Riassunto delle caratteristiche del prodotto - ACICLOVIR AUROBINDO
1.
ACICLOVIR AUROBINDO 5% Crema.
2.
Ogni 100 grammi di crema contengono 5 g di aciclovir
Eccipiente con effetti noti: para-idrossibenzoati 1 mg. Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.
3.
Crema
4. informazioni cliniche
4.1.
Trattamento delle infezioni cutanee da Herpes Simplex quali: Herpes dei genitali primario o ricorrente ed Herpes delle labbra.
4.2.
Posologia
ACICLOVIR AUROBINDO crema deve essere applicato 5 volte al giorno ad intervalli di circa 4 ore.
ACICLOVIR AUROBINDO crema deve essere applicato sulle lesioni o sulle zone dove queste stanno sviluppandosi il più precocemente possibile dopo l'inizio dell'infezione. E' particolarmente importante iniziare il trattamento di episodi ricorrenti durante la fase in cui sono presenti i sintomi che precedono l’instaurarsi della condizione patologica (prodromi) o al primo apparire delle lesioni. Il trattamento deve continuare per almeno 5 giorni e fino ad un massimo di 10 se non si é avuta guarigione.
4.3.
Aciclovir crema è controindicato nei pazienti con ipersensibilità nota all’aciclovir, al valaciclovir, al glicole propilenico o ad uno qualsiasi degli eccipienti di aciclovir crema.
Generalmente controindicato in gravidanza e nell’allattamento (vedi punto 4.6).
4.4.
Aciclovir crema non è raccomandato per uso oftalmico, né é consigliabile l'applicazione sulle membrane mucose della bocca, dell’occhio e o della vagina, dato che può provocare irritazione. Particolare cautela dovrà essere adottata per evitare l’applicazione accidentale nell’occhio.
Documento reso disponibile da AIFA il 04/04/2021
Nei pazienti gravemente immunocompromessi (pazienti con AIDS o pazienti con trapianto del midollo osseo) dovrebbe essere considerata la somministrazione di aciclovir nelle formulazioni orali. Tali pazienti devono essere consigliati di visitare il proprio medico per il trattamento di qualunque infezione.
L'uso specie se prolungato del prodotto può dare luogo a fenomeni di sensibilizzazione, ove ciò accada occorre interrompere il trattamento e consultare il medico curante.
Il prodotto contiene para-idrossi-benzoati che possono provocare reazioni allergiche generalmente di tipo ritardato.
4.5.
Non sono state identificate interazioni clinicamente significative.
4.6.
Fertilità
Vedere Studi clinici nel paragrafo 5.3.
Gravidanza
L’uso di aciclovir deve essere preso in considerazione solo quando i potenziali benefici superano qualunque rischio sconosciuto tuttavia l’esposizione sistemica ad aciclovir crema somministrato per via topica è molto bassa. (vedere paragrafo 5.3).
Un registro relativo all'impiego di aciclovir in gravidanza ha fornito dati sugli esiti della gravidanza nelle donne esposte alle varie formulazioni del prodotto dopo la commercializzazione. Tali osservazioni non hanno mostrato un aumento nel numero di anomalie alla nascita tra i soggetti esposti al farmaco in confronto alla popolazione generale e tutti i difetti riscontrati alla nascita non mostravano alcuna particolarità o caratteristiche comuni tali da suggerire una causa unica.
La somministrazione per via sistemica di aciclovir in tests standards accettati a livello internazionale, non ha prodotto effetti embriotossici o teratogeni nei conigli, ratti o topi.
In una prova sperimentale non compresa nei classici tests di teratogenesi si sono osservate anormalità del feto dopo dosi sottocutanee di aciclovir così elevate da produrre effetti tossici nella madre. La rilevanza clinica di questi risultati è incerta.
Allattamento
Dati limitati sull’uomo mostrano che il farmaco passa nel latte materno a seguito della somministrazione per via sistemica. Tuttavia, la dose ricevuta da un lattante a seguito dell’uso di aciclovir crema da parte della madre dovrebbe essere insignificante.
