Foglietti illustrativi Apri menu principale

Farmaci contenenti principio attivo Fotemustina

La fotemustina è un principio attivo appartenente alla classe dei farmaci antitumorali, più precisamente alla categoria degli agenti alchilanti. Questi composti sono caratterizzati dalla loro capacità di legarsi chimicamente al DNA delle cellule tumorali, provocandone la morte e impedendo la loro proliferazione. La fotemustina viene utilizzata principalmente nel trattamento di alcuni tipi di tumori maligni, come il melanoma metastatico e i tumori cerebrali.

La fotemustina agisce attraverso un meccanismo d'azione simile a quello degli altri agenti alchilanti: forma legami covalenti con le basi azotate del DNA, in particolare con la guanina. Questo processo porta alla formazione di ponti intercatena tra le due eliche del DNA, che impediscono la replicazione e la trascrizione del materiale genetico. Di conseguenza, le cellule tumorali non possono più dividersi e proliferare.

Il farmaco viene somministrato per via endovenosa, solitamente sotto forma di infusione lenta in una soluzione salina. La dose e il regime terapeutico variano a seconda del tipo di tumore da trattare e delle condizioni cliniche del paziente. In genere, il trattamento viene ripetuto ogni 21 giorni per un totale di 6 cicli.

La fotemustina presenta alcuni effetti collaterali comuni ad altri farmaci chemioterapici: nausea, vomito, perdita dell'appetito (anoressia), affaticamento e riduzione temporanea della conta delle cellule ematiche (leucopenia, trombocitopenia, anemia). Questi effetti indesiderati possono essere gestiti con l'uso di farmaci sintomatici e, in alcuni casi, con la riduzione della dose o l'interruzione temporanea del trattamento.

In Italia, la fotemustina è disponibile in commercio sotto forma di polvere per soluzione iniettabile. Il farmaco è soggetto a prescrizione medica limitativa e può essere somministrato solo in ambito ospedaliero o in centri specializzati nella cura dei tumori. La fotemustina è inserita nell'elenco dei medicinali essenziali dell'Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) e il suo costo è interamente a carico del Servizio Sanitario Nazionale per i pazienti affetti da melanoma metastatico o tumori cerebrali.

Le statistiche relative all'uso della fotemustina in Italia non sono facilmente reperibili, tuttavia si stima che il melanoma sia responsabile di circa l'1% di tutti i nuovi casi di tumore diagnosticati nel nostro Paese ogni anno. Secondo i dati dell'AIRTUM (Associazione Italiana Registri Tumori), nel 2020 sono stati stimati circa 14.000 nuovi casi di melanoma maligno cutaneo, con una prevalenza maggiore nelle regioni settentrionali rispetto a quelle meridionali.

Per quanto riguarda i tumori cerebrali, secondo gli ultimi dati disponibili dell'Istituto Superiore di Sanità (ISS), ogni anno vengono diagnosticati circa 6.000 nuovi casi nel nostro Paese. Di questi, una parte può essere candidata al trattamento con fotemustina, in particolare i pazienti affetti da glioblastoma multiforme, un tipo di tumore cerebrale molto aggressivo e difficile da trattare.

In conclusione, la fotemustina rappresenta una valida opzione terapeutica per il trattamento di alcuni tipi di tumori maligni, come il melanoma metastatico e i tumori cerebrali. Il suo meccanismo d'azione è basato sulla formazione di legami covalenti con il DNA delle cellule tumorali, che ne impediscono la replicazione e la proliferazione. La fotemustina è disponibile in Italia sotto forma di polvere per soluzione iniettabile e può essere somministrata solo in ambito ospedaliero o in centri specializzati nella cura dei tumori.

Farmaci contenenti principio attivo Fotemustina