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Farmaci contenenti principio attivo Mebeverina ()

La Mebeverina è un principio attivo utilizzato per il trattamento dei disturbi gastrointestinali, in particolare per la sindrome dell'intestino irritabile (SII) e le condizioni spastico-dolorose del tratto gastrointestinale. In Italia, la Mebeverina è disponibile sotto forma di compresse rivestite con film o capsule a rilascio prolungato.

La sindrome dell'intestino irritabile è una condizione comune che colpisce circa il 10-20% della popolazione italiana. Si manifesta con sintomi quali dolore addominale, gonfiore, diarrea e stitichezza. La Mebeverina agisce come un antispastico direttamente sul muscolo liscio del tratto gastrointestinale, alleviando così i sintomi associati alla SII.

Il meccanismo d'azione della Mebeverina si basa sulla sua capacità di inibire le contrazioni muscolari involontarie (spasmi) nel tratto gastrointestinale. Questo effetto antispastico si ottiene attraverso l'interazione con i canali del calcio presenti nelle cellule muscolari lisce, riducendo così l'afflusso di ioni calcio e diminuendo la contrattilità muscolare.

La Mebeverina presenta un profilo farmacocinetico favorevole, caratterizzato da una rapida assorbimento dopo somministrazione orale e da una buona biodisponibilità sistemica. La molecola viene metabolizzata principalmente a livello epatico ed eliminata attraverso le urine.

In termini di dosaggio, la posologia consigliata per gli adulti è di 135 mg di Mebeverina tre volte al giorno, preferibilmente prima dei pasti. Tuttavia, il medico può adattare la dose in base alla gravità dei sintomi e alla risposta del paziente al trattamento. La durata del trattamento varia a seconda della condizione clinica e della risposta individuale al farmaco.

La Mebeverina è generalmente ben tollerata dalla maggior parte dei pazienti. Gli effetti collaterali più comuni associati all'uso di questo principio attivo includono disturbi gastrointestinali quali nausea, dispepsia e stitichezza. In rari casi, possono verificarsi reazioni allergiche cutanee come rash o prurito.

È importante sottolineare che la Mebeverina non deve essere utilizzata in caso di ipersensibilità nota al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti presenti nella formulazione del farmaco. Inoltre, il suo uso è controindicato nei pazienti affetti da megacolon tossico o con ostruzione intestinale meccanica.

La somministrazione di Mebeverina deve essere effettuata con cautela nei pazienti con insufficienza epatica o renale grave, poiché i dati sulla sicurezza ed efficacia in queste popolazioni sono limitati. Inoltre, non esistono studi adeguati sull'uso della Mebeverina durante la gravidanza e l'allattamento; pertanto, il suo impiego in queste situazioni deve essere valutato attentamente dal medico.

In conclusione, la Mebeverina rappresenta un'opzione terapeutica efficace e sicura per il trattamento della sindrome dell'intestino irritabile e delle condizioni spastico-dolorose del tratto gastrointestinale. Grazie al suo meccanismo d'azione antispastico e al suo favorevole profilo farmacocinetico, questo principio attivo può contribuire a migliorare significativamente la qualità di vita dei pazienti affetti da queste patologie.

Tuttavia, è fondamentale ricordare che l'uso della Mebeverina deve essere sempre preceduto da una valutazione medica accurata e che il trattamento deve essere personalizzato in base alle esigenze specifiche di ciascun paziente. Inoltre, è importante seguire le indicazioni del medico riguardo alla posologia e alla durata del trattamento, nonché informarlo di eventuali effetti collaterali o problemi correlati all'assunzione del farmaco.

Farmaci contenenti principio attivo Mebeverina ()