Foglietti illustrativi Apri menu principale

Farmaci contenenti principio attivo PAPILLOMAVIRUS (UMANO TIPI 6, 11, 16, 18)

Il papillomavirus umano (HPV) è un virus a DNA appartenente alla famiglia dei Papillomaviridae, che comprende oltre 200 tipi differenti. Tra questi, i tipi 6, 11, 16 e 18 sono particolarmente rilevanti per la salute umana, in quanto responsabili di diverse patologie a livello cutaneo e delle mucose.

In Italia, l'incidenza dell'infezione da HPV è piuttosto elevata: si stima che circa il 70-80% della popolazione sessualmente attiva sia stata esposta al virus nel corso della vita. Tuttavia, nella maggior parte dei casi l'infezione è asintomatica e si risolve spontaneamente senza causare danni.

I tipi di HPV più comunemente associati a lesioni benigne sono il tipo 6 e il tipo 11. Essi sono responsabili della comparsa di condilomi acuminati (verruche genitali), che rappresentano la manifestazione clinica più frequente dell'infezione da HPV. In Italia, si stima che ogni anno siano diagnosticati circa 50.000 nuovi casi di condilomi acuminati.

Al contrario, i tipi ad alto rischio oncogeno come il tipo 16 e il tipo 18 sono associati allo sviluppo di lesioni precancerose e tumori maligni in diverse sedi anatomiche. In particolare, l'HPV-16 è implicato nel 50-60% dei casi di carcinoma della cervice uterina (CCU), mentre l'HPV-18 ne causa circa il 10-15%. Complessivamente, questi due tipi virali sono responsabili di oltre il 70% dei casi di CCU a livello globale.

In Italia, il carcinoma della cervice uterina rappresenta la quarta neoplasia più frequente tra le donne, con circa 3.000 nuovi casi diagnosticati ogni anno e oltre 1.000 decessi annuali. Oltre al CCU, l'infezione da HPV-16 e HPV-18 è stata associata anche ad altri tumori anogenitali (vulva, vagina, ano, pene) e orofaringei.

La prevenzione dell'infezione da HPV riveste un ruolo fondamentale nella lotta contro queste patologie. Attualmente sono disponibili due vaccini profilattici: il bivalente (Cervarix), che protegge dai tipi 16 e 18, e il quadrivalente (Gardasil), che copre anche i tipi 6 e 11. Entrambi i vaccini sono efficaci nel prevenire le lesioni precancerose della cervice uterina causate dai rispettivi tipi virali.

In Italia, la vaccinazione anti-HPV è offerta gratuitamente alle ragazze di età compresa tra i 12 e i 25 anni nell'ambito del calendario vaccinale nazionale. Tuttavia, la copertura vaccinale rimane ancora insufficiente: secondo i dati del Ministero della Salute relativi al 2019, solo il 62% delle ragazze nate nel 2004 ha completato il ciclo di vaccinazione entro i sedici anni.

Oltre alla prevenzione primaria attraverso la vaccinazione, è fondamentale promuovere lo screening per la diagnosi precoce delle lesioni precancerose e dei tumori associati all'HPV. In Italia, il programma di screening per il carcinoma della cervice uterina prevede l'esecuzione del test Pap (Pap-test) ogni tre anni per le donne tra i 25 e i 64 anni.

In conclusione, l'infezione da papillomavirus umano tipi 6, 11, 16 e 18 rappresenta un importante problema di salute pubblica in Italia. La prevenzione primaria attraverso la vaccinazione e lo screening per la diagnosi precoce delle lesioni associate all'HPV sono strumenti fondamentali nella lotta contro queste patologie. È pertanto essenziale incrementare la copertura vaccinale e promuovere una maggiore adesione ai programmi di screening da parte della popolazione femminile.

Farmaci contenenti principio attivo PAPILLOMAVIRUS (UMANO TIPI 6, 11, 16, 18)