Documento reso disponibile da AIFA il 04/04/2021
4.7.
Non sono noti effetti negativi dell’ Aciclovir AUROBINDO sulla capacità di guidare veicoli e sull'uso di macchinari.
4.8.
La seguente convenzione e' stata impiegata per la classificazione degli effetti indesiderati in termini di frequenza: molto comune ≥ 1/10, comune ≥ 1/100 e <1/10, non comune ≥ 1/1000 e <1/100, raro ≥ 1/10.000 e <1/1000, molto raro <1/10.000.
I dati provenienti da studi clinici sono stati utilizzati per assegnare le categorie di frequenza agli effetti indesiderati osservati durante gli studi clinici con aciclovir 3 % unguento oftalmica. A causa della natura degli eventi avversi osservati, non è possibile determinare in maniera univoca quali eventi siano correlati alla somministrazione del farmaco e quali siano correlati alla malattia stessa. I dati delle segnalazioni spontanee sono stati usati come base per determinare la frequenza di quegli eventi osservati durante la fase di commercializzazione
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo
Non comune:
– Bruciore transitorio o dolore acuto a seguito dell’applicazione di aciclovir crema;
– Moderata secchezza o desquamazione della pelle
– Prurito
Raro:
– Eritema. Dermatite da contatto a seguito dell’applicazione. I testi di sensibilità che sono stati eseguiti hanno dimostrato che le sostanze responsabili erano, per la maggior parte delle volte, i componenti della crema piuttosto che l’aciclovir
Disturbi del sistema immunitario
– Molto raro: Reazioni di ipersensibilità immediata che includono angioedema ed orticaria
Segnalazione delle reazioni avverse sospette
La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo .
4.9.
Documento reso disponibile da AIFA il 04/04/2021
Anche nel caso venga ingerito l'intero contenuto di un tubo di crema contenente 500 mg di aciclovir, non si dovrebbero attendere effetti indesiderati,
dato che dosi singole di 600 mg e dosi giornaliere fino a 3600 mg sono state somministrate per via orale senza che si riscontrassero effetti indesiderati. Dosi singole endovena fino a 80 mg/kg sono state somministrate accidentalmente senza effetti collaterali.
In ogni caso un eventuale eccesso di Aciclovir può essere allontanato dal sangue mediante dialisi.
5. PROPRIETA' FARMACOLOGICHE
5.1
D06BB03 antivirali per uso topico
L'Aciclovir è un antivirale altamente attivo, in vitro, contro i virus Herpes simplex tipo 1 e 2 e Varicella zoster. La tossicità per le cellule ospiti è scarsa. Una volta entrato nella cellula infettata dall'Herpes, l'Aciclovir viene trasformato nel composto attivo: Aciclovir tri-fosfato. Il primo stadio del processo di fosforilazione è dipendente dalla Timidina chinasi codificata dal virus. L'Aciclovir tri-fosfato agisce sia come substrato che come inibitore della DNA-polimerasi virale bloccando il proseguimento della sintesi del DNA virale senza interferire con i normali processi cellulari.
5.2
Dopo applicazione di formulazioni dermatologiche di Aciclovir al 5 % 4–6 volte/die per 7 gg sulla pelle integra o con manifestazioni erpetiche, non sono state rilevate nell’uomo quantità misurabili di farmaco sia nelle urine che nel plasma.
5.3
La DL50 (orale) nel topo é > 10.000 mg/kg; nel ratto é > 20.000 mg/kg
Fertilità
In ratti e cani sono stati riportati effetti tossici reversibili sulla spermatogenesi solo a dosaggi sistemici notevolmente superiori a quelli terapeutici. Studi su due generazioni nel topo non hanno evidenziato effetti dell'Aciclovir, somministrato per via orale, sulla fertilità. Non sono disponibili
dati relativi agli effetti di Aciclovir in crema sulla fertilità della donna.
