La poliomielite è una malattia infettiva altamente contagiosa causata dal virus della poliomielite, che colpisce principalmente i bambini al di sotto dei cinque anni. La vaccinazione è il metodo più efficace per prevenire la malattia e limitare la sua diffusione. In Italia, la vaccinazione antipolio è obbligatoria e viene somministrata attraverso un vaccino inattivato (IPV) o un vaccino orale monovalente vivo attenuato (OPV).
Il principio attivo del vaccino orale monovalente vivo attenuato contro la poliomielite consiste in una forma indebolita del virus della poliomielite. Questo tipo di vaccino è stato sviluppato per offrire una protezione efficace contro uno specifico sierotipo del virus, senza causare la malattia stessa.
Il vaccino OPV agisce stimolando il sistema immunitario dell'individuo a produrre anticorpi specifici contro il virus della poliomielite. Una volta che questi anticorpi sono presenti nel corpo, essi possono neutralizzare rapidamente il virus se l'individuo viene esposto ad esso in futuro, prevenendo così lo sviluppo della malattia.
In Italia, l'incidenza della poliomielite è stata ridotta significativamente grazie all'introduzione dei programmi di immunizzazione. Secondo i dati dell'Istituto Superiore di Sanità (ISS), non si registrano casi autoctoni di poliomielite dal 1982 e l'Italia ha ricevuto il certificato di eradicazione dalla World Health Organization (WHO) nel 2002.
Tuttavia, la poliomielite continua a rappresentare una minaccia per la salute pubblica in altre parti del mondo, in particolare nei paesi in via di sviluppo. Pertanto, è fondamentale mantenere un'alta copertura vaccinale nella popolazione italiana per prevenire il riemergere della malattia nel nostro Paese.
Il vaccino OPV viene somministrato per via orale, solitamente sotto forma di gocce. Questo metodo di somministrazione offre diversi vantaggi rispetto al vaccino inattivato (IPV), che viene somministrato tramite iniezione. Tra questi vantaggi vi sono una maggiore facilità di somministrazione e una migliore accettazione da parte dei bambini.
Inoltre, il vaccino OPV ha dimostrato di essere altamente efficace nella prevenzione della poliomielite. Studi condotti a livello internazionale hanno rilevato che una singola dose di OPV può fornire un'immunità protettiva nell'80-90% dei casi, mentre tre dosi possono raggiungere un tasso di protezione superiore al 95%.
Nonostante i suoi benefici, l'uso del vaccino OPV presenta alcuni rischi potenziali. In rari casi, il virus vivo attenuato contenuto nel vaccino può mutare e acquisire caratteristiche virulente, causando la cosiddetta poliomielite associata al vaccino (VAPP). Tuttavia, questo evento è estremamente raro e si verifica con una frequenza stimata tra 1 caso ogni 2,7 milioni di dosi somministrate.
Per ridurre ulteriormente il rischio di VAPP, l'Italia ha introdotto nel 2002 un programma di immunizzazione sequenziale, che prevede l'uso combinato del vaccino inattivato (IPV) e del vaccino orale monovalente vivo attenuato (OPV). Questo approccio consente di sfruttare i vantaggi offerti da entrambi i tipi di vaccino, minimizzando al contempo i rischi associati all'uso dell'OPV.
In conclusione, il vaccino orale monovalente vivo attenuato contro la poliomielite rappresenta uno strumento fondamentale nella lotta contro questa malattia infettiva. Grazie ai programmi di immunizzazione e all'adozione di strategie appropriate, come quella sequenziale adottata in Italia, è possibile garantire una protezione efficace per la popolazione e contribuire all'eradicazione globale della poliomielite.