Il principio attivo in esame è il Pneumococco, antigene purificato polisaccaridico. Questo composto è utilizzato principalmente nella prevenzione delle infezioni causate dal batterio Streptococcus pneumoniae, noto anche come pneumococco. Il pneumococco è responsabile di diverse malattie infettive, tra cui la polmonite, la meningite e l'otite media. In Italia, si stima che ogni anno si verifichino circa 6.000 casi di polmonite da pneumococco e 500 casi di meningite.
Il vaccino antipneumococcico è costituito da antigeni purificati polisaccaridici derivati dalla capsula del batterio S. pneumoniae. La capsula è una struttura esterna al patogeno che gli conferisce la capacità di sfuggire al sistema immunitario dell'ospite e causare infezioni invasive.
I vaccini antipneumococcici sono disponibili in due tipi principali: il vaccino polisaccaridico non coniugato (PPV23) e il vaccino coniugato (PCV). Il PPV23 contiene 23 antigeni polisaccaridici purificati provenienti da altrettanti sierotipi di S. pneumoniae, mentre i PCV contengono un numero variabile di sierotipi (generalmente 10 o 13) legati a proteine carrier per migliorare l'immunogenicità.
Il meccanismo d'azione dei vaccini antipneumococcici consiste nell'indurre nel soggetto vaccinato una risposta immunitaria specifica contro gli antigeni presenti nel vaccino. In particolare, l'organismo produce anticorpi capaci di riconoscere e neutralizzare il batterio S. pneumoniae, prevenendo così l'insorgenza delle infezioni invasive.
La somministrazione del vaccino antipneumococcico è raccomandata per diverse categorie di persone a rischio di contrarre infezioni da pneumococco. Tra queste, si annoverano i bambini al di sotto dei 5 anni di età, gli adulti con più di 65 anni e le persone affette da patologie croniche o immunodepressione.
In Italia, il vaccino antipneumococcico coniugato è incluso nel calendario vaccinale per i bambini e viene somministrato secondo uno schema a tre dosi (a 3, 5 e 11-13 mesi). Per gli adulti a rischio, invece, è raccomandata la somministrazione del vaccino polisaccaridico non coniugato (PPV23).
I vaccini antipneumococcici sono generalmente ben tollerati e presentano un basso profilo di reazioni avverse. Le reazioni più comuni includono dolore e gonfiore nel sito d'iniezione, febbre lieve e malessere generale. Tali sintomi sono solitamente transitori e si risolvono spontaneamente entro pochi giorni dalla somministrazione del vaccino.
L'efficacia dei vaccini antipneumococcici nella prevenzione delle infezioni invasive è ampiamente dimostrata da numerosi studi clinici. In particolare, si stima che il PCV13 sia efficace nel prevenire il 97% dei casi di meningite da pneumococco e l'88% dei casi di polmonite nei bambini. Anche il PPV23 ha dimostrato un'efficacia significativa nella prevenzione delle infezioni invasive negli adulti a rischio, riducendo l'incidenza di polmonite e meningite del 50-70%.
In conclusione, il Pneumococco, antigene purificato polisaccaridico, è un principio attivo fondamentale nella prevenzione delle infezioni causate dal batterio S. pneumoniae. Grazie all'ampia copertura offerta dai vaccini antipneumococcici e alla loro efficacia nel ridurre l'incidenza delle malattie invasive, la vaccinazione rappresenta uno strumento essenziale per proteggere le categorie più vulnerabili della popolazione e limitare la diffusione del pneumococco nella comunità.