Foglietti illustrativi Apri menu principale

Farmaci contenenti principio attivo HEXAMINOLEVULINATE

L'Hexaminolevulinato è un principio attivo utilizzato principalmente nella diagnostica medica, in particolare per la diagnosi e il monitoraggio di alcune patologie a carico della vescica. Questo composto chimico si caratterizza per le sue proprietà fotosensibilizzanti, che lo rendono estremamente utile nell'ambito della fotodinamica.

In Italia, l'Hexaminolevulinato è commercializzato con il nome di Hexvix e viene impiegato come agente fotosensibilizzante nella cistoscopia guidata dalla fluorescenza. Questa tecnica permette una migliore identificazione delle lesioni tumorali superficiali della vescica rispetto alla cistoscopia tradizionale, grazie all'emissione di una luce rossa che evidenzia le aree affette da tumore.

Il meccanismo d'azione dell'Hexaminolevulinato si basa sulla sua capacità di penetrare nelle cellule tumorali e convertirsi in protoporfirina IX (PpIX), una molecola fotosensibile. Quando queste cellule vengono esposte alla luce blu durante la cistoscopia guidata dalla fluorescenza, la PpIX assorbe l'energia luminosa e produce una fluorescenza rossa intensa che permette al medico di individuare con precisione le zone affette da tumore.

L'utilizzo dell'Hexaminolevulinato ha dimostrato numerosi vantaggi rispetto alle tecniche diagnostiche tradizionali. Innanzitutto, esso consente una maggiore sensibilità nella rilevazione delle lesioni tumorali superficiali della vescica, migliorando così la precisione della diagnosi. Inoltre, l'impiego di questa sostanza permette una migliore pianificazione del trattamento e un monitoraggio più accurato dei pazienti affetti da tumore alla vescica.

In Italia, il tumore alla vescica rappresenta la settima neoplasia più frequente tra gli uomini e la diciottesima tra le donne. Secondo i dati dell'AIRTUM (Associazione Italiana Registri Tumori), nel 2020 sono stati diagnosticati circa 12.000 nuovi casi di tumore alla vescica nel nostro Paese. Di questi, oltre il 70% riguardava soggetti di sesso maschile.

La cistoscopia guidata dalla fluorescenza con Hexaminolevulinato è indicata principalmente per i pazienti con sospetto o conferma di carcinoma uroteliale non invasivo della vescica (Ta o T1). Essa può essere utilizzata anche per il monitoraggio dei pazienti precedentemente trattati per carcinoma uroteliale superficiale, al fine di rilevare precocemente eventuali recidive.

L'Hexaminolevulinato viene somministrato direttamente nella vescica attraverso un catetere, generalmente due ore prima della cistoscopia guidata dalla fluorescenza. La procedura viene effettuata in anestesia locale o generale e ha una durata variabile a seconda delle dimensioni e del numero delle lesioni da rimuovere.

Nonostante l'Hexaminolevulinato sia generalmente ben tollerato dai pazienti, possono verificarsi alcuni effetti collaterali associati al suo utilizzo. Tra questi, i più comuni sono dolore o fastidio a livello della vescica, disuria (difficoltà nella minzione) e pollachiuria (aumento della frequenza delle minzioni). Tali effetti sono generalmente di lieve entità e tendono a risolversi spontaneamente nel giro di pochi giorni.

In conclusione, l'Hexaminolevulinato rappresenta un importante strumento nella diagnosi e nel monitoraggio del tumore alla vescica. Grazie alle sue proprietà fotosensibilizzanti e alla sua capacità di migliorare la sensibilità della cistoscopia guidata dalla fluorescenza, questo principio attivo contribuisce in modo significativo all'identificazione precoce delle lesioni tumorali superficiali e al successo del trattamento dei pazienti affetti da carcinoma uroteliale.

Farmaci contenenti principio attivo HEXAMINOLEVULINATE