Il Proguanil è un principio attivo utilizzato principalmente nella prevenzione e nel trattamento della malaria, una malattia parassitaria trasmessa attraverso la puntura di zanzare infette. In Italia, la malaria è stata eradicata negli anni '60, tuttavia, i casi importati da viaggiatori che rientrano da aree endemiche sono ancora presenti. Secondo l'Istituto Superiore di Sanità, nel 2019 sono stati registrati 553 casi di malaria in Italia, tutti importati.
Il Proguanil agisce inibendo l'enzima diidrofolato reduttasi (DHFR) del parassita Plasmodium falciparum, responsabile della maggior parte dei casi gravi di malaria. Questa inibizione impedisce la sintesi dell'acido folico all'interno del parassita e ne blocca quindi la crescita e la riproduzione.
Il Proguanil viene spesso associato ad altri farmaci antimalarici per aumentarne l'efficacia e ridurre il rischio di resistenza da parte dei parassiti. Un esempio comune di associazione è quella con l'Atovaquone, un altro farmaco antimalarico che agisce sulla catena respiratoria mitocondriale del parassita. La combinazione Atovaquone-Proguanil è nota anche come Malarone®, un farmaco largamente utilizzato nella profilassi della malaria per i viaggiatori diretti in aree endemiche.
La somministrazione del Proguanil avviene per via orale sotto forma di compresse. La posologia varia a seconda dell'età del paziente e dell'indicazione terapeutica. Nella profilassi della malaria, il Proguanil viene assunto quotidianamente a partire da uno o due giorni prima del viaggio in area endemica e prosegue per tutta la durata del soggiorno e per almeno una settimana dopo il rientro.
Il Proguanil è generalmente ben tollerato, ma può causare alcuni effetti collaterali. Tra i più comuni si annoverano disturbi gastrointestinali come nausea, vomito e diarrea. Altri effetti indesiderati possono includere cefalea, vertigini, insonnia e rash cutanei. In rari casi, il Proguanil può provocare alterazioni ematologiche come anemia emolitica o agranulocitosi.
Il farmaco è controindicato in caso di ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti contenuti nella formulazione. Inoltre, il Proguanil deve essere usato con cautela nei pazienti con insufficienza renale grave o con deficit dell'enzima G6PD (glucosio-6-fosfato deidrogenasi), poiché può aumentare il rischio di emolisi.
Prima di iniziare un trattamento con Proguanil, è importante informare il medico curante di eventuali altre patologie presenti o farmaci assunti contemporaneamente. Alcuni farmaci possono interagire con il Proguanil riducendone l'efficacia o aumentando gli effetti collaterali. Ad esempio, l'uso concomitante di anticoagulanti orali come la Warfarina può richiedere un aggiustamento del dosaggio per evitare il rischio di sanguinamento.
In conclusione, il Proguanil è un farmaco antimalarico efficace e ben tollerato, spesso utilizzato in associazione con altri principi attivi per aumentarne l'efficacia e ridurre il rischio di resistenza. Sebbene la malaria sia stata eradicata in Italia, il Proguanil rimane un'opzione terapeutica importante per i viaggiatori che si recano in aree endemiche e per il trattamento dei casi importati. È fondamentale seguire le indicazioni del medico curante riguardo alla posologia e alle precauzioni d'uso per garantire un trattamento sicuro ed efficace.