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Farmaci contenenti principio attivo Teofillina ()

La teofillina è un principio attivo appartenente alla classe dei metilxantine, una famiglia di composti chimici che comprende anche la caffeina e la teobromina. Questa sostanza è ampiamente utilizzata nel trattamento di diverse patologie respiratorie, in particolare l'asma bronchiale e la broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO). In Italia, la teofillina è disponibile in diverse formulazioni farmaceutiche, tra cui compresse a rilascio prolungato e soluzioni iniettabili.

La teofillina agisce principalmente come broncodilatatore, ovvero favorisce il rilassamento della muscolatura liscia delle vie aeree. In questo modo, contribuisce ad alleviare i sintomi associati alle malattie respiratorie ostruttive, come dispnea (difficoltà respiratoria), tosse e respiro sibilante. Il meccanismo d'azione della teofillina si basa sull'inibizione dell'enzima fosfodiesterasi (PDE), che porta ad un aumento dei livelli intracellulari di AMP ciclico (cAMP) nei tessuti bronchiali.

Oltre all'effetto broncodilatatore, la teofillina possiede anche proprietà anti-infiammatorie e immunomodulanti. Infatti, essa riduce il rilascio di mediatori chimici dell'infiammazione da parte dei leucociti e modula l'attività delle cellule immunitarie coinvolte nella risposta infiammatoria delle vie aeree. Tali effetti sono particolarmente importanti nel contesto dell'asma, una malattia caratterizzata da un'infiammazione cronica delle vie respiratorie.

La teofillina viene somministrata per via orale o endovenosa, a seconda della gravità dei sintomi e delle esigenze del paziente. La dose iniziale di teofillina varia in base all'età, al peso corporeo e alla presenza di eventuali comorbilità. È importante monitorare attentamente i livelli plasmatici della teofillina durante il trattamento, poiché la sua finestra terapeutica è piuttosto stretta e un sovradosaggio può causare effetti collaterali seri.

Gli effetti indesiderati più comuni associati all'uso della teofillina includono nausea, vomito, cefalea (mal di testa), tachicardia (aumento della frequenza cardiaca) e tremori. In alcuni casi, possono verificarsi anche disturbi del sonno come insonnia o agitazione notturna. La maggior parte di questi effetti collaterali è dose-dipendente e tende a diminuire con l'adattamento del paziente al farmaco.

La teofillina può interagire con diversi altri farmaci, pertanto è fondamentale informare il medico curante di tutti i medicinali assunti dal paziente. Tra le interazioni più rilevanti si annoverano quelle con i farmaci antiaritmici (utilizzati per regolare il ritmo cardiaco), gli antibiotici macrolidi (come eritromicina) e alcuni antiepilettici (come fenitoina). Queste interazioni possono alterare la concentrazione plasmatica della teofillina e richiedere un aggiustamento della dose.

In Italia, l'uso della teofillina è piuttosto diffuso nel trattamento dell'asma e della BPCO. Tuttavia, negli ultimi anni si è assistito a un declino nell'utilizzo di questo farmaco a favore di nuove terapie broncodilatatrici, come i beta2-agonisti a lunga durata d'azione (LABA) e gli anticolinergici a lunga durata d'azione (LAMA). Nonostante ciò, la teofillina rimane una valida opzione terapeutica per alcuni pazienti che non rispondono adeguatamente alle altre terapie o che presentano controindicazioni all'uso di altri broncodilatatori.

In conclusione, la teofillina è un principio attivo con proprietà broncodilatatrici, anti-infiammatorie e immunomodulanti utilizzato nel trattamento delle patologie respiratorie ostruttive. Sebbene il suo impiego sia in calo a causa dell'introduzione di nuovi farmaci broncodilatatori più selettivi e con minori effetti collaterali, la teofillina rappresenta ancora una valida alternativa terapeutica per alcuni pazienti affetti da asma o BPCO.

Farmaci contenenti principio attivo Teofillina ()