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Farmaci contenenti principio attivo Terapia epatica ()

La terapia epatica è un insieme di trattamenti farmacologici e non farmacologici mirati a prevenire, gestire e curare le malattie del fegato. Il fegato è un organo vitale che svolge numerose funzioni nel corpo umano, tra cui la produzione di bile, la sintesi delle proteine plasmatiche, il metabolismo dei nutrienti e la disintossicazione delle sostanze tossiche. Pertanto, il mantenimento della salute epatica è fondamentale per il benessere generale dell'individuo.

In Italia, le malattie del fegato rappresentano una problematica sanitaria rilevante. Secondo l'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), circa 2 milioni di italiani soffrono di patologie epatiche croniche. Tra queste, le più comuni sono l'epatite virale (in particolare l'epatite B e C), la steatosi epatica non alcolica (NAFLD) e la cirrosi.

La terapia epatica si basa sulla diagnosi accurata della patologia in questione e sulla valutazione del suo stadio evolutivo. In generale, gli obiettivi principali della terapia sono: ridurre l'infiammazione e il danno epatico; rallentare o arrestare la progressione della malattia; migliorare la funzionalità del fegato; prevenire o gestire le complicanze associate alla patologia; e promuovere uno stile di vita sano per mantenere il benessere dell'organo.

Tra i trattamenti farmacologici utilizzati nella terapia epatica, si possono citare:

  1. Antivirali: sono impiegati per combattere le infezioni da virus dell'epatite, come l'epatite B e C. Tra questi farmaci, si annoverano i nucleos(t)idi analoghi (ad esempio entecavir e tenofovir) per l'epatite B e gli inibitori della proteasi virale (ad esempio sofosbuvir e grazoprevir) per l'epatite C.

  2. Immunomodulatori: sono utilizzati per modulare la risposta immunitaria del paziente, riducendo l'infiammazione epatica e prevenendo il danno all'organo. Un esempio di immunomodulatore è il corticosteroide prednisone, usato nel trattamento dell'epatite autoimmune.

  3. Antifibrotici: hanno lo scopo di rallentare o arrestare la formazione di tessuto cicatriziale nel fegato (fibrosi), che può portare alla cirrosi. Tra questi farmaci, si annoverano gli inibitori della pirfenidone e del losartan.

  4. Farmaci sintomatici: sono impiegati per alleviare i sintomi associati alle malattie epatiche, come il prurito (collestiramina), l'ascite (diuretici) o l'encefalopatia epatica (lattulosio).

Oltre ai trattamenti farmacologici, la terapia epatica può includere interventi non farmacologici volti a migliorare lo stile di vita del paziente e a promuovere la salute del fegato. Tra questi, si annoverano:

  1. Dieta: una dieta equilibrata e ricca di nutrienti è fondamentale per il benessere del fegato. In particolare, si raccomanda di ridurre il consumo di grassi saturi e zuccheri semplici, aumentare l'apporto di fibre e proteine magre, e limitare l'assunzione di sale.

  2. Esercizio fisico: la pratica regolare di attività fisica contribuisce a mantenere un peso corporeo adeguato, prevenendo l'obesità e la steatosi epatica non alcolica.

  3. Riduzione del consumo di alcol: un consumo eccessivo di alcol può causare danni epatici gravi, come la steatosi alcolica e la cirrosi. Pertanto, è importante limitare l'assunzione di bevande alcoliche o astenersene completamente in caso di patologie epatiche preesistenti.

  4. Prevenzione delle infezioni: nel caso delle epatiti virali, è fondamentale adottare misure preventive come la vaccinazione (per l'epatite A e B), l'utilizzo di preservativi durante i rapporti sessuali o evitare il contatto con sangue infetto (ad esempio attraverso aghi contaminati).

In conclusione, la terapia epatica rappresenta un approccio multidisciplinare che mira a garantire il benessere del fegato attraverso interventi farmacologici mirati ed educativi sullo stile di vita dei pazienti affetti da patologie epatiche croniche in Italia.

Farmaci contenenti principio attivo Terapia epatica ()