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ACTIFED DECONGESTIONANTE - riassunto delle caratteristiche del prodotto

Contiene principio attivo:

Dostupné balení:

Riassunto delle caratteristiche del prodotto - ACTIFED DECONGESTIONANTE

1. denominazione del medicinale

ACTIFED DECONGESTIONANTE „1 mg/ml SPRAY NASALE, SOLUZIONE“

2. composizione qualitativa e quantitativa

Xilometazolina cloridrato 1 mg in 1 ml di soluzione

Ogni spruzzo-dose (140µl) contiene 140 µg di xilometazolina cloridrato

Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.

3. forma farmaceutica

Spray nasale, soluzione.

Soluzione da chiara a leggermente opalescente incolore o lievemente giallognola.

4. informazioni cliniche

4.1

Trattamento sintomatico temporaneo della congestione nasale dovuta a rinite o sinusite.

4.2

Per uso nasale.

Adulti e ragazzi al di sopra dei 12 anni:

Un'erogazione in ciascuna narice non più di tre volte al giorno. Questo medicinale deve essere usato per massimo 7 giorni, salvo diversa prescrizione medica.

Per ridurre al minimo il rischio di infezioni, il prodotto non deve essere utilizzato da più di una persona e il beccuccio deve essere pulito dopo ogni uso

Bambini

ACTIFED DECONGESTIONANTE è controindicato nei bambini al di sotto dei 12 anni (vedere paragrafo 4.3).

Anziani

Stesso dosaggio degli adulti.

4.3

ACTIFED DECONGESTIONANTE non deve essere utilizzato:

- in pazienti con ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1

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– in pazienti con elevata pressione intraoculare, in particolare in presenza di glaucoma ad angolo stretto

– in pazienti con infiammazione „secca“ della mucosa nasale (Rinite secca )

– nei bambini di età inferiore a 12 anni

– dopo ipofisectomia transfenoidale o altro intervento chirurgico transnasale / transorale con esposizione della dura madre

– in pazienti in cura con inibitori della monoaminossidasi (IMAO) o che hanno utilizzato questi farmaci nelle precedenti 2 settimane, o in pazienti che assumono altri prodotti medicinali con potenziale effetto ipertensivo

– in pazienti con rinite atrofica o vasomotoria

4.4

La xilometazolina, come altri medicinali appartenenti alla stessa categoria farmacologica, deve essere somministrata con cautela in pazienti con marcata reazione alle sostanze simpatomimetiche. L'uso di sostanze di questo tipo può causare in tali pazienti una serie di disturbi, quali insonnia, vertigini, tremori, aritmia o rialzo pressorio.

È necessaria particolare cautela in caso di pazienti affetti da patologie cardiovascolari, ipertensione, ipertiroidismo o diabete, come anche in caso di pazienti con ipertrofia prostatica e feocromocitoma. I pazienti con sindrome del QT lungo trattati con xilometazolina possono essere esposti a un maggior rischio di aritmie ventricolari gravi.

In caso di trattamento prolungato con xilometazolina, con la sospensione della terapia talvolta si osserva la ricomparsa dei sintomi della rinite e dell'edema della membrana mucosa. In questi casi, può trattarsi anche del cosiddetto fenomeno di „rebound“ causato dal medicinale stesso, che progredisce fino all'edema cronico e all'atrofia della mucosa nasale (Rinite medicamentosa e Rinite secca). Per evitare ciò, la durata del trattamento deve essere la più breve possibile (vedere paragrafo 4.2). Le infiammazioni nasali e paranasali di origine batterica devono essere trattate in maniera appropriata. Per il trattamento della rinite allergica, questo prodotto può essere usato solo temporaneamente come terapia di supporto.

4.5

L'uso del prodotto non è raccomandato in concomitanza con farmaci antidepressivi triciclici o tetraciclici o farmaci inibitori delle monoaminossidasi (IMAO), o nelle due settimane successive all'uso di inibitori MAO.

4.6

Non vi sono dati riguardo al passaggio trans-placentare di xilometazolina, né alla sua secrezione nel latte materno. A causa del potenziale effetto sistemico di costrizione vascolare, in gravidanza questo medicinale non deve essere usato. Durante l'allattamento questo medicinale deve essere usato con cautela in quanto non è noto se il principio attivo venga o meno trasferito nel latte materno.

4.7

Se usata correttamente, la xilometazolina non risulta avere alcuna influenza sull'abilità di guidare o usare macchinari.

4.8

Gli effetti indesiderati di questo medicinale più frequentemente segnalati sono pizzicore o bruciore di naso e gola e secchezza della mucosa nasale.

In base alla loro frequenza, gli effetti indesiderati sono stati divisi nelle seguenti categorie:

Molto comune ≥1/10

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Comune

Non comune

Raro

Molto raro

Non nota

da ≥1/100 a <1/10

da ≥1/1000 a <1/100

da ≥1/10.000 a <1/1000

<1/10.000 comprese segnalazioni isolate

la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili

Comune

Raro

Non nota

Disturbi del Sistema immunitario

Reazioni allergiche sistemiche

Distrurbi psichiatrici

Nervosismo, insonnia

Patologia del Sistema nervoso

Cefalea, capogiri

Patologie dell’occhio

Disturbi visivi transitori

Patologie cardiache

Palpitazione

Patologie vascolari

Rialzo pressorio

Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche

Pizzicore e bruciore di naso e gola e secchezza della mucosa nasale

Effetto rebound, Epistassi

Patologie gastrointestinali

Nausea

Segnalazione delle reazioni avverse sospette

La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo.

