Il lanreotide è un farmaco appartenente al gruppo ATC H01CB03, utilizzato principalmente per il trattamento di alcune patologie endocrine. In particolare, questo principio attivo viene impiegato per la terapia della sindrome di Cushing, dell'acromegalia e dei tumori neuroendocrini.
Il lanreotide agisce inibendo la secrezione di alcuni ormoni prodotti dalle cellule endocrine, come l'ormone della crescita e l'ACTH. In questo modo, il farmaco aiuta a ridurre i sintomi associati alle patologie sopra citate.
In Italia, il lanreotide è disponibile in diverse forme farmaceutiche: può essere somministrato per via sottocutanea o intramuscolare sotto forma di soluzione iniettabile o come microgranuli da somministrare per via intramuscolare. Esiste anche una formulazione a rilascio prolungato che permette una maggiore comodità di somministrazione.
Secondo le statistiche italiane, il lanreotide risulta essere un farmaco utilizzato soprattutto nella terapia dell'acromegalia. Infatti, nel 2019 sono state prescritte oltre 10mila confezioni del farmaco per questa indicazione terapeutica. La sindrome di Cushing e i tumori neuroendocrini rappresentano invece indicazioni meno frequenti.
Come tutti i farmaci, anche il lanreotide può causare effetti collaterali indesiderati. Tra questi si segnalano nausea, vomito, dolore addominale e disturbi gastrointestinali in generale. Inoltre, possono verificarsi reazioni locali al sito di iniezione, come dolore, arrossamento e gonfiore.
In caso di effetti collaterali gravi o persistenti, è importante rivolgersi al medico curante per valutare la necessità di modificare il trattamento o interrompere l'assunzione del farmaco.
In conclusione, il lanreotide rappresenta un'importante opzione terapeutica per alcune patologie endocrine. Tuttavia, come per tutti i farmaci, è necessario utilizzarlo con cautela e sotto la supervisione del medico curante.