Il gruppo ATC V09AB comprende i composti dello iodio-123I, utilizzati principalmente in medicina nucleare per la diagnosi di diverse patologie.
In Italia, l'utilizzo di questi composti è in costante aumento. Nel 2019, sono state effettuate oltre 600.000 prestazioni con radiotraccianti, tra cui quelli a base di iodio-123I.
Questi composti vengono somministrati per via endovenosa e si distribuiscono rapidamente nell'organismo, permettendo di ottenere immagini dettagliate degli organi e dei tessuti interessati dalla patologia in esame.
Tra le principali indicazioni per l'utilizzo dei composti dello iodio-123I troviamo la diagnosi delle malattie tiroidee, come il gozzo nodulare e il carcinoma differenziato della tiroide. Inoltre, questi composti sono utilizzati anche nella valutazione della funzionalità cerebrale e nella diagnosi delle malattie neurologiche.
L'iodio-123I ha un'emivita relativamente breve (circa 13 ore), il che significa che la quantità di radiazioni emesse dal paziente diminuisce rapidamente dopo l'esame. Questo rende i composti dello iodio-123I sicuri ed efficaci per l'utilizzo in ambito medico.
Tuttavia, è importante sottolineare che l'utilizzo dei radiotraccianti deve essere sempre valutato attentamente dal medico prescrittore, tenendo conto delle eventuali controindicazioni e dei potenziali rischi associati all'esposizione alle radiazioni ionizzanti.
In conclusione, i composti dello iodio-123I rappresentano una importante risorsa per la diagnosi di diverse patologie, in particolare quelle tiroidee e neurologiche. Grazie alla loro sicurezza ed efficacia, sono sempre più utilizzati in Italia e in tutto il mondo.