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Farmaci contenenti principio attivo Felbamato ()

Il Felbamato è un principio attivo utilizzato nel trattamento dell'epilessia, una patologia neurologica caratterizzata da crisi epilettiche ricorrenti. In Italia, l'epilessia colpisce circa 500.000 persone, con una prevalenza stimata del 5-10 per mille abitanti e un'incidenza annuale di circa 50 nuovi casi per 100.000 abitanti.

Il Felbamato appartiene alla classe dei farmaci antiepilettici e viene impiegato principalmente come terapia aggiuntiva in pazienti affetti da crisi epilettiche parziali (con o senza generalizzazione secondaria) e sindrome di Lennox-Gastaut, una forma grave di epilessia infantile che si manifesta con diverse tipologie di crisi e ritardo dello sviluppo psicomotorio.

Il meccanismo d'azione del Felbamato non è ancora completamente chiarito, ma si ritiene che agisca modulando l'attività dei recettori NMDA (N-metil-D-aspartato), che sono coinvolti nella trasmissione degli impulsi nervosi nel cervello. Inoltre, il farmaco sembra interagire anche con i canali del sodio voltaggio-dipendenti e potenziare l'inibizione mediata dal GABA (acido gamma-amminobutirrico), il principale neurotrasmettitore inibitorio del sistema nervoso centrale.

La somministrazione del Felbamato avviene per via orale sotto forma di compresse o sospensione liquida. La posologia varia in base all'età, al peso corporeo e alla risposta individuale al trattamento, ma in generale si inizia con una dose bassa che viene poi gradualmente aumentata fino a raggiungere la dose ottimale.

Il Felbamato può essere assunto sia da solo che in associazione con altri farmaci antiepilettici, come il fenobarbital, la carbamazepina e il valproato. Tuttavia, è importante notare che l'associazione con altri farmaci può aumentare il rischio di effetti collaterali e richiedere un aggiustamento della posologia.

Gli effetti collaterali del Felbamato possono essere di varia natura e gravità. Tra i più comuni si annoverano nausea, vomito, perdita di appetito, cefalea, vertigini e sonnolenza. Alcuni pazienti possono manifestare anche reazioni allergiche cutanee o alterazioni del sistema ematico (anemia aplastica), del fegato (epatite) e dei reni (insufficienza renale). Per questo motivo, durante il trattamento con Felbamato è necessario effettuare controlli periodici del sangue per monitorare la funzionalità degli organi coinvolti.

A causa dei potenziali rischi associati all'uso del Felbamato, l'autorizzazione all'immissione in commercio di questo farmaco è stata sospesa nel 1994 negli Stati Uniti a seguito della segnalazione di casi gravi di anemia aplastica e insufficienza epatica acuta. Tuttavia, nel 1996 l'Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) ha riammesso il Felbamato sul mercato italiano, limitandone però l'uso ai soli pazienti non responsivi alle altre terapie antiepilettiche e con una stretta sorveglianza medica.

In conclusione, il Felbamato rappresenta un'opzione terapeutica importante per il trattamento dell'epilessia in pazienti che non rispondono adeguatamente ad altre terapie. Tuttavia, a causa dei potenziali effetti collaterali gravi, l'utilizzo di questo farmaco deve essere attentamente valutato dal medico e monitorato attraverso controlli periodici del sangue e della funzionalità degli organi coinvolti.

Farmaci contenenti principio attivo Felbamato ()