve essere ospedalizzato, mantenuto in posizione supina e deve essergli praticato un trattamento convenzionale per l’ipotensione. In caso di ipotensione significativa, l’antidoto appropriato è un vasocostrittore che agisca direttamente sulla muscolatura liscia vasale.

Deve essere considerata la lavanda gastrica e/o la somministrazione di carbone attivo.

A causa dell'elevato grado di legame alle proteine plasmatiche, l'alfuzosina è difficilmente dializzabile.

5.0 PROPRIETA' FARMACOLOGICHE

5.1 proprietà farmacodinamiche

Categoria farmacoterapeutica: medicinale utilizzato nell’ipertrofia prostatica benigna, antagonisti dei recettori alfa adrenergici.

Codice ATC: G04CA01

Meccanismo d’azione

L'alfuzosina, che è un racemato, è un derivato chinazolinico, attivo per via orale, che blocca in modo selettivo i recettori alfa1-adrenergici post-sinaptici.

Effetti farmacodinamici

Gli studi farmacologici in vitro hanno confermato la selettività dell'alfuzosina per i recettori alfa1-adrenergici, situati a livello della prostata, del trigono vescicale e dell'uretra prostatica.

Efficacia e sicurezza clinica

Ipertrofia prostatica benigna (BPH)

I sintomi clinici dell’ipertrofia prostatica benigna non sono correlati solo con le dimensioni della prostata, ma anche con gli impulsi nervosi simpaticomimetici che, stimolando i recettori alfa post-

Documento reso disponibile da AIFA il 07/03/2021

sinaptici, aumentano il tono dei muscoli lisci del tratto urinario inferiore. Il trattamento con alfuzosina rilascia questi muscoli lisci migliorando in tal modo il flusso urinario.

L’evidenza clinica dell’uroselettività è stata dimostrata dall’efficacia clinica e dal favorevole profilo di sicurezza nei pazienti trattati con l’alfuzosina, inclusi gli anziani ed i pazienti con ipertensione. Tuttavia l’alfuzosina può causare moderati effetti anti-ipertensivi.

Nell’uomo, l’alfuzosina migliora lo svuotamento idrico, riducendo il tono muscolare dell’uretra e la resistenza al flusso dalla vescica, rendendone più facile lo svuotamento.

In studi controllati verso placebo condotti su pazienti affetti da ipertrofia prostatica benigna, l’alfuzosina ha:

aumentato significativamente, mediamente del 30%, il picco di flusso urinario (Qmax) in pazienti con Qmax < 15 ml/sec. Tale miglioramento si osserva sin dalla prima somministrazione. ridotto significativamente la pressione detrusoriale ed aumentato il volume di urina, associato ad un forte desiderio di urinare. ridotto significativamente il volume urinario residuo.

Questi effetti urodinamici favorevoli hanno indotto un miglioramento dei sintomi a carico delle basse vie urinarie ad esempio sintomi relativi sia al riempimento (irritativi) che allo svuotamento (ostruttivi), come è stato chiaramente dimostrato.

Ritenzione urinaria acuta (AUR) correlata a BPH

L’alfuzosina ha dimostrato di aumentare le possibilità di successo della minzione spontanea in un primo episodio di ritenzione urinaria acuta (AUR) correlata a BPH e nei successivi sei mesi dopo tale episodio, riducendo la necessità di un intervento chirurgico.

In uno studio controllato con placebo in doppio cieco che includeva 357 pazienti, l'alfuzosina 10 mg al giorno ha aumentato il tasso di successo della minzione spontanea dopo la rimozione del catetere negli uomini sopra i 65 anni.

88 pazienti (56.1%) nel gruppo dell’alfuzosina ha urinato, mentre 30 pazienti (35,7%) nel trattamento con placebo ha urinato (p = 0,003).

165 pazienti che hanno raggiunto la minzione con successo durante la prima fase sono stati inclusi nella seconda fase e sono stati riesaminati: l’alfuzosina ha ridotto il rischio di un intervento chirurgico (sia chirurgia d’emergenza a causa di recidiva di AUR o sia chirurgia non di emergenza) rispetto al placebo, con una riduzione del rischio rispettivamente del 61%, 52% e 29% a 1, 3 e 6 mesi di trattamento con alfuzosina.

Popolazione pediatrica

Alfuzosina Mylan Generics non è indicata per l'uso nella popolazione pediatrica (vedere paragrafo 4.2).

L’efficacia di alfuzosina cloridrato non è stata dimostrata in due studi condotti in 197 pazienti da 2 a 16 anni di età con un elevata pressione detrusionale minima al punto di fuga (LPP ≥ 40 cm H2O) di origine neurologica. I pazienti sono stati trattati con alfuzosina cloridrato 0,1 mg / kg / die o 0,2 mg / kg / die utilizzando adatte formulazioni pediatriche.

Documento reso disponibile da AIFA il 07/03/2021

5.2 proprietà farmacocinetiche

Assorbimento

La concentrazione massima plasmatica è raggiunta 9 ore dopo la somministrazione.

