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Farmaci contenenti principio attivo Ferro (II) glicina solfato ()

Il Ferro (II) glicina solfato è un composto chimico utilizzato come integratore alimentare per prevenire e trattare la carenza di ferro nel corpo umano. Il ferro è un elemento essenziale per la vita, poiché partecipa a numerosi processi fisiologici, tra cui il trasporto dell'ossigeno nel sangue, la sintesi del DNA e la produzione di energia cellulare. In Italia, si stima che circa il 20-30% delle donne in età fertile e il 10-15% dei bambini soffrano di carenza di ferro, rendendo questo problema una questione di salute pubblica.

Il Ferro (II) glicina solfato è un sale organico formato dall'unione del catione ferroso (Fe2+) con due molecole di glicina e una molecola di acido solforico. La sua formula chimica è C4H8N2O4FeS. Rispetto ad altre forme di integratori a base di ferro, come il solfato ferroso o il gluconato ferroso, il Ferro (II) glicina solfato presenta alcuni vantaggi dal punto di vista farmacologico.

In primo luogo, l'assorbimento del Ferro (II) glicina solfato nell'intestino è più efficiente rispetto ad altre fonti inorganiche. Questo perché la glicina facilita l'ingresso del catione ferroso attraverso le cellule della mucosa intestinale mediante un meccanismo chiamato "trasporto attivo". Inoltre, la presenza della glicina riduce l'interazione tra il ferro e altri composti presenti nel cibo, come i fitati e i polifenoli, che possono inibire l'assorbimento del minerale.

Un altro vantaggio del Ferro (II) glicina solfato è la sua maggiore tollerabilità gastrointestinale. Gli integratori di ferro inorganico possono causare effetti collaterali quali nausea, vomito, diarrea o costipazione in alcuni individui. Tuttavia, il Ferro (II) glicina solfato tende a essere meno irritante per lo stomaco e l'intestino grazie alla presenza della glicina, un aminoacido con proprietà anti-infiammatorie e protettive della mucosa gastrica.

Il Ferro (II) glicina solfato viene somministrato per via orale sotto forma di compresse o capsule. La dose giornaliera raccomandata varia a seconda dell'età, del sesso e delle condizioni cliniche del paziente. Ad esempio, le donne in età fertile possono assumere una dose di 18 mg al giorno per prevenire la carenza di ferro dovuta alle perdite mestruali. Nei bambini e negli adolescenti, la dose può variare da 8 a 15 mg al giorno a seconda dell'età.

È importante sottolineare che l'integrazione con il Ferro (II) glicina solfato deve essere sempre supervisionata da un medico o da un farmacista esperto. Un'eccessiva assunzione di ferro può causare effetti tossici come danni epatici o problemi cardiovascolari. Inoltre, alcune persone possono presentare allergie o intolleranze al ferro o alla glicina, rendendo necessaria la scelta di un integratore alternativo.

In conclusione, il Ferro (II) glicina solfato rappresenta una valida opzione per il trattamento e la prevenzione della carenza di ferro. Grazie alla sua migliore biodisponibilità e tollerabilità rispetto ad altre fonti inorganiche, questo composto può essere utilizzato con successo in diverse popolazioni a rischio, come le donne in età fertile e i bambini. Tuttavia, è fondamentale che l'uso degli integratori di ferro sia sempre guidato da un approccio personalizzato e basato sull'analisi delle esigenze specifiche del paziente.

Farmaci contenenti principio attivo Ferro (II) glicina solfato ()