Il Pertuzumab e il Trastuzumab sono due farmaci biologici utilizzati nel trattamento di alcuni tipi di tumori al seno e allo stomaco. Entrambi i farmaci appartengono alla classe dei monoclonal antibodies, ovvero anticorpi monoclonali, che agiscono in modo specifico sui recettori HER2 presenti sulla superficie delle cellule tumorali.
Il Pertuzumab è un anticorpo monoclonale umanizzato che si lega al dominio extracellulare del recettore HER2, inibendo la formazione di eterodimeri tra HER2 e altri recettori della famiglia ErbB. Questa interazione impedisce l'attivazione dei segnali intracellulari responsabili della proliferazione cellulare e della sopravvivenza delle cellule tumorali. Il Pertuzumab è stato approvato dall'Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) nel 2013 per il trattamento del carcinoma mammario metastatico HER2-positivo.
Il Trastuzumab è un anticorpo monoclonale ricombinante umanizzato che si lega al dominio extracellulare del recettore HER2, bloccando l'attivazione dei segnali intracellulari necessari per la crescita e la sopravvivenza delle cellule tumorali. Il Trastuzumab è stato approvato dall'AIFA nel 2000 per il trattamento del carcinoma mammario metastatico HER2-positivo e successivamente anche per il carcinoma gastrico avanzato o metastatico con sovraespressione di HER2.
In Italia, secondo i dati dell'Associazione Italiana Registri Tumori (AIRTUM), ogni anno vengono diagnosticati circa 53.000 nuovi casi di tumore al seno e 3.500 nuovi casi di tumore allo stomaco. Di questi, si stima che il 15-20% dei tumori al seno e il 7-34% dei tumori allo stomaco presentino una sovraespressione del recettore HER2, rendendo pertanto i pazienti candidati al trattamento con Pertuzumab e Trastuzumab.
La combinazione di Pertuzumab e Trastuzumab è stata studiata in diversi trial clinici che hanno dimostrato un miglioramento significativo nella sopravvivenza libera da progressione (PFS) e nella sopravvivenza globale (OS) dei pazienti affetti da carcinoma mammario metastatico HER2-positivo. In particolare, lo studio CLEOPATRA ha mostrato che l'aggiunta di Pertuzumab al Trastuzumab e alla chemioterapia ha portato a un aumento della PFS mediana da 12,4 a 18,5 mesi e dell'OS mediana da 40,8 a 56,5 mesi.
Nel caso del carcinoma gastrico avanzato o metastatico HER2-positivo, il Trastuzumab è stato studiato in combinazione con la chemioterapia nello studio ToGA. I risultati hanno evidenziato un aumento della sopravvivenza globale mediana nei pazienti trattati con Trastuzumab più chemioterapia rispetto alla sola chemioterapia (13,8 mesi vs 11,1 mesi).
Il Pertuzumab e il Trastuzumab sono generalmente ben tollerati dai pazienti, ma possono causare alcuni effetti collaterali. Gli effetti avversi più comuni includono diarrea, nausea, vomito, stanchezza, rash cutaneo e reazioni infusion-related. Inoltre, entrambi i farmaci possono aumentare il rischio di cardiotoxicità, motivo per cui è necessario monitorare attentamente la funzione cardiaca durante il trattamento.
In conclusione, il Pertuzumab e il Trastuzumab rappresentano due importanti opzioni terapeutiche per i pazienti affetti da tumori HER2-positivi al seno e allo stomaco. Grazie alla loro specificità d'azione sui recettori HER2, questi farmaci hanno dimostrato di migliorare significativamente la sopravvivenza dei pazienti e di essere ben tollerati nella maggior parte dei casi. Tuttavia, è fondamentale valutare attentamente i potenziali benefici e rischi del trattamento in ogni singolo paziente per garantire un approccio terapeutico personalizzato ed efficace.