Foglietti illustrativi Apri menu principale

Farmaci contenenti principio attivo VARICELLA, VIVO ATTENUATO

La varicella è una malattia infettiva altamente contagiosa causata dal virus Varicella Zoster (VZV). Essa colpisce principalmente i bambini, ma può manifestarsi anche negli adulti e nei soggetti immunodepressi. In Italia, si registrano circa 400.000 casi di varicella all'anno, con un tasso di incidenza che oscilla tra il 65% e l'85% nella popolazione pediatrica.

Il principio attivo utilizzato per prevenire la varicella è il virus vivo attenuato della varicella. Questo vaccino contiene una forma indebolita del VZV, che stimola il sistema immunitario a produrre anticorpi specifici contro il virus senza causare la malattia.

Il vaccino antivaricella vivo attenuato viene somministrato per via sottocutanea o intramuscolare ed è disponibile sia come vaccino monovalente sia in combinazione con altri antigeni (ad esempio, morbillo, parotite e rosolia). La vaccinazione antivaricella è raccomandata dall'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) e dal Piano Nazionale Prevenzione Vaccinale italiano (PNPV).

La somministrazione del vaccino antivaricella vivo attenuato avviene generalmente in due dosi. La prima dose viene somministrata ai bambini tra i 12 e i 15 mesi di età, mentre la seconda dose viene somministrata tra i 5 e i 6 anni di età oppure a distanza di almeno tre mesi dalla prima dose. Per gli adolescenti e gli adulti non vaccinati o che non hanno mai contratto la malattia, si raccomandano due dosi a distanza di almeno quattro settimane l'una dall'altra.

Il vaccino antivaricella vivo attenuato ha dimostrato un'elevata efficacia nella prevenzione della malattia. Studi condotti in Italia e all'estero hanno evidenziato una riduzione dell'incidenza della varicella del 70-90% dopo la somministrazione di una singola dose e del 95-98% dopo due dosi. Inoltre, il vaccino è risultato efficace anche nella prevenzione delle complicanze associate alla varicella, come le infezioni batteriche secondarie, la polmonite e l'encefalite.

La sicurezza del vaccino antivaricella vivo attenuato è stata ampiamente valutata attraverso studi clinici e post-marketing. Gli effetti collaterali più comuni sono lievi e transitori, come dolore e arrossamento nel sito di iniezione, febbre o eruzioni cutanee simili alla varicella. Raramente si possono verificare effetti collaterali più gravi, come convulsioni febbrili o reazioni allergiche gravi; tuttavia, questi eventi avversi sono molto meno frequenti rispetto alle complicanze associate alla varicella naturale.

Nonostante l'elevata efficacia e sicurezza del vaccino antivaricella vivo attenuato, esistono alcune controindicazioni alla sua somministrazione. Il vaccino non deve essere somministrato a persone con immunodeficienze congenite o acquisite (ad esempio HIV/AIDS), a pazienti sottoposti a terapie immunosoppressive o a donne in gravidanza. Inoltre, il vaccino deve essere somministrato con cautela nei soggetti con una storia di reazioni allergiche gravi ai componenti del vaccino o a precedenti dosi dello stesso.

In conclusione, il vaccino antivaricella vivo attenuato rappresenta uno strumento fondamentale nella prevenzione della varicella e delle sue complicanze. Grazie alla sua elevata efficacia e sicurezza, la vaccinazione antivaricella contribuisce significativamente alla riduzione dell'incidenza e della gravità della malattia nella popolazione italiana. La somministrazione del vaccino secondo le raccomandazioni del Piano Nazionale Prevenzione Vaccinale è essenziale per garantire una protezione ottimale contro la varicella e per limitare la diffusione del virus nella comunità.

Farmaci contenenti principio attivo VARICELLA, VIVO ATTENUATO