Aciclovir in compresse non ha dimostrato di avere effetto sul numero, la morfologia e la motilità degli spermatozoi nell'uomo.
Embriotossicità/teratogenicità
Documento reso disponibile da AIFA il 04/04/2021
In test convenzionali, accettati internazionalmente, la somministrazione sistemica di Aciclovir non ha prodotto effetti embriotossici o teratogeni nei conigli, ratti o topi.
In una prova sperimentale non compresa nei classici test di teratogenesi si sono osservate anormalità del feto dopo dosi sottocutanee di Aciclovir così elevate da produrre effetti tossici nella madre. La rilevanza clinica di questi risultati é incerta.
Dati limitati, nella specie umana, indicano che il farmaco si ritrova nel latte materno dopo somministrazione sistemica.
Mutagenicità
I risultati di un ampio numero di test di mutagenesi in vitro ed in vivo indicano che l'Aciclovir non comporta rischi genetici per l'uomo.
Cancerogenesi
In studi a lungo termine sul ratto e sul topo, l'Aciclovir non è risultato cancerogeno.
6. informazioni farmaceutiche
6.1.
Tefose 1500
Glicerina
Acido stearico
Paraffina liquida
Metile-para-idrossibenzoato
Acqua depurata.
6.2.
Non pertinente
6.3.
3 anni
6.4.
Conservare a temperatura non superiore a 25°C.
6.5.
Crema al 5% – tubo da 10 g e da 3g.
6.6.
Nessuna istruzione in particolare
7.
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AUROBINDO PHARMA (ITALIA) S.R.L.
VIA SAN GIUSEPPE n. 102, SARONNO (VA)
8.
ACICLOVIR AUROBINDO 5% crema – tubo 10g AIC n. 036035020
ACICLOVIR AUROBINDO 5% crema – tubo 3g AIC n. 036035044
9.
1.
ACICLOVIR AUROBINDO 800 mg COMPRESSE
ACICLOVIR AUROBINDO 400 mg/5 ml SOSPENSIONE ORALE
2.
ACICLOVIR AUROBINDO 800 mg COMPRESSE
Ogni compressa contiene 800 mg di aciclovir.
ACICLOVIR AUROBINDO 400 mg/5 ml SOSPENSIONE ORALE
5 ml di sospensione contengono 400 mg di aciclovir.
Eccipienti con effetti noti: sorbitolo. metil p-idrossibenzoato, propil p-idrossibenzoato
Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1
3.
Compresse
Sospensione orale.
4.
ACICLOVIR AUROBINDO è indicato per:
– il trattamento delle infezioni da virus Herpes Simplex della pelle e delle mucose, compreso l'Herpes Genitalis primario e ricorrente (escluse le infezioni neonatali da Herpes simplex e le infezioni gravi da Herpes simplex in bambini immuno-compromessi);
– la soppressione delle recidive da Herpes Simplex nei pazienti immuno-competenti;
– la profilassi delle infezioni da Herpes Simplex nei pazienti immuno-compromessi;
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– il trattamento dell'Herpes Zoster.
4.2.
Posologia
200 mg (2,5 ml di sospensione orale) 5 volte al giorno ad intervalli di circa 4 ore, omettendo la dose notturna.
Il trattamento va continuato per 5 giorni, ma può rendersi necessario un prolungamento nei casi di infezioni primarie gravi.
Nei pazienti immuno-compromessi (per es. dopo un trapianto midollare) o nei pazienti con un diminuito assorbimento intestinale, il dosaggio può essere raddoppiato a 400 mg utilizzando mezza compressa o 5 ml della sospensione, in alternativa, può essere valutata l'opportunità di una somministrazione del farmaco per via endovenosa.
La terapia va iniziata prima possibile e nel caso di infezioni ricorrenti, preferibilmente durante la fase prodromica od all'apparire delle prime lesioni.
200 mg (2,5 ml di sospensione orale) 4 volte al giorno ad intervalli di 6 ore.
