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Farmaci contenenti principio attivo FIBRINOGENO ()

Il fibrinogeno è una glicoproteina sintetizzata nel fegato, che svolge un ruolo fondamentale nella coagulazione del sangue. È il precursore della fibrina, la proteina responsabile della formazione di coaguli sanguigni e della riparazione dei tessuti danneggiati. In questo articolo, verranno esaminati gli aspetti principali del fibrinogeno, con particolare attenzione alle statistiche relative all'Italia.

Il processo di coagulazione del sangue è complesso e coinvolge numerosi fattori. Il fibrinogeno è uno dei principali componenti di questo sistema e viene convertito in fibrina attraverso l'azione dell'enzima trombina. La fibrina forma una rete tridimensionale che intrappola le piastrine e i globuli rossi, dando origine al coagulo sanguigno.

Il livello normale di fibrinogeno nel sangue varia tra 200 e 400 mg/dL. Tuttavia, in alcune condizioni patologiche o fisiologiche, i livelli di questa proteina possono aumentare o diminuire significativamente. Un aumento dei livelli di fibrinogeno può essere osservato in situazioni infiammatorie acute o croniche, durante la gravidanza o in seguito a traumi o interventi chirurgici.

Al contrario, una riduzione dei livelli di fibrinogeno può essere causata da malattie ereditarie come l'afibrinogenemia congenita (una condizione rara caratterizzata dall'assenza totale di fibrinogeno) o da disturbi acquisiti come la coagulazione intravascolare disseminata (CID), una grave complicanza che può verificarsi in seguito a infezioni, traumi o tumori.

In Italia, l'incidenza dell'afibrinogenemia congenita è stimata in circa 1 caso ogni 1.000.000 di individui. Questa malattia rara viene solitamente diagnosticata durante l'infanzia o l'adolescenza e si manifesta con episodi di sanguinamento spontaneo o prolungato, come emorragie nasali, ematomi o sanguinamento delle gengive.

La terapia per l'afibrinogenemia congenita consiste nella somministrazione di concentrati di fibrinogeno ottenuti dal plasma umano. Questi prodotti sono disponibili in Italia e vengono utilizzati per prevenire o trattare episodi emorragici nei pazienti affetti da questa patologia.

Per quanto riguarda la coagulazione intravascolare disseminata (CID), si stima che in Italia questa complicanza colpisca circa 3-4 persone ogni 100.000 abitanti all'anno. La CID è una condizione potenzialmente letale che richiede un intervento medico tempestivo e appropriato.

Il trattamento della CID può includere la somministrazione di concentrati di fibrinogeno per correggere i bassi livelli di questa proteina nel sangue, oltre ad altre terapie mirate alla causa sottostante (come antibiotici per le infezioni batteriche).

In conclusione, il fibrinogeno è una proteina essenziale per la coagulazione del sangue e la riparazione dei tessuti. In Italia, le malattie associate a livelli alterati di fibrinogeno, come l'afibrinogenemia congenita e la coagulazione intravascolare disseminata, sono relativamente rare ma possono avere conseguenze gravi se non trattate adeguatamente.

La disponibilità di concentrati di fibrinogeno e l'attenzione alla diagnosi precoce delle condizioni associate a livelli alterati di questa proteina sono fondamentali per garantire un trattamento efficace e migliorare la qualità della vita dei pazienti affetti da queste patologie.

Farmaci contenenti principio attivo FIBRINOGENO ()