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Farmaci contenenti principio attivo Vaccino poliomielitico, trivalente, inattivato, virus intero

Il vaccino poliomielitico trivalente inattivato a virus intero (IPV) è un farmaco essenziale nella lotta contro la poliomielite, una malattia infettiva altamente contagiosa causata dal virus della polio. La poliomielite può portare a gravi complicazioni, tra cui paralisi e disabilità permanenti, ed è stata una delle principali cause di mortalità infantile nel passato. Grazie all'introduzione del vaccino, la poliomielite è stata quasi eradicata in molti paesi del mondo.

Il vaccino IPV contiene tre ceppi inattivati del virus della polio (tipo 1, 2 e 3), che sono stati resi innocui attraverso un processo di inattivazione chimica. Questo significa che il vaccino non può causare la malattia ma stimola il sistema immunitario a produrre anticorpi specifici per i tre ceppi virali presenti nel vaccino.

In Italia, il programma di immunizzazione contro la poliomielite ha avuto un impatto significativo sulla riduzione dell'incidenza della malattia. Secondo l'Istituto Superiore di Sanità (ISS), dal 1982 non si sono verificati casi autoctoni di poliomielite nel paese. L'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha dichiarato l'Italia libera dalla polio nel 2002.

Il calendario vaccinale italiano prevede l'amministrazione del vaccino IPV come parte delle vaccinazioni esavalenti somministrate ai bambini nei primi anni di vita. Le dosi vengono somministrate a intervalli prestabiliti: generalmente, la prima dose viene somministrata al terzo mese di vita, la seconda dose al quinto mese e la terza dose tra il dodicesimo e il diciottesimo mese. Inoltre, è previsto un richiamo tra i 5 e i 6 anni di età.

Il vaccino IPV è generalmente ben tollerato e presenta un basso tasso di effetti collaterali. Gli effetti indesiderati più comuni includono dolore, arrossamento o gonfiore nel sito di iniezione. Altri possibili effetti collaterali possono essere febbre, irritabilità o malessere generale. Tuttavia, questi sintomi sono solitamente lievi e temporanei.

È importante sottolineare che il vaccino IPV non contiene conservanti a base di mercurio (come il timerosal), che in passato hanno sollevato preoccupazioni riguardo alla sicurezza dei vaccini. Pertanto, l'IPV è considerato sicuro per l'uso nei bambini.

La copertura vaccinale contro la poliomielite in Italia è elevata: secondo i dati dell'ISS del 2019, l'86% dei bambini ha ricevuto tutte le dosi previste entro i 24 mesi di età. Tuttavia, per garantire una protezione ottimale della popolazione e prevenire eventuali focolai della malattia, è fondamentale raggiungere una copertura vaccinale ancora più alta.

Nonostante l'assenza di casi autoctoni in Italia negli ultimi decenni, la poliomielite continua a rappresentare una minaccia globale. Infatti, alcuni paesi ancora registrano casi di poliomielite e il rischio di importazione del virus rimane presente. Pertanto, è essenziale mantenere alte le coperture vaccinali e sostenere gli sforzi internazionali per l'eradicazione della malattia.

In conclusione, il vaccino poliomielitico trivalente inattivato a virus intero è uno strumento fondamentale nella prevenzione della poliomielite. Grazie all'ampia copertura vaccinale, l'Italia ha ottenuto risultati significativi nella lotta contro questa malattia debilitante. Tuttavia, è importante continuare a promuovere la vaccinazione e monitorare attentamente l'andamento delle coperture per garantire la protezione della popolazione e contribuire all'eradicazione globale della poliomielite.

Farmaci contenenti principio attivo Vaccino poliomielitico, trivalente, inattivato, virus intero