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Farmaci contenenti principio attivo Glecaprevir e pibrentasvir

Il Glecaprevir e il Pibrentasvir sono due principi attivi che, combinati insieme, formano un trattamento antivirale altamente efficace per l'epatite C. In Italia, l'epatite C è una malattia infettiva che colpisce circa 1 milione di persone, con una prevalenza stimata tra lo 0,9% e il 2% della popolazione. Questo testo tecnico si propone di descrivere in dettaglio questi due principi attivi e le loro proprietà farmacologiche.

Il Glecaprevir è un inibitore della proteasi NS3/4A del virus dell'epatite C (HCV). La sua funzione principale è quella di bloccare l'enzima NS3/4A, che svolge un ruolo cruciale nella replicazione virale. In questo modo, il Glecaprevir impedisce al virus di moltiplicarsi all'interno delle cellule epatiche infette.

Il Pibrentasvir, invece, è un inibitore dell'antigene NS5A del virus dell'epatite C. Anche questo principio attivo agisce bloccando la replicazione virale attraverso l'inibizione della proteina NS5A. La combinazione dei due principi attivi permette quindi di ottenere un effetto sinergico nel combattere l'infezione da HCV.

La terapia a base di Glecaprevir e Pibrentasvir è stata approvata dall'Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) nel 2017 per il trattamento dell'epatite C cronica nelle persone adulte affette dai genotipi 1-6 del virus. La combinazione di questi due principi attivi ha dimostrato un'elevata efficacia nel trattamento dell'epatite C, con tassi di guarigione superiore al 95% in molti pazienti.

Il trattamento con Glecaprevir e Pibrentasvir si somministra per via orale sotto forma di compresse. La posologia standard prevede l'assunzione di tre compresse al giorno, una volta al giorno, per un periodo di 8, 12 o 16 settimane a seconda del genotipo virale e delle condizioni cliniche del paziente.

Glecaprevir e Pibrentasvir sono generalmente ben tollerati dalla maggior parte dei pazienti. Gli effetti collaterali più comuni sono lievi e includono mal di testa, stanchezza, nausea e prurito cutaneo. Tuttavia, in rari casi possono verificarsi reazioni avverse più gravi come anemia emolitica o reazioni allergiche gravi.

Una delle principali caratteristiche della terapia a base di Glecaprevir e Pibrentasvir è la sua elevata barriera genetica alla resistenza virale. Ciò significa che il virus dell'epatite C ha difficoltà a sviluppare mutazioni che gli consentano di resistere all'azione dei due principi attivi. Questo aspetto è particolarmente importante nel contesto dell'epatite C cronica, dove la resistenza ai farmaci può rappresentare un ostacolo significativo alla guarigione.

In Italia, il costo del trattamento con Glecaprevir e Pibrentasvir varia a seconda della durata della terapia e delle condizioni cliniche del paziente. Tuttavia, il Servizio Sanitario Nazionale (SSN) copre interamente il costo del trattamento per i pazienti affetti da epatite C cronica, garantendo così l'accesso a questa terapia altamente efficace a tutti coloro che ne hanno bisogno.

In conclusione, la combinazione di Glecaprevir e Pibrentasvir rappresenta un importante passo avanti nel trattamento dell'epatite C cronica. La loro elevata efficacia, la buona tollerabilità e la bassa incidenza di resistenza virale li rendono una scelta terapeutica di primo piano per i pazienti affetti da questa malattia infettiva. In Italia, l'accesso a questo trattamento è garantito dal SSN, contribuendo così all'obiettivo di eliminare l'epatite C come problema di sanità pubblica entro il 2030.

Farmaci contenenti principio attivo Glecaprevir e pibrentasvir