Molti pazienti possono essere trattati con successo con la somministrazione di 400 mg (corrispondenti a mezza compressa o 5 ml di sospensione orale) 2 volte al giorno ad intervalli di 12 ore.
Possono risultare efficaci anche dosaggi di 200 mg (2,5 ml di sospensione orale), 3 volte al giorno ad intervalli di 8 ore o 2 volte al giorno ad intervalli di 12 ore.
In alcuni pazienti si possono verificare recidive dell'infezione con una dose totale giornaliera di 800 mg.
La terapia dovrebbe essere interrotta periodicamente ad intervalli di 6 o 12 mesi, per poter osservare eventuali mutamenti nella storia naturale
della malattia
200 mg (2,5 ml di sospensione orale) 4 volte al giorno ad intervalli di 6 ore.
Nei pazienti gravemente immuno-compromessi (per es. dopo un trapianto midollare) o nei pazienti con un diminuito assorbimento intestinale il dosaggio può essere raddoppiato a 400 mg corrispondenti a mezza compressa o 5 ml della sospensione o in alternativa può essere valutata l'opportunità di una somministrazione del farmaco per via endovenosa.
La durata della profilassi va considerata in relazione con quella del periodo di rischio.
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Salvo diversa prescrizione medica, si consigliano 800 mg (corrispondenti ad 1 compressa o a 10 ml di sospensione orale) 5 volte al giorno ad intervalli di circa 4 ore omettendo la dose notturna. Il trattamento deve essere continuato per 7 giorni.
Nei pazienti gravemente immuno-compromessi (per es. dopo un trapianto midollare) o nei pazienti con diminuito assorbimento intestinale, può essere valutata l'opportunità di una somministrazione del farmaco per via endovenosa.
La terapia va iniziata subito dopo la comparsa dell'infezione, infatti il trattamento ottiene risultati migliori se instaurato all'apparire delle prime lesioni.
Per il trattamento delle infezioni da Herpes Simplex e per la profilassi delle stesse negli immunocompromessi, nei bambini di età superiore a 2 anni il dosaggio è simile a quello degli adulti. Sotto i due anni il dosaggio è ridotto della metà.
Per il trattamento della varicella, nei bambini di età superiore ai 6 anni il dosaggio è di 800 mg in compresse o 10 ml di sospensione 4 volte al giorno; in quelli di età compresa fra 2 e 6 anni il dosaggio è di 400 mg in compresse o 5 ml di sospensione 4 volte al giorno. Il prodotto non va somministrato nei bambini di età inferiore a 2 anni, non essendo stata stabilita l'efficacia e sicurezza d'impiego in questa fascia di età. La somministrazione di 20 mg/kg di peso corporeo (non superando gli 800 mg) 4 volte al giorno, permette un adattamento posologico più preciso. Il trattamento deve essere continuato per 5 giorni.
Non sono disponibili dati specifici circa la soppressione delle infezioni da Herpes simplex od il trattamento dell'Herpes zoster nei bambini immunocompetenti.
Per il trattamento dell'Herpes zoster nei bambini con funzione immunitaria compromessa andrà presa in considerazione la somministrazione del farmaco per via endovenosa.
Nell'anziano la clearance totale diminuisce con il diminuire della clearance della creatinina associato all'avanzare dell'età. Negli anziani deve essere considerata la possibilità di compromissione renale e il dosaggio deve essere modificato di conseguenza (vedere Dosaggio con compromissione renale di seguito riportato).
Deve essere mantenuta un’adeguata idratazione nei pazienti anziano che assumono elevate dosi orali di aciclovir.
Si raccomanda cautela nel somministrare aciclovir nei pazienti con funzionalità renale compromessa
Deve essere mantenuta un’adeguata idratazione.
