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Farmaci contenenti principio attivo PALIVIZUMAB

Il Palivizumab è un anticorpo monoclonale umanizzato che viene utilizzato per la prevenzione delle infezioni da virus sinciziale respiratorio (VRS) nei neonati e nei bambini ad alto rischio. Questo principio attivo è stato sviluppato per offrire una protezione efficace contro il VRS, un virus che può causare gravi problemi respiratori, soprattutto nei pazienti più giovani e vulnerabili.

Il VRS è responsabile di un gran numero di infezioni respiratorie acute in tutto il mondo, con una prevalenza particolarmente elevata nei mesi invernali. In Italia, si stima che ogni anno circa 80.000-100.000 bambini al di sotto dei 5 anni vengano colpiti dal VRS, con circa il 10% di questi che richiede ospedalizzazione.

Il Palivizumab agisce legandosi alla proteina F del VRS, impedendo così al virus di entrare nelle cellule e replicarsi. In questo modo, l'anticorpo monoclonale contribuisce a ridurre la gravità dell'infezione e a prevenire complicanze potenzialmente letali come la bronchiolite e la polmonite.

L'utilizzo del Palivizumab è indicato principalmente per i neonati prematuri nati prima della 35ª settimana di gestazione, i bambini con displasia broncopolmonare (DBP) o con cardiopatie congenite (CHD) che aumentano il rischio di complicanze da VRS. La somministrazione del farmaco avviene attraverso iniezioni intramuscolari mensili durante la stagione epidemica del VRS, solitamente da novembre ad aprile.

Numerosi studi clinici hanno dimostrato l'efficacia del Palivizumab nella prevenzione delle infezioni da VRS e nella riduzione delle ospedalizzazioni correlate. Un trial clinico condotto su neonati prematuri ha mostrato una riduzione del 55% delle ospedalizzazioni per infezioni da VRS nei pazienti trattati con Palivizumab rispetto a quelli non trattati. Inoltre, un altro studio ha evidenziato una diminuzione dell'incidenza di bronchiolite grave e polmonite nei bambini con cardiopatie congenite che ricevevano il farmaco.

Nonostante i benefici offerti dal Palivizumab, il suo utilizzo è limitato dalla sua elevata costo. Pertanto, le linee guida italiane raccomandano la somministrazione del farmaco solo nei pazienti ad alto rischio e nelle aree geografiche con un'elevata incidenza di infezioni da VRS. Inoltre, è importante sottolineare che il Palivizumab non è efficace nel trattamento delle infezioni da VRS già insorte e non sostituisce le vaccinazioni pediatriche di routine.

Gli effetti collaterali associati all'uso del Palivizumab sono generalmente lievi e transitori. Tra questi si includono reazioni nel sito di iniezione, febbre, irritabilità e rash cutaneo. Tuttavia, come per tutti i farmaci, possono verificarsi reazioni avverse più gravi come reazioni allergiche o problemi respiratori; pertanto, è fondamentale informare il medico di qualsiasi sintomo insolito o preoccupante.

In conclusione, il Palivizumab rappresenta un'opzione terapeutica importante per la prevenzione delle infezioni da VRS nei neonati e nei bambini ad alto rischio. Grazie alla sua efficacia nel ridurre le ospedalizzazioni e le complicanze gravi, questo principio attivo contribuisce a migliorare la qualità della vita dei pazienti più vulnerabili e a ridurre l'impatto socio-economico delle infezioni da VRS. Tuttavia, è essenziale che l'utilizzo del Palivizumab sia riservato ai pazienti ad alto rischio e che si continui a promuovere la ricerca di strategie preventive più accessibili ed efficaci contro il VRS.

Farmaci contenenti principio attivo PALIVIZUMAB