Il Tecnezio-99m (99mTc) è un radioisotopo di uso comune nella medicina nucleare, in particolare per la realizzazione di esami diagnostici mediante l'utilizzo di tecniche di imaging come la scintigrafia e la tomografia computerizzata a emissione singola dei fotoni (SPECT). Tra le varie applicazioni del 99mTc, una delle più interessanti riguarda l'uso delle cellule marcate con stagno.
Le cellule marcate con stagno sono preparazioni cellulari ottenute attraverso un processo che prevede l'incorporazione del radioisotopo 99mTc all'interno delle cellule stesse. Questa marcatura permette di seguire il destino delle cellule nel corpo umano e studiarne il comportamento in diverse condizioni fisiopatologiche. In Italia, come nel resto del mondo, questa metodica trova impiego in diversi ambiti della medicina nucleare.
Uno degli utilizzi principali delle cellule marcate con 99mTc-stagno riguarda lo studio della funzionalità del sistema reticoloendoteliale (SRE), ovvero quel complesso sistema cellulare deputato alla rimozione dei materiali estranei e alla difesa dell'organismo contro le infezioni. La scintigrafia con cellule marcate consente infatti di valutare la capacità fagocitaria degli organi appartenenti al SRE, come il fegato e la milza.
Un altro campo d'applicazione importante per le cellule marcate con 99mTc-stagno è rappresentato dalla diagnosi e dal monitoraggio dell'infiammazione e dell'infezione. La marcatura delle cellule del sistema immunitario, come i leucociti, permette di identificare con precisione le aree di infiammazione o infezione all'interno del corpo. Questo è particolarmente utile nella diagnosi di patologie infettive e infiammatorie a livello osseo, come l'osteomielite, o a livello delle articolazioni.
Le cellule marcate con 99mTc-stagno trovano impiego anche nello studio della funzionalità renale. La scintigrafia renale con cellule marcate consente infatti di valutare la perfusione renale e la funzione tubulare dei reni, fornendo informazioni utili nella diagnosi e nel monitoraggio di diverse patologie renali.
In Italia, l'utilizzo delle cellule marcate con 99mTc-stagno è in linea con le tendenze internazionali. Secondo dati recenti, il consumo annuale di radiofarmaci a base di 99mTc nel nostro Paese si aggira intorno ai 400.000 dosi all'anno (Fonte: Agenzia Internazionale per l'Energia Atomica). Tra questi radiofarmaci, una quota significativa è rappresentata dalle preparazioni contenenti cellule marcate con stagno.
La metodica delle cellule marcate con 99mTc-stagno presenta alcuni vantaggi rispetto ad altre tecniche diagnostiche basate sull'uso del Tecnezio-99m. In primo luogo, la marcatura cellulare consente una maggiore specificità nell'identificazione delle aree interessate da processi patologici, grazie alla capacità delle cellule marcate di accumularsi selettivamente nei tessuti bersaglio. Inoltre, la marcatura cellulare permette di ottenere immagini ad alta risoluzione e con un elevato rapporto segnale/rumore, facilitando la diagnosi e il monitoraggio delle patologie in esame.
Tuttavia, l'uso delle cellule marcate con 99mTc-stagno presenta anche alcune limitazioni. Tra queste, vi è la necessità di disporre di laboratori attrezzati per la manipolazione e la marcatura delle cellule, nonché di personale specializzato nella preparazione dei radiofarmaci. Inoltre, come per tutte le metodiche basate sull'uso di radioisotopi, vi è il rischio legato all'esposizione alle radiazioni ionizzanti sia per i pazienti che per gli operatori sanitari.
In conclusione, le cellule marcate con 99mTc-stagno rappresentano uno strumento prezioso nella pratica clinica della medicina nucleare in Italia e nel mondo. Grazie alla loro specificità e alle elevate prestazioni diagnostiche offerte dalla scintigrafia con cellule marcate, queste preparazioni cellulari contribuiscono significativamente alla diagnosi e al monitoraggio di diverse patologie infettive, infiammatorie e renali.