La teriparatide è un principio attivo utilizzato nel trattamento dell'osteoporosi, una patologia caratterizzata dalla diminuzione della densità ossea e dall'aumento del rischio di fratture. In Italia, l'osteoporosi colpisce circa 3,5 milioni di persone, soprattutto donne in età post-menopausale e anziani. La teriparatide rappresenta una delle opzioni terapeutiche per contrastare questa malattia e ridurre il rischio di fratture.
Il farmaco agisce come un analogo sintetico del paratormone umano (PTH), un ormone prodotto dalla ghiandola paratiroidea che regola il metabolismo del calcio e del fosforo nell'organismo. La teriparatide stimola la formazione ossea attraverso l'attivazione dei cosiddetti osteoblasti, le cellule responsabili della produzione di nuovo tessuto osseo.
A differenza di altri farmaci utilizzati per l'osteoporosi, come i bifosfonati che agiscono principalmente inibendo il riassorbimento osseo da parte degli osteoclasti (le cellule deputate alla degradazione dell'osso), la teriparatide promuove direttamente la formazione di nuovo tessuto osseo. Questa azione anabolica sull'osso permette una rapida crescita della massa ossea e una riduzione significativa del rischio di fratture.
La teriparatide viene somministrata tramite iniezione sottocutanea, generalmente nella coscia o nell'addome. Il trattamento prevede una dose giornaliera da 20 microgrammi per un periodo massimo di 24 mesi. La durata limitata del trattamento è dovuta al rischio teorico di sviluppare tumori ossei (osteosarcoma) associato all'uso prolungato del farmaco, sebbene tale rischio sia considerato molto basso.
Prima dell'inizio della terapia con teriparatide, il medico valuta attentamente il profilo del paziente e le possibili controindicazioni. Il farmaco non è indicato in caso di ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti, in presenza di ipercalcemia (livelli elevati di calcio nel sangue), malattie metaboliche ossee diverse dall'osteoporosi primaria e in soggetti con elevato rischio di osteosarcoma.
Gli effetti collaterali più comuni associati all'uso della teriparatide includono dolore alle articolazioni e ai muscoli, nausea, cefalea e vertigini. In alcuni casi, può verificarsi una riduzione della pressione arteriosa dopo l'iniezione del farmaco, che può causare sensazione di svenimento o capogiri. Tuttavia, la maggior parte degli effetti collaterali sono lievi e transitori.
Durante il trattamento con teriparatide è importante monitorare regolarmente i livelli di calcio nel sangue e nelle urine per prevenire eventuali complicanze legate all'iperparatiroidismo secondario o alla nefrolitiasi (calcoli renali). Inoltre, si raccomanda l'integrazione con calcio e vitamina D per garantire un apporto adeguato dei nutrienti necessari alla formazione ossea.
La teriparatide ha dimostrato di essere efficace nel ridurre il rischio di fratture vertebrali e non vertebrali in pazienti con osteoporosi severa o con precedenti fratture osteoporotiche. Studi clinici hanno evidenziato un aumento della densità minerale ossea e una riduzione del rischio di fratture fino al 65% dopo due anni di trattamento.
In conclusione, la teriparatide rappresenta un'opzione terapeutica importante per il trattamento dell'osteoporosi, in particolare nei pazienti a più alto rischio di fratture. La sua azione anabolica sull'osso permette una rapida crescita della massa ossea e una riduzione significativa del rischio di fratture, migliorando così la qualità della vita dei pazienti affetti da questa patologia.