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Farmaci contenenti principio attivo Tirotropina ()

La tirotropina, nota anche come ormone stimolante la tiroide (TSH), è un ormone prodotto e rilasciato dalla ghiandola pituitaria anteriore. La sua funzione principale è quella di regolare la produzione e il rilascio degli ormoni tiroidei, triiodotironina (T3) e tiroxina (T4), da parte della ghiandola tiroidea. Questi ormoni svolgono un ruolo cruciale nel mantenimento del metabolismo energetico, della crescita e dello sviluppo del corpo.

La concentrazione di TSH nel sangue varia in base alle esigenze dell'organismo. Quando i livelli di T3 e T4 sono bassi, la ghiandola pituitaria aumenta la produzione di TSH per stimolare la tiroide a produrre più ormoni. Al contrario, quando i livelli di T3 e T4 sono elevati, la produzione di TSH diminuisce per ridurre l'attività della tiroide.

In Italia, le malattie della tiroide rappresentano un problema significativo per la salute pubblica. Secondo l'Istituto Superiore di Sanità (ISS), circa il 5% degli italiani soffre di ipotiroidismo subclinico, una condizione caratterizzata da livelli normali di ormoni tiroidei ma con una concentrazione elevata di TSH nel sangue. Inoltre, si stima che l'1-2% degli italiani sia affetto da ipotiroidismo manifesto, una condizione in cui sia i livelli degli ormoni tiroidei che quelli del TSH sono alterati.

La tirotropina è utilizzata anche come farmaco nella pratica clinica. La forma ricombinante dell'ormone, chiamata thyrotropin alfa, viene impiegata per stimolare la tiroide in diversi contesti diagnostici e terapeutici. Ad esempio, la tirotropina ricombinante può essere somministrata a pazienti con carcinoma della tiroide dopo l'asportazione chirurgica della ghiandola per facilitare l'ablazione del tessuto tiroideo residuo mediante radioiodio.

Inoltre, la tirotropina ricombinante è utilizzata per monitorare il successo del trattamento nei pazienti con carcinoma della tiroide. Il dosaggio del TSH nel sangue è un indicatore importante dello stato funzionale della tiroide e viene spesso utilizzato insieme alla misurazione degli ormoni tiroidei e degli anticorpi anti-tiroide per diagnosticare e seguire le malattie tiroidee.

Nella pratica clinica, i valori di riferimento del TSH nel sangue variano leggermente a seconda dell'età e delle condizioni fisiologiche del paziente. In generale, si considerano normali valori compresi tra 0,4 e 4 mU/L negli adulti e tra 0,7 e 6 mU/L nei neonati. Tuttavia, è importante notare che i range di normalità possono variare tra i diversi laboratori a causa delle differenze nelle metodiche analitiche utilizzate.

La determinazione dei livelli di TSH nel sangue può essere influenzata da diversi fattori che devono essere presi in considerazione nell'interpretazione dei risultati. Ad esempio, alcune condizioni mediche, come la gravidanza e l'assunzione di farmaci che interferiscono con il metabolismo degli ormoni tiroidei, possono alterare i valori di TSH. Inoltre, variazioni fisiologiche legate all'età e al ritmo circadiano possono influenzare la concentrazione dell'ormone nel sangue.

In conclusione, la tirotropina è un ormone fondamentale per il mantenimento dell'equilibrio ormonale tiroideo e svolge un ruolo chiave nella diagnosi e nel monitoraggio delle malattie della tiroide. La sua misurazione nel sangue è uno strumento utile per valutare lo stato funzionale della ghiandola tiroidea e guidare le decisioni terapeutiche nei pazienti affetti da patologie tiroidee. In Italia, l'importanza della tirotropina nella gestione delle malattie della tiroide è ben riconosciuta dagli specialisti del settore e dai medici di base.

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