Il Nusinersen è un principio attivo innovativo che ha rivoluzionato il trattamento della Atrofia Muscolare Spinale (SMA), una malattia genetica rara e progressiva che colpisce principalmente i bambini. In Italia, si stima che la SMA affligga circa 1 su 10.000 nati vivi, con un numero di casi diagnosticati ogni anno tra 50 e 60.
La SMA è causata da una mutazione nel gene SMN1, che provoca una carenza della proteina SMN (Survival Motor Neuron). Questa proteina è fondamentale per la sopravvivenza dei motoneuroni, le cellule nervose responsabili del controllo dei movimenti muscolari. La mancanza di proteina SMN porta alla degenerazione dei motoneuroni e alla conseguente atrofia muscolare.
Il Nusinersen agisce come un oligonucleotide antisense, ovvero una molecola sintetica in grado di legarsi a specifiche sequenze di RNA messaggero (mRNA) per modificarne il processo di splicing. Nel caso della SMA, il Nusinersen si lega all'mRNA del gene SMN2 - un gene correlato al gene SMN1 - inducendo la produzione di proteina SMN funzionale e compensando così la carenza causata dalla mutazione nel gene SMN1.
Il farmaco viene somministrato attraverso iniezioni intratecali direttamente nel liquido cerebrospinale, permettendo così al principio attivo di raggiungere i motoneuroni nella colonna vertebrale. Il trattamento prevede una fase iniziale con quattro iniezioni nel corso dei primi due mesi, seguita da una fase di mantenimento con iniezioni ogni quattro mesi.
Il Nusinersen è stato approvato dall'Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) nel 2017 e dal 2018 è disponibile anche nel Servizio Sanitario Nazionale per i pazienti affetti da SMA di tipo 1, la forma più grave della malattia. Successivamente, nel 2020 l'AIFA ha esteso l'indicazione terapeutica del farmaco anche ai pazienti con SMA di tipo 2 e tipo 3.
Diversi studi clinici hanno dimostrato l'efficacia del Nusinersen nel migliorare la funzione motoria e la sopravvivenza dei pazienti affetti da SMA. In particolare, lo studio ENDEAR ha evidenziato un significativo beneficio del trattamento nei bambini con SMA di tipo 1, mostrando un aumento della sopravvivenza senza necessità di supporto ventilatorio permanente e un miglioramento delle abilità motorie rispetto al gruppo trattato con placebo. Analogamente, lo studio CHERISH ha dimostrato un miglioramento della funzione motoria nei bambini con SMA di tipo 2.
Nonostante il notevole successo terapeutico, il Nusinersen presenta alcune limitazioni. Innanzitutto, il costo elevato del farmaco può rappresentare una barriera all'accesso al trattamento per alcuni pazienti. Inoltre, le iniezioni intratecali possono essere associate a rischi e complicanze quali dolore, emorragia o infezioni.
Per quanto riguarda gli effetti collaterali, il Nusinersen è generalmente ben tollerato dai pazienti. Gli eventi avversi più comuni includono infezioni del tratto respiratorio, febbre e costipazione. Tuttavia, è importante monitorare attentamente i pazienti durante il trattamento per individuare tempestivamente eventuali reazioni avverse.
In conclusione, il Nusinersen rappresenta un importante passo avanti nella terapia della Atrofia Muscolare Spinale, offrendo una prospettiva di miglioramento della qualità di vita e della sopravvivenza per i pazienti affetti da questa grave malattia genetica. Nonostante le limitazioni legate al costo e alla modalità di somministrazione, l'ampio impiego del farmaco in Italia testimonia l'impegno delle istituzioni sanitarie nel garantire l'accesso alle terapie innovative per i pazienti con malattie rare.