Il gruppo ATC C02DD comprende i derivati nitroferricianurici, utilizzati principalmente per il trattamento dell'ipertensione arteriosa e dell'insufficienza cardiaca.
In Italia, l'utilizzo di questi farmaci è abbastanza diffuso, con una prevalenza del 5% nella popolazione adulta. Tuttavia, è importante sottolineare che il loro impiego deve essere sempre sotto controllo medico, in quanto possono causare effetti collaterali come ipotensione e cefalea.
I derivati nitroferricianurici agiscono dilatando i vasi sanguigni e riducendo la resistenza periferica totale. In questo modo, si riduce la pressione arteriosa e si aumenta la perfusione degli organi vitali come il cuore e il cervello.
Tra i principali farmaci appartenenti a questo gruppo troviamo l'isosorbide dinitrato e il mononitrato di isosorbide. Entrambi sono disponibili in diverse forme farmaceutiche come compresse orali, capsule a rilascio prolungato o spray sublinguali.
L'isosorbide dinitrato viene utilizzato anche nel trattamento dell'angina pectoris, una patologia caratterizzata da dolore toracico causato da insufficiente apporto di ossigeno al cuore. Inoltre, può essere somministrato anche per via endovenosa in caso di emergenze cardiache.
Il mononitrato di isosorbide invece ha un effetto più prolungato rispetto all'isosorbide dinitrato ed è quindi preferito nei casi di terapia cronica dell'ipertensione arteriosa e dell'insufficienza cardiaca.
In generale, i derivati nitroferricianurici sono farmaci ben tollerati, ma è importante seguire scrupolosamente le indicazioni del medico curante e non superare le dosi consigliate. In caso di effetti collaterali o dubbi sull'utilizzo del farmaco, è sempre consigliabile rivolgersi al proprio medico o farmacista di fiducia.