Il sodio lattato è un composto chimico utilizzato in medicina come soluzione per infusione endovenosa. Appartiene al gruppo ATC B05BB01 e viene impiegato principalmente per la correzione dell'acidosi metabolica.
In Italia, il sodio lattato è disponibile in diverse forme farmaceutiche, tra cui soluzioni sterile in fiale o sacche per infusione. Secondo le statistiche, il suo utilizzo è maggiormente diffuso in ambito ospedaliero, dove viene impiegato soprattutto nei reparti di terapia intensiva e di anestesia.
Il meccanismo d'azione del sodio lattato consiste nella conversione del lattato in bicarbonato a livello epatico. In questo modo, si riduce la concentrazione di ioni idrogeno nel sangue e si migliora il pH ematico. Il sodio lattato agisce anche come fonte di energia per i tessuti corporei, poiché viene metabolizzato a livello cellulare con produzione di ATP.
L'utilizzo del sodio lattato è indicato principalmente nei pazienti affetti da acidosi metabolica causata da diversi fattori, tra cui insufficienza renale acuta o cronica, shock settico o ipovolemico, intossicazioni da farmaci o sostanze tossiche. Inoltre, può essere impiegato come supporto nella terapia dell'ipossia tissutale.
La somministrazione del sodio lattato deve essere effettuata sotto stretto controllo medico e con monitoraggio continuo dei parametri ematici. La dose raccomandata varia a seconda della gravità dell'acidosi metabolica e delle condizioni cliniche del paziente. In generale, la soluzione di sodio lattato viene infusa lentamente per evitare effetti collaterali come iperlattacidemia o ipernatriemia.
Gli effetti indesiderati del sodio lattato sono generalmente legati alla sua somministrazione in dosi elevate o a velocità troppo elevate. Tra questi, si possono verificare nausea, vomito, cefalea, tachicardia e ipertensione arteriosa. In casi estremi, può verificarsi anche una grave acidosi lattica.
In conclusione, il sodio lattato rappresenta un importante strumento terapeutico nella gestione dell'acidosi metabolica e delle sue complicanze. Tuttavia, la sua somministrazione richiede attenzione e monitoraggio costante per evitare rischi per la salute del paziente.