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Farmaci contenenti principio attivo Verteporfina

La verteporfina è un principio attivo utilizzato nel trattamento di alcune patologie oculari, in particolare nella terapia fotodinamica (TFD) per la degenerazione maculare legata all'età (AMD) di tipo neovascolare. Questa sostanza ha dimostrato di essere efficace nel rallentare la progressione della malattia e nel migliorare la qualità della vista dei pazienti affetti da AMD.

In Italia, la degenerazione maculare legata all'età rappresenta una delle principali cause di cecità nelle persone anziane. Si stima che circa 500.000 italiani soffrano di questa patologia, con un aumento del 50% previsto entro il 2030 a causa dell'invecchiamento della popolazione.

La verteporfina agisce come un fotosensibilizzatore, ovvero una sostanza che diventa attiva quando viene esposta alla luce. Una volta somministrata per via endovenosa al paziente, essa si lega alle lipoproteine plasmatiche e viene trasportata alla zona del tessuto oculare danneggiato. Qui, grazie all'esposizione ad una specifica lunghezza d'onda della luce laser, la verteporfina si attiva e genera radicali liberi che causano la distruzione selettiva dei vasi sanguigni anormali responsabili dell'AMD neovascolare.

La terapia fotodinamica con verteporfina è un trattamento non invasivo e ambulatoriale che può essere effettuato in diverse sedute a seconda delle necessità del paziente. La procedura prevede l'iniezione endovenosa del farmaco, seguita dall'irradiazione della zona oculare interessata con una luce laser a bassa intensità. La durata dell'esposizione alla luce varia in base alla gravità della patologia e alle dimensioni dell'area da trattare.

Uno dei principali vantaggi della terapia fotodinamica con verteporfina rispetto ad altri trattamenti per l'AMD neovascolare è la sua selettività d'azione. Infatti, il farmaco agisce solo sui vasi sanguigni anormali, preservando il tessuto oculare sano circostante e riducendo al minimo gli effetti collaterali.

Tuttavia, la terapia fotodinamica con verteporfina non è esente da controindicazioni e potenziali effetti avversi. Tra le principali controindicazioni vi sono la gravidanza, l'allattamento e la presenza di porfiria o altre malattie fotosensibili. Inoltre, alcuni pazienti possono manifestare reazioni allergiche al principio attivo o agli eccipienti presenti nella formulazione del farmaco.

Gli effetti collaterali più comuni associati all'uso della verteporfina includono dolore o bruciore al sito di iniezione, alterazioni temporanee della vista (come visione offuscata o ridotta), cefalea e vertigini. In rari casi, si possono verificare complicanze più gravi come emorragie retiniche o infiammazione intraoculare.

Per garantire un trattamento sicuro ed efficace con la verteporfina, è fondamentale che il paziente segua attentamente le indicazioni del medico e si sottoponga a controlli regolari per monitorare l'evoluzione della patologia e valutare eventuali aggiustamenti terapeutici.

In conclusione, la verteporfina rappresenta un'opzione terapeutica importante per i pazienti affetti da degenerazione maculare legata all'età di tipo neovascolare. Grazie alla sua selettività d'azione e al suo profilo di sicurezza, la terapia fotodinamica con verteporfina può contribuire a migliorare significativamente la qualità della vista e rallentare la progressione della malattia in un numero sempre crescente di pazienti italiani.

Farmaci contenenti principio attivo Verteporfina