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Farmaci contenenti principio attivo Lapatinib

Il Lapatinib è un principio attivo utilizzato nel trattamento di alcuni tipi di tumori al seno. È un inibitore della tirosina chinasi che agisce bloccando l'azione di due proteine, HER2 e EGFR, che promuovono la crescita delle cellule tumorali. In Italia, il Lapatinib è commercializzato con il nome di Tyverb® ed è indicato per il trattamento del carcinoma mammario metastatico positivo al recettore HER2.

Il carcinoma mammario è uno dei tumori più comuni tra le donne italiane. Secondo l'AIRTUM (Associazione Italiana Registri Tumori), ogni anno si registrano circa 53.000 nuovi casi di tumore al seno nel nostro paese. Di questi, circa il 20% presenta una sovraespressione del recettore HER2, rendendo così necessario un trattamento specifico come quello offerto dal Lapatinib.

Il Lapatinib viene somministrato per via orale sotto forma di compresse rivestite con film e può essere assunto sia a stomaco pieno che vuoto. La dose raccomandata varia in base alla condizione clinica del paziente e alla presenza di eventuali effetti collaterali.

In genere, il Lapatinib viene utilizzato in combinazione con altri farmaci antitumorali come la capecitabina o il trastuzumab per aumentarne l'efficacia terapeutica. La combinazione con la capecitabina è indicata nei pazienti affetti da carcinoma mammario metastatico positivo al recettore HER2 che hanno ricevuto precedentemente terapie a base di antracicline, taxani e trastuzumab. La combinazione con il trastuzumab è invece indicata nei pazienti affetti da carcinoma mammario metastatico positivo al recettore HER2 che non hanno ricevuto precedentemente terapie a base di trastuzumab.

Il Lapatinib presenta un profilo di sicurezza accettabile, ma può causare alcuni effetti collaterali. Gli effetti indesiderati più comuni sono diarrea, rash cutaneo, nausea, vomito e affaticamento. In alcuni casi, il farmaco può provocare anche effetti collaterali più gravi come disfunzioni epatiche o cardiache. Pertanto, è importante monitorare attentamente i pazienti in trattamento con Lapatinib per individuare tempestivamente eventuali segni di tossicità.

Prima dell'inizio del trattamento con Lapatinib, il medico deve valutare attentamente la funzionalità epatica del paziente attraverso esami del sangue specifici. Inoltre, durante il trattamento è necessario monitorare periodicamente la funzionalità epatica e cardiaca per ridurre al minimo i rischi associati all'uso del farmaco.

Il Lapatinib può interagire con altri farmaci modificandone l'efficacia o aumentando il rischio di effetti collaterali. Tra le interazioni più significative si annoverano quelle con gli inibitori e gli induttori del citocromo P450 3A4 (CYP3A4), un enzima coinvolto nel metabolismo del Lapatinib. L'uso concomitante di farmaci inibitori o induttori del CYP3A4 può infatti alterare la concentrazione plasmatica del Lapatinib, con conseguente riduzione dell'efficacia terapeutica o aumento degli effetti collaterali.

In conclusione, il Lapatinib rappresenta una valida opzione terapeutica per i pazienti affetti da carcinoma mammario metastatico positivo al recettore HER2. Il suo impiego in combinazione con altri farmaci antitumorali ne potenzia l'efficacia e permette di ottenere risultati clinici significativi. Tuttavia, è fondamentale monitorare attentamente i pazienti in trattamento per prevenire e gestire gli eventuali effetti collaterali associati all'uso del farmaco.

Farmaci contenenti principio attivo Lapatinib