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Farmaci per codice ATC V09FX02 SODIO IODURO 123I

Il sodio ioduro 123I è un radiofarmaco utilizzato in medicina nucleare per la diagnosi di malattie tiroidee. È classificato nel gruppo ATC V09FX02.

In Italia, il sodio ioduro 123I viene utilizzato principalmente per la scintigrafia tiroidea, una procedura che consente di valutare l'attività della ghiandola tiroidea e individuare eventuali noduli o altre anomalie.

Secondo le statistiche, il numero di scintigrafie tiroidee effettuate in Italia è in costante aumento. Nel 2019 sono state eseguite oltre 400.000 scintigrafie, con un incremento del 4% rispetto all'anno precedente.

Il sodio ioduro 123I viene somministrato per via endovenosa e si distribuisce rapidamente nella ghiandola tiroidea. La sua emivita è breve, circa 13 ore, il che significa che la maggior parte del radiofarmaco viene eliminata dall'organismo entro poche ore dalla somministrazione.

La dose di sodio ioduro 123I da somministrare dipende dalle caratteristiche del paziente e dal tipo di esame da effettuare. In generale, la dose varia tra i 74 MBq e i 185 MBq.

Come tutti i radiofarmaci, il sodio ioduro 123I presenta alcuni effetti collaterali potenziali. Tra questi vi sono reazioni allergiche (anche se molto rare), nausea e vomito. È importante che il paziente informi il medico se ha mai avuto reazioni allergiche a qualsiasi tipo di farmaco o alimento.

In conclusione, il sodio ioduro 123I è un radiofarmaco importante per la diagnosi di malattie tiroidee. Grazie alla sua breve emivita e alla sua elevata specificità per la ghiandola tiroidea, è uno strumento utile per gli specialisti che si occupano di questa patologia.

Farmaci per codice ATC V09FX02 SODIO IODURO 123I

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