Gli studi hanno dimostrato che si ottengono profili farmacocinetici consistenti quando il prodotto è somministrato dopo un pasto.

Dopo la prima dose (a stomaco pieno) la concentrazione plasmatica massima media è di 7,72 ng/ml, l’AUCinf 127 ng x ora/ml (a stomaco pieno)e tmax 6,69 ora (a stomaco pieno). In condizioni di stato stazionario (a stomaco pieno), l’AUC media nell’intervallo tra le dosi (AUCτ) è di 194(SD = 75) ng x ora /ml, la Cmax 13,6 (SD= 5.6) ng/ml e la Cmin 3,1 (SD= 1.6) ng/ml.

Distribuzione

Il legame con le proteine plasmatiche è di circa il 90%. Il volume di distribuzione dell’alfuzosina in volontari sani è di 2.5 l/kg. E’ stato dimostrato che si distribuisce preferenzialmente nella prostata rispetto al plasma.

Biotrasformazione

L’alfuzosina è metabolizzata in maniera estesa dal fegato (attraverso varie vie).

Nessuno dei metaboliti è farmacologicamente attivo.

Interazioni metaboliche: l’isoforma CYP3A è il principale enzima epatico coinvolto nel metabolismo dell’alfuzosina (vedere paragrafo 4.5)

Eliminazione

L’emivita apparente di eliminazione è di circa 9.1 ore. I metaboliti dell’alfazusina vengono eliminati per escrezione renale e probabilmente anche per via biliare. Il 75–91% di una dose orale viene escreto nelle feci, il 35% in forma immodificata ed il rimanente come metaboliti, il che indica un certo grado di escrezione biliare. Circa il 10% della dose viene escreto nelle urine in forma immodificata.

Linearità/ Non linearità

L’alfuzosina ha proprietà farmacocinetiche lineari entro l’intervallo terapeutico.

Compromissione renale o epatica

Rispetto ai soggetti con funzionalità renale normale, i valori medi della Cmax e dell’AUC sono moderatamente aumentati nei pazienti con compromissione renale, senza modifiche dell’emivita apparente di eliminazione. Questo cambiamento nel profilo farmacocinetico non è considerato clinicamente rilevante con una clearance della creatinina > 30 ml / min.

In pazienti con grave insufficienza epatica l’emivita è prolungata. Il picco della concentrazione plasmatica è raddoppiato e la biodisponibilità aumentata rispetto a quelle di volontari sani giovani.

Pazienti anziani

La Cmax e l’AUC non aumentano in pazienti anziani rispetto a volontari sani di mezza età.

5.3 dati preclinici di sicurezza

I dati pre-clinici non rivelano rischi particolari per l’uomo sulla base di studi convenzionali di sicurezza farmacologica, tossicità a dosi ripetute, genotossicità, potenziale cancerogeno, tossicità riproduttiva.

Documento reso disponibile da AIFA il 07/03/2021

6.0 informazioni farmaceutiche

6.1 Eccipienti

Lattosio monoidrato, Ipromellosa, Povidone K25, Magnesio stearato

6.2 incompatibilità

Non pertinente.

6.3 periodo di validità

4 anni

6.4 Precauzioni particolari per la conservazione

Non conservare a temperatura superiore ai 30 °C.

6.5 Natura e contenuto

Blister PVC/PVDC-alluminio.

10, 20, 30, 50, 60, 60×1, 90, 100 compresse.

E’ possibile che non tutte le confezioni siano commercializzate.

6.6 Precauzioni particolari per lo smaltimento

Nessuna istruzione particolare.

Il prodotto non utilizzato ed i rifiuti derivati da tale medicinale devono essere smaltiti in conformità alla normativa locale vigente.

7.0 TITOLARE DELL'AUTORIZZAZIONE ALL'IMMISSIONE IN COMMERCIO

Mylan S.p.A.

Via Vittor Pisani 20

20124 Milano – Italia

8.0 NUMERO DI AUTORIZZAZIONE ALL'IMMISSIONE IN COMMERCIO

10 mg compresse a rilascio prolungato 10 compresse in blister PVC/PVDC/AL AIC n.037413010

10 mg compresse a rilascio prolungato 20 compresse in blister PVC/PVDC/AL AIC n.037413022

10 mg compresse a rilascio prolungato 30 compresse in blister PVC/PVDC/AL AIC n.037413034

10 mg compresse a rilascio prolungato 50 compresse in blister PVC/PVDC/AL AIC n.037413046

10

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10 mg compresse a rilascio prolungato 60 compresse in blister PVC/PVDC/AL AIC n.037413059

10 mg compresse a rilascio prolungato 60X1 compresse in blister PVC/PVDC/AL AIC n.037413061

10 mg compresse a rilascio prolungato 90 compresse in blister PVC/PVDC/AL AIC n.037413073

10 mg compresse a rilascio prolungato 100 compresse in blister PVC/PVDC/AL AIC n.037413085