Nel trattamento delle infezioni da Herpes Simplex, in pazienti con ridotta funzionalità renale la posologia orale raccomandata non dovrebbe causare un accumulo di Aciclovir al di sopra dei livelli ritenuti accettabili per la somministrazione del farmaco per via endovenosa. Nella gestione
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delle infezioni da Herpes Simplex in pazienti con danno renale grave (clearance della creatinina inferiore a 10 ml/min), si raccomanda di aggiustare il dosaggio dell’aciclovir a 200 mg, 2 volte al giorno ad intervalli approssimativamente di 12 ore.
Nel trattamento delle infezioni da Herpes Zoster si raccomanda l’aggiustamento del dosaggio dell’aciclovir a 800 mg somministrati 2 volte al giorno ad intervalli di circa 12 ore, in pazienti con danno renale grave (clearance della creatinina inferiore a 10 ml/min); ed a 800 mg di aciclovir 3 volte al giorno, ad intervalli di circa 8 ore, in pazienti con danno renale moderata (clearance della creatinina 10–25 ml/min).
4.3.
Aciclovir compresse e sospensione orale sono controindicati nei pazienti con ipersensibilità nota all’aciclovir, al valaciclovir o ad uno qualsiasi degli eccipienti. elencati al paragrafo 6.1.
Generalmente controindicato in gravidanza e nell’allattamento (vedi punto 4.6).
4.4.
Aciclovir è eliminato per mezzo della clearance renale, pertanto la dose deve essere ridotta nei pazienti con dannorenale (vedi paragrafo 4.2). E' probabile che i pazienti anziani abbiano una funzionalità renale ridotta e pertanto in tale gruppo di pazienti si deve considerare la necessità di una riduzione della dose. Sia i pazienti anziani che i pazienti con danno renale sono ad aumentato rischio di sviluppo di effetti collaterali a livello neurologico e devono essere attentamente controllati per la comparsa di questi effetti. Nei casi segnalati queste reazioni sono state generalmente reversibili una volta sospeso il trattamento (vedi paragrafo 4.8).
Trattamenti prolungati o ripetuti di aciclovir in pazienti gravemente immunocompromessi possono causare la selezione di ceppi virali con ridotta suscettibilità, che possono non rispondere al trattamento continuato con aciclovir (vedi paragrafo 5.1).
ACICLOVIR AUROBINDO 400 mg/5 ml SOSPENSIONE ORALE contiene sorbitolo: i pazienti affetti da rari problemi ereditari di intolleranza al fruttosio, non devono assumere questo medicinale.
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ACICLOVIR AUROBINDO 400 mg/5 ml SOSPENSIONE ORALE contiene metil p-idrossibenzoato, propil p-idrossibenzoato: possono provocare reazioni allergiche, (anche ritardate).
4.5.
Aciclovir viene principalmente eliminato immodificato nelle urine attraverso secrezione tubulare renale attiva. Qualsiasi farmaco somministrato contemporaneamente in grado di competere con questo meccanismo può far aumentare le concentrazioni plasmatiche di aciclovir.
Probenecid e cimetidina
Il probenecid e la cimetidina attraverso questo meccanismo determinano un aumento dell'AUC di aciclovir attraverso questo meccanismo e quindi ne diminuiscono la clearance renale.
Micofenolato mofetil
Analogamente la concomitante somministrazione di aciclovir e di micofenolato mofetil, un
agente immunosoppressivo usato nei pazienti sottoposti a trapianto, determina un aumento dell'AUC sia dell'aciclovir che del metabolita inattivo del mofetil micofenolato. Ciò nonostante non e' necessario alcun aggiustamento del dosaggio in considerazione dell'ampio indice terapeutico di aciclovir.
Teofillina
Uno studio sperimentale condotta su 5 soggetti maschi indica che la terapia concomitante con aciclovir aumenta l’AUC della teofillina totale somministrata di circa il 50%. Si raccomanda di misurare le concentrazioni plasmatiche durante la terapia concomitante con aciclovir.
Tuttavia, nella pratica clinica, non si sono osservate altre interazioni con l'Aciclovir.
4.6.
