Il Tilmanocept è un farmaco appartenente al gruppo ATC V09IA09, utilizzato come agente diagnostico in medicina nucleare.
Il farmaco viene somministrato per via endovenosa e si lega ai recettori del sistema linfatico, consentendo la visualizzazione delle strutture linfonodali tramite imaging.
In Italia, il Tilmanocept è stato approvato dall'Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) nel 2016 per l'utilizzo nella diagnosi del carcinoma della tiroide in pazienti con noduli sospetti o metastasi linfonodali.
Secondo le statistiche, il carcinoma della tiroide rappresenta il tumore endocrino più comune in Italia, con una prevalenza maggiore nelle donne rispetto agli uomini. Nel 2020 sono stati stimati circa 7.000 nuovi casi di carcinoma della tiroide nel nostro Paese.
L'utilizzo del Tilmanocept nella diagnosi del carcinoma della tiroide ha dimostrato una maggiore precisione rispetto ad altri metodi di imaging tradizionali, come la scintigrafia con tecnezio-99m o la tomografia ad emissione di positroni (PET). Inoltre, il farmaco ha mostrato un'alta sensibilità e specificità nella rilevazione dei linfonodi metastatici.
Il Tilmanocept è generalmente ben tollerato dai pazienti e gli effetti collaterali sono solitamente lievi e transitori. Tra i possibili effetti indesiderati si segnalano dolore al sito di iniezione, nausea e cefalea.
In conclusione, il Tilmanocept rappresenta un'importante opzione diagnostica per la valutazione del carcinoma della tiroide in pazienti con noduli sospetti o metastasi linfonodali. Grazie alla sua elevata precisione e sensibilità, il farmaco consente una diagnosi precoce e accurata della malattia, consentendo di pianificare un trattamento tempestivo ed efficace.