L'acido pamidronico è un farmaco appartenente al gruppo ATC M05BA03, utilizzato per il trattamento dell'osteoporosi e delle metastasi ossee. Questo farmaco appartiene alla classe dei bifosfonati, che agiscono inibendo la riassorbimento osseo.
In Italia, l'osteoporosi colpisce circa il 18% delle donne e il 6% degli uomini sopra i 50 anni. L'acido pamidronico è stato dimostrato efficace nel ridurre la perdita di massa ossea e prevenire le fratture vertebrali in pazienti con osteoporosi postmenopausale.
L'acido pamidronico viene somministrato per via endovenosa, solitamente ogni tre mesi. La dose raccomandata è di 90 mg per infusione di due ore. In caso di insufficienza renale, la dose deve essere adeguata in base alla clearance della creatinina.
Gli effetti collaterali più comuni dell'acido pamidronico includono febbre, brividi, nausea e vomito. In rari casi possono verificarsi reazioni allergiche gravi come angioedema o shock anafilattico.
L'acido pamidronico può anche essere utilizzato per il trattamento delle metastasi ossee causate da tumori solidi come il cancro al seno o alla prostata. In questi pazienti, l'acido pamidronico può ridurre il dolore osseo e prevenire le complicanze legate alle metastasi come le fratture patologiche.
In sintesi, l'acido pamidronico è un farmaco efficace per il trattamento dell'osteoporosi e delle metastasi ossee. La sua somministrazione endovenosa ogni tre mesi lo rende una scelta comoda per i pazienti che non possono assumere farmaci per via orale. Tuttavia, è importante monitorare gli effetti collaterali e adeguare la dose in caso di insufficienza renale.