Gravidanza
L’uso di Aciclovir deve essere preso in considerazione solo quando i potenziali benefici superano la possibilità di rischi non noti. Poiché i dati clinici circa la somministrazione in gravidanza sono limitati, durante tale periodo il prodotto deve essere somministrato soltanto in casi di assoluta necessità sotto il diretto controllo del medico.
Un registro relativo all'impiego dopo la commercializzazione di aciclovir in gravidanza ha fornito dati sugli esiti della gravidanza nelle donne esposte alle varie formulazioni di aciclovir. Tali osservazioni non hanno mostrato un aumento nel numero di anomalie alla nascita tra i soggetti esposti all’aciclovir in confronto alla popolazione generale e tutti i difetti riscontrati alla nascita non mostravano alcuna particolarità o caratteristiche comuni tali da suggerire una causa unica
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Studi sugli animali non indicano effetti dannosi diretti o indiretti sulla tossicità riproduttiva
La somministrazione per via sistemica di Aciclovir nel coniglio o nel ratto non ha prodotto effetti embriotossici o teratogeni.
In una prova sperimentale non compresa nei classici tests di teratogenesi si sono osservate anormalità del feto dopo dosi sottocutanee di Aciclovir così elevate da produrre effetti tossici nella madre. La rilevanza clinica di questi risultati è incerta.
Allattamento
A seguito della somministrazione per via orale di 200 mg di aciclovir 4–5 volte al giorno si è osservata la presenza di Aciclovir nel latte materno, a concentrazioni pari a 0,6 – 4,1 volte i corrispondenti livelli plasmatici.
Tali livelli esporrebbero, potenzialmente i lattanti a dosi di Aciclovir fino a 0,3 mg/kg/die. Pertanto, si consiglia cautela nell'uso di aciclovir durante l’allattamento.
Fertilità
In ratti e cani sono stati riportati effetti tossici reversibili sulla spermatogenesi solo a dosaggi notevolmente superiori a quelli terapeutici. Studi su due generazioni nel topo non hanno evidenziato effetti Aciclovir sulla fertilità. Non sono disponibili dati sulla fertilità nella donna.
ACICLOVIR AUROBINDO non ha dimostrato di avere effetto sul numero, la morfologia e la motilità degli spermatozoi nell’uomo. Vedere Studi Clinici al paragrafo 5.2.
4.7.
La condizione clinica del paziente e il profilo degli eventi avversi dell’aciclovir deve essere tenuto in considerazione per quanto riguarda la capacità di guidare veicoli e di usare macchinari.
Non sono stati condotti studi per verificare gli effetti di aciclovir sulla capacità di guidare veicoli e di operare sui macchinari. Ulteriori effetti dannosi su tali attività non può essere previsti in base alla farmacologia del principio attivo.
4.8.
Le categorie di frequenza associate con gli eventi avversi di seguito segnalati sono delle stime. Per la maggior parte degli eventi non sono disponibili dati adeguati di valutazione dell'incidenza. Inoltre l'incidenza degli eventi avversi può variare a seconda dell'indicazione.
La seguente convenzione e' stata impiegata per la classificazione degli effetti indesiderati in termini di frequenza: molto comune ≥ 1/10, comune ≥1/100 e <1/10, non comune ≥1/1000 e <1/100, raro ≥1/10.000 e <1/1000, molto raro <1/10.000.
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Molto raro: anemia, leucopenia, trombocitopenia.
Raro: anafilassi.
Patologie del sistema nervoso
Comune: cefalea, vertigini;
Molto raro: agitazione, confusione, tremore, atassia, disartria, allucinazioni, sintomi psicotici, convulsioni, sonnolenza, encefalopatia, coma.
Gli eventi sopra riportati sono di solito reversibili e generalmente si verificano in pazienti con danno renale o con altri fattori predisponenti (vedi paragrafo 4.4).
Raro: dispnea.
Comune: nausea, vomito, diarrea, dolori addominali.
Raro: aumenti reversibili della bilirubina e degli enzimi epatici;
Molto raro: epatite, ittero.
