Terlipressina è un farmaco appartenente al gruppo ATC H01BA04, utilizzato principalmente per il trattamento dell'ipertensione portale in pazienti con cirrosi epatica.
In Italia, la cirrosi epatica rappresenta una delle principali cause di mortalità e morbilità. Secondo le statistiche, nel 2019 sono stati registrati circa 7.000 decessi a causa di questa patologia. L'ipertensione portale è una complicanza comune della cirrosi epatica e può causare sanguinamenti gastrointestinali e ascite.
Terlipressina agisce come un analogo sintetico della vasopressina, un ormone che regola la pressione sanguigna e il bilancio idrico nel corpo umano. In particolare, terlipressina agisce sui recettori V1 della vasopressina presenti nei vasi sanguigni del fegato, riducendo la pressione portale e migliorando il flusso sanguigno.
Il farmaco viene somministrato per via endovenosa ed è disponibile in forma di fiale da 1 mg o 2 mg. La dose raccomandata varia a seconda del peso corporeo del paziente e della gravità dell'ipertensione portale.
Terlipressina può causare alcuni effetti collaterali, tra cui nausea, vomito, crampi addominali e ipotensione arteriosa. Inoltre, il farmaco può aumentare il rischio di trombosi venosa profonda (TVP) o embolia polmonare (EP), pertanto deve essere utilizzato con cautela in pazienti con anamnesi di TVP o EP.
In conclusione, terlipressina rappresenta un'opzione terapeutica efficace per il trattamento dell'ipertensione portale in pazienti con cirrosi epatica. Tuttavia, come per tutti i farmaci, è importante utilizzarlo sotto la supervisione di un medico e monitorare attentamente gli effetti collaterali e la risposta al trattamento.