Il sodio cloruro è un principio attivo appartenente al gruppo farmacologico B05XA03, utilizzato principalmente come soluzione per infusione endovenosa.
In Italia, il sodio cloruro rappresenta uno dei farmaci più utilizzati in ambito ospedaliero, grazie alla sua capacità di mantenere l'equilibrio idroelettrolitico del paziente e di ristabilire il volume ematico in caso di perdite importanti.
La soluzione di sodio cloruro può essere impiegata anche come veicolo per la somministrazione di altri farmaci, grazie alla sua compatibilità con molte sostanze attive.
Il sodio cloruro viene generalmente somministrato sotto forma di infusione endovenosa a dosaggi variabili a seconda delle necessità del paziente. In alcuni casi, può essere utilizzato anche come soluzione irrigante o come collirio oftalmico.
Tra gli effetti collaterali più comuni associati all'utilizzo del sodio cloruro si segnalano reazioni allergiche locali o sistemiche, ipernatriemia (eccessiva concentrazione di sodio nel sangue) e ipervolemia (eccessivo aumento del volume ematico).
Il sodio cloruro è disponibile in commercio sotto forma di diverse presentazioni: fiale monodose da 10 ml o 20 ml contenenti una soluzione al 0,9% o al 3%, flaconi da 100 ml o 250 ml contenenti una soluzione al 0,9% e sacche da infusione contenenti una soluzione al 0,9% o al 3%.
In conclusione, il sodio cloruro rappresenta un farmaco di fondamentale importanza in ambito ospedaliero, utilizzato per mantenere l'equilibrio idroelettrolitico del paziente e ristabilire il volume ematico in caso di perdite importanti. Tuttavia, è importante prestare attenzione alla sua somministrazione e monitorare attentamente i pazienti per prevenire eventuali effetti collaterali.