Comune: prurito, eruzione cutanea (inclusa fotosensibilità)
Non comune: orticaria, rapida e diffusa caduta dei capelli.
La rapida e diffusa perdita dei capelli e' stata associata ad un'ampia gamma di patologie e all'assunzione di farmaci, pertanto la relazione di questa evenienza con la terapia con aciclovir e' incerta.
Raro: angioedema.
Raro: incrementi dell'urea nel sangueazotemia e della creatinina
Molto raro: insufficienza renale acuta, dolore renale
Il dolore renale può essere associato ad insufficienza renale.
Comune: Affaticamento, febbre.
Segnalazione delle reazioni avverse sospette
La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa
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sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo “www.agenziafarmaco.gov.it/it/responsabili”.
4.9.
L'Aciclovir è solo parzialmente assorbito a livello intestinale.
Pazienti che hanno occasionalmente ingerito un sovradosaggio fino a 20 g di aciclovir in unica assunzione, non hanno generalmente manifestato effetti inattesi. Sovradosaggi accidentali e ripetuti di aciclovir per via orale, protrattisi per parecchi giorni, sono stati associati ad effetti gastrointestinali (quali nausea e vomito) e ad effetti neurologici (cefalea e confusione).
Sovradosaggi di aciclovir per via endovenosa hanno determinato aumenti dei livelli sierici della creatinina, dell’azotemia con conseguente insufficienza renale. Sono stati descritti effetti neurologici inclusi stato confusionale, allucinazioni, agitazione, convulsioni e coma, associati a sovradosaggio.
I pazienti devono essere attentamente osservati per evidenziare eventuali segni di tossicità. L´emodialisi contribuisce in maniera significativa alla eliminazione di aciclovir dal sangue e può, pertanto, essere considerata una opzione adottabile in caso di sovradosaggio sintomatico.
5.
ATC: J05AB01 : antivirali per uso sistemico
L'aciclovir è un analogo nucleosidico purinico sintetico con attività inibitoria, in vitro ed in vivo, nei confronti dei virus erpetici umani, comprendendo il virus Herpes simplex (HSV) di tipo 1 e 2 e il virus Varicella Zoster (VZV). In colture cellulari, l'aciclovir ha mostrato la maggiore attività antivirale nei confronti di HSV-1, seguito da HSV-2.
L'attività inibitoria dell'aciclovir nei confronti di HSV-1 e HSV-2 è altamente selettiva.
L'enzima timidina chinasi, delle cellule normali, non infettate, non utilizza efficacemente l'aciclovir come substrato; pertanto la tossicità per le cellule ospiti è scarsa; al contrario, la Timidina chinasi virale converte l'aciclovir in aciclovir monofosfato, un analogo nucleosidico, che viene ulteriormente convertito in di-fosfato e tri-fosfato ad opera di enzimi cellulari. L'aciclovir tri-fosfato interferisce con la DNA polimerasi virale ed inibisce la replicazione del DNA virale; la sua incorporazione nel DNA virale provoca l'interruzione del processo di allungamento catenario di quest'ultimo.
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Cicli prolungati o ripetuti di aciclovir in pazienti gravemente immuno-compromessi possono associarsi alla selezione di ceppi virali con sensibilità ridotta, che possono non rispondere al trattamento continuo con aciclovir.
La maggior parte dei ceppi virali isolati, con ridotta sensibilità, mostravano un deficit relativo di Timidina chinasi; tuttavia, si sono osservati anche ceppi con Timidina chinasi o DNA polimerasi virali alterate. Anche l'esposizione, in vitro, ad aciclovir, di ceppi di HSV isolati, può associarsi alla comparsa di ceppi meno sensibili. La relazione esistente tra la sensibilità, determinata in vitro, dei ceppi di HSV isolati e la risposta clinica alla terapia con aciclovir, non è chiarita.
5.2.
Assorbimento
L'aciclovir è assorbito solo parzialmente a livello intestinale.
