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Farmaci contenenti principio attivo Fostamatinib

Il Fostamatinib è un principio attivo di origine sintetica, utilizzato nel trattamento di alcune patologie ematologiche. È un inibitore della tirosina chinasi, una classe di enzimi che svolgono un ruolo cruciale nella regolazione delle funzioni cellulari. In particolare, il Fostamatinib agisce inibendo l'enzima Spleen Tyrosine Kinase (SYK), che è coinvolto nei processi infiammatori e immunitari.

Il farmaco è stato approvato dall'Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) per il trattamento della trombocitopenia immune primaria (ITP) in pazienti adulti refrattari ad altre terapie. L'ITP è una malattia autoimmune caratterizzata da una riduzione del numero di piastrine nel sangue, che può causare emorragie spontanee o dopo traumi minimi.

In Italia, la prevalenza dell'ITP si stima intorno a 5-10 casi ogni 100.000 abitanti, con circa 3000-6000 pazienti affetti dalla malattia. La maggior parte dei casi si manifesta negli adulti e le donne sono più colpite rispetto agli uomini.

Il meccanismo d'azione del Fostamatinib consiste nell'inibizione selettiva dell'enzima SYK, responsabile dell'attivazione delle cellule immunitarie chiamate macrofagi. Queste cellule sono coinvolte nella distruzione delle piastrine nel contesto dell'ITP. Bloccando l'azione dell'enzima SYK, il Fostamatinib riduce l'attività dei macrofagi e, di conseguenza, il consumo delle piastrine. In questo modo, il farmaco contribuisce ad aumentare il numero di piastrine nel sangue e a ridurre il rischio di emorragie.

Il Fostamatinib viene somministrato per via orale sotto forma di compresse rivestite con film. La dose iniziale raccomandata è di 100 mg due volte al giorno, che può essere aumentata a 150 mg due volte al giorno in base alla risposta del paziente. Il trattamento deve essere continuato fino a quando non si ottiene un aumento stabile del numero di piastrine o fino a quando non si manifestano effetti collaterali inaccettabili.

Gli effetti collaterali più comuni associati all'uso del Fostamatinib includono ipertensione, diarrea, nausea, infezioni delle vie respiratorie superiori e aumento degli enzimi epatici. È importante monitorare attentamente la pressione arteriosa durante il trattamento e valutare periodicamente la funzionalità epatica attraverso esami del sangue.

Il Fostamatinib può interagire con altri farmaci che vengono metabolizzati dal fegato o che possono influenzare la coagulazione del sangue. Pertanto, è fondamentale informare il medico curante di tutti i farmaci assunti dal paziente prima dell'inizio della terapia.

In alcuni casi, l'uso del Fostamatinib può essere controindicato. Ad esempio, non deve essere utilizzato nei pazienti con ipersensibilità nota al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti presenti nella formulazione. Inoltre, il farmaco è controindicato nelle donne in gravidanza e durante l'allattamento, poiché non sono disponibili dati sufficienti sulla sicurezza in queste condizioni.

In conclusione, il Fostamatinib rappresenta un'opzione terapeutica importante per i pazienti affetti da ITP refrattaria ad altre terapie. Il suo meccanismo d'azione innovativo offre una nuova prospettiva nel trattamento di questa malattia autoimmune, contribuendo a migliorare la qualità della vita dei pazienti. Tuttavia, è essenziale monitorare attentamente gli effetti collaterali e le interazioni farmacologiche durante il trattamento con Fostamatinib, al fine di garantire la massima sicurezza ed efficacia del farmaco.

Farmaci contenenti principio attivo Fostamatinib