4.9

Essendo un'imidazolina, il sovradosaggio sistemico di xilometazolina può causare una vasta gamma di sintomi riferibili alla stimolazione o depressione cardiaca e del sistema nervoso.

I casi di sovradosaggio risultano collegati principalmente all'uso del medicinale nei bambini. Tra i sintomi di intossicazione segnalati figurano paralisi grave del sistema nervoso centrale, sedazione, bocca secca e sudorazione, come anche sintomi provocati dalla stimolazione del sistema nervoso simpatico (tachicardia, polso irregolare e rialzo pressorio). Una goccia (singola dose) della preparazione di xilometazolina per uso negli adulti (1 mg/ml) somministrata per via intranasale ha causato uno stato di coma di 4 ore in un neonato di 15 giorni. Durante il follow-up, il neonato è completamente guarito.

Il trattamento dell'intossicazione è nosotropico e può comprendere somministrazione di carbone, lavanda gastrica e inalazione di ossigeno. Per ridurre la pressione sanguigna vengono somministrati lentamente 5 mg di fentolamina in soluzione salina per via intravenosa o 100 mg per via orale. Se necessario, vengono somministrati antipiretici e anticonvulsivi. È controindicato l'uso di sostanze vasopressorie.

5. proprietà farmacologiche

5.1

Categoria farmacoterapeutica: Preparazioni per uso nasale, Simpatomimetici, non associati

Codice ATC: R01AA07.

La xilometazolina è un derivato dell'imidazolo che produce un effetto simpatomimetico. La xilometazolina nebulizzata sulla mucosa nasale induce immediatamente una costrizione durevole dei vasi sanguigni del naso

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con conseguente riduzione dell'ostruzione della cavità nasale.

Questo effetto può essere prodotto attraverso la stimolazione diretta dei recettori alfa postsinaptici. La xilometazolina non risulta produrre alcun effetto sui recettori beta adrenergici.

Nel trattamento della rinite allergica, la xilometazolina nebulizzata nel naso è indicata solo per un uso temporaneo o per facilitare la somministrazione di altri medicinali con effetto topico sulla mucosa nasale.

I sintomi di rebound (edema della mucosa del naso e ostruzione nasale) che talvolta si accompagnano all'uso di lungo termine possono essere causati dall'effetto del medicinale di stimolazione dei recettori alfa 2 presinaptici e di riduzione del rilascio di noradrenalina. Con i farmaci vasocostrittori, i sintomi di rebound compaiono solitamente dopo 2–3 settimane di trattamento continuato, ma durante i test la xilometazolina è stata somministrata a soggetti sani anche per 6 settimane senza che comparisse alcun gonfiore delle mucose, né tachifilassi.

In vitro , la xilometazolina è risultata compromettere la funzionalità delle cinociglia, ma questo effetto non è permanente.

ACTIFED DECONGESTIONANTE contiene, tra l'altro, acido ialuronico (in forma di sodio ialuronato), che produce un effetto idratante sulle mucose del naso.

5.2

Nell'uso topico, i primi effetti di vasocontrizione possono essere osservati in pochi minuti dalla somministrazione del farmaco. L'effetto di riduzione dell'ostruzione nasale dura circa 6–8 ore. Se il prodotto viene usato e dosato in modo corretto, il suo passaggio nel circolo sistemico è assolutamente trascurabile. Tuttavia, in caso di dosaggio elevato e se ingerito, possono verificarsi l'assorbimento del prodotto e i conseguenti effetti sistemici. Sono pochi i dati disponibili riguardanti la distribuzione, il metabolismo o la secrezione della xilometazolina nell'organismo dell'uomo.

5.3

Assenza di dati essenziali riguardanti la sicurezza clinica.

6. caratteris­tiche farmaceutiche

6.1

Sodio ialuronato

Sorbitolo (E420)

Glicerolo (E422)

Sodio diidrogeno fosfato diidrato

Disodio fosfato diidrato

Sodio Cloruro

Acqua per preparazioni iniettabili

6.2

Non applicabile.

6.3

2 anni.

Dopo l'apertura, ACTIFED DECONGESTIONANTE non deve essere usato per più di 12 mesi.

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Non usare dopo la data di scadenza indicata sulla confezione.

6.4

Non conservare a temperatura superiore ai 25°C.

6.5

Flacone HDPE di colore bianco contenente 10 ml di spray nasale, soluzione con sistema di pompaggio 3K, rivestimento in plastica, scatola di cartone.

6.6

Nessuna istruzione particolare

7.

Johnson & Johnson S.p.A. Via Ardeatina Km 23,500– 00071 Santa Palomba Pomezia (Roma)

8.

AIC 040282016 “1 mg/ml spray nasale, soluzione“ 1 flacone HDPE da 10 ml