Distribuzione
Il picco delle concentrazioni plasmatiche, allo „steady state“ (Cmax), dopo dose di 200 mg ogni 4 ore è di 3,1 µMol (0,7 µg/ml) e la concentrazione minima (Cmin) è di 1,8 µMol (0,4 µg/ml).
Dopo dosi di 400 mg e 800 mg ogni 4 ore la Cmax è, rispettivamente, di 5,3 µMol (1,2 µg/ml) e di 8 µMol (1,8 µg/ml) e la Cmin è, rispettivamente, di 2,7 µMol (0,6 µg/ml) e di 4 µMol (0,9 µg/ml).
Eliminazione
L'emivita del farmaco risulta di circa 2,9 ore. La maggior parte del farmaco è escreta immodificata per via renale. La clearance renale dell'aciclovir è considerevolmente maggiore di quella della creatinina, ciò indica che alla eliminazione renale del farmaco contribuisce oltre alla filtrazione glomerulare anche la secrezione tubulare. L'unico metabolita importante è la 9-carbossimetossimetilguanina corrispondente a circa il 10–15% della dose escreta per via urinaria.
Nei pazienti con insufficienza renale cronica, l'emivita media è di 19,5 ore mentre durante emodialisi l'emivita media dell'aciclovir è di 5,7 ore ed i livelli si riducono mediamente di circa il 60%.
Nell'anziano la clearance totale diminuisce con l'aumentare dell'età insieme alla clearance della creatinina, tuttavia si hanno lievi modificazioni nella emivita media terminale.
I livelli del farmaco nel liquor corrispondono circa al 50% di quelli plasmatici. Il legame alle proteine plasmatiche è relativamente scarso (dal 9 al 33%) e non sono previste interazioni farmacologiche dovute a spostamenti dal sito di legame.
Popolazione pediatrica
Nei neonati (da 0 fino a 3 mesi di età) trattati con un dosaggio di 10 mg/kg somministrato per infusione di un’ora ed a intervalli di 8 ore, la Cssmax è risultata essere di 61,2 micromolare (13,8 microgrammi/ml) e la Cssmin è stata di 10,1 micromolare (2,3 microgrammi/ml).Un gruppo separato di neonati trattati con 15 mg/kg ogni 8 ore ha mostrato in
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maniera approssimata aumenti proporzionali della dose, con una Cmax di 83,5 micromolare l (18,8 microgrammi /ml) e una Cmin 14,1 micromolare (3,2 microgrammi /ml).
5.3.
I risultati di un ampio numero di test di mutagenesi in vitro ed in vivo indicano che l'aciclovir non comporta rischi genetici per l'uomo.
In studi a lungo termine sul ratto e sul topo, l'Aciclovir non è risultato cancerogeno.
6.
Compresse:
Cellulosa microcristallina
Sodio amido glicolato
Povidone
Magnesio stearato.
Sospensione orale:
Sorbitolo 70%
Cellulosa disperdibile
Glicerolo
Metil p-idrossibenzoato
Propil p-idrossibenzoato
Aroma amarena
Acqua depurata.
6.2.
Non pertinente.
6.3. periodo di validità
Compresse : 5 anni
Sospensione orale : 3 anni
6.4.
Compresse : conservare nella confezione originale per proteggere il medicinale dall’umidità
Sospensione orale : questo medicinale non richiede alcuna condizione particolare di conservazione
6.5.
Compresse : blister da 35 compresse da 800 mg
Sospensione orale : flacone di vetro da 100 ml
6.6.
Nessuna istruzione in particolare7. Titolare dell'autorizzazione
all'immissione in commercio
AUROBINDO PHARMA (ITALIA) S.R.L.
VIA SAN GIUSEPPE n. 102, SARONNO (VA)
8.
Documento reso disponibile da AIFA il 04/04/2021
ACICLOVIR AUROBINDO 800 mg compresse – 35 compresse AIC 036035018
ACICLOVIR AUROBINDO 400 mg/5 ml sospensione – flacone 100 ml AIC 036035032