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Farmaci contenenti principio attivo Isoniazide

L'isoniazide è un principio attivo appartenente alla classe degli antibiotici, specificatamente ai chemioterapici antitubercolari. È uno dei farmaci di prima linea utilizzati nel trattamento della tubercolosi, una malattia infettiva causata dal batterio Mycobacterium tuberculosis. In Italia, la tubercolosi è una malattia ancora presente ma con un tasso di incidenza in diminuzione negli ultimi anni.

L'isoniazide agisce inibendo la sintesi degli acidi micolici, componenti essenziali della parete cellulare del batterio. Questa azione porta alla lisi e alla morte del microrganismo. L'effetto dell'isoniazide è principalmente battericida nei confronti delle cellule in rapida crescita.

La somministrazione dell'isoniazide avviene per via orale sotto forma di compresse o soluzione. La dose giornaliera raccomandata varia a seconda dell'età e del peso del paziente e deve essere stabilita dal medico curante. Il trattamento con isoniazide può durare da sei a dodici mesi, a seconda della gravità dell'infezione e della risposta del paziente al farmaco.

L'assorbimento dell'isoniazide dopo somministrazione orale è rapido e quasi completo; il picco plasmatico viene raggiunto entro 1-2 ore dalla somministrazione. Il farmaco si distribuisce ampiamente nei tessuti corporei ed è in grado di attraversare la barriera emato-encefalica, raggiungendo concentrazioni efficaci nel liquido cerebrospinale.

L'isoniazide viene metabolizzata nel fegato attraverso diversi processi, tra cui l'acetilazione. La velocità di acetilazione varia tra gli individui e può influenzare la farmacocinetica del farmaco. I pazienti con una velocità di acetilazione lenta tendono ad avere livelli plasmatici più elevati e un'emivita più lunga rispetto ai pazienti con una velocità di acetilazione rapida.

L'eliminazione dell'isoniazide avviene principalmente attraverso il rene sotto forma di metaboliti inattivi. L'emivita del farmaco varia da 1 a 4 ore nei pazienti con una velocità di acetilazione normale, mentre può essere prolungata fino a 6 ore nei pazienti con una velocità di acetilazione lenta.

Sebbene l'isoniazide sia generalmente ben tollerata, possono verificarsi alcuni effetti collaterali durante il trattamento. Gli effetti indesiderati più comuni includono disturbi gastrointestinali come nausea, vomito e dolore addominale. Altri effetti collaterali possono includere rash cutaneo, febbre e neuropatia periferica.

La neuropatia periferica è un effetto collaterale potenzialmente grave associato all'uso dell'isoniazide e si manifesta con intorpidimento, formicolio o dolore agli arti inferiori. Per ridurre il rischio di sviluppare questa complicanza, è spesso raccomandato l'utilizzo concomitante della vitamina B6 (piridossina) durante il trattamento con isoniazide.

L'isoniazide può interagire con altri farmaci, come anticonvulsivanti, anticoagulanti e alcuni antibiotici. Pertanto, è importante informare il medico curante di tutti i farmaci assunti dal paziente prima di iniziare il trattamento con isoniazide.

In conclusione, l'isoniazide è un farmaco efficace nel trattamento della tubercolosi e viene utilizzato da decenni come parte della terapia standard. Tuttavia, è fondamentale seguire attentamente le indicazioni del medico e monitorare eventuali effetti collaterali durante il trattamento per garantire la sicurezza del paziente e l'efficacia della terapia.

Farmaci contenenti principio attivo Isoniazide