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Farmaci contenenti principio attivo Venetoclax

Il Venetoclax è un principio attivo innovativo che ha rivoluzionato il trattamento di alcune neoplasie ematologiche, in particolare la leucemia linfatica cronica (LLC) e il linfoma non-Hodgkin. Questo farmaco appartiene alla classe dei cosiddetti inibitori della BCL-2, una proteina che svolge un ruolo cruciale nella sopravvivenza delle cellule tumorali. Il Venetoclax agisce bloccando l'azione della BCL-2, inducendo così la morte programmata delle cellule cancerose.

In Italia, la leucemia linfatica cronica rappresenta circa il 30% di tutte le leucemie e colpisce prevalentemente gli anziani, con un'età media al momento della diagnosi di 72 anni. Si stima che ogni anno vengano diagnosticati circa 3.000 nuovi casi di LLC nel nostro Paese.

Il Venetoclax è stato approvato dall'Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) nel 2016 per il trattamento dei pazienti adulti affetti da LLC con delezione del cromosoma 17p o mutazione del gene TP53, che hanno ricevuto almeno un trattamento precedente. Successivamente, nel 2018 l'AIFA ha esteso l'indicazione terapeutica anche ai pazienti con LLC senza delezione del cromosoma 17p o mutazione del gene TP53 e che hanno ricevuto almeno un trattamento precedente.

L'efficacia del Venetoclax è stata dimostrata in diversi studi clinici internazionali condotti su pazienti affetti da LLC. In particolare, uno studio di fase 3 ha confrontato l'efficacia del Venetoclax in combinazione con un anticorpo monoclonale (obinutuzumab) rispetto al trattamento standard con clorambucile e obinutuzumab. I risultati hanno mostrato che il Venetoclax ha ridotto significativamente il rischio di progressione della malattia o morte del 67% rispetto al trattamento standard.

Un altro studio di fase 2 ha valutato l'efficacia del Venetoclax nei pazienti con LLC recidivante o refrattaria e delezione del cromosoma 17p. I risultati hanno evidenziato che il 79,4% dei pazienti trattati con Venetoclax ha ottenuto una risposta parziale o completa alla terapia, mentre il tempo mediano di sopravvivenza libera da progressione è stato di 27,2 mesi.

Il profilo di sicurezza del Venetoclax è generalmente buono, ma come tutti i farmaci può causare effetti collaterali. Gli effetti avversi più comuni associati all'uso del Venetoclax includono neutropenia (riduzione dei globuli bianchi), trombocitopenia (riduzione delle piastrine), anemia (riduzione dei globuli rossi), nausea, diarrea e infezioni delle vie respiratorie superiori. Tuttavia, la maggior parte degli effetti collaterali sono di grado lieve o moderato e possono essere gestiti con un adeguato monitoraggio clinico e supporto terapeutico.

In conclusione, il Venetoclax rappresenta un importante passo avanti nella terapia delle neoplasie ematologiche, in particolare per i pazienti affetti da LLC con caratteristiche genetiche sfavorevoli. Grazie alla sua efficacia e al suo profilo di sicurezza, il Venetoclax si è rapidamente affermato come una delle principali opzioni terapeutiche per questi pazienti, offrendo loro una speranza di vita migliore e un controllo più duraturo della malattia. Tuttavia, è fondamentale continuare a monitorare l'efficacia e la sicurezza del Venetoclax nel tempo e a sviluppare ulteriori studi clinici per identificare nuove combinazioni terapeutiche e strategie di trattamento personalizzate.

Farmaci contenenti principio